Lo Stato Moderno - anno III - n.8 - 20 aprile 1946

- LO STATO MODERNO 175 cheggiante l'opera della costituente. Il rnferendum costitu– zionale da una parte indirizz~rà l'opera della costituente verso determinate forme; dal!' altra ,porterà decisamente se favore– vole alla repubblica ad un enorme allargamento dei poteri dell'assemblea, se favorevole alla monarchia ad una netta limitazione dei-,suoi poteri- In Francia si è giunti ad una chiarificazione ancora più sensibile: si è addirittura affidato al popolo il potere di de– cidere se all'assemblea spetti o meno la pienezza dei poteri. Ed è innegabile - se vogliamo rimanere aderenti alla pra– tica delle cose - che l'esercitare o meno la pienezza aei poteri modificherà certamente l'esito della costituente. In ogni caso l'assemblea sovrana assoluta offre svantaggi e vantaggi. Lo svantaggio principale è dato. dal fatto che, come dimostra la rivoluzione francese, una tale assemblea può facilmente dimenticare eh' essa ha soltanto la funzione di esercitare tem– poraneamente taluni chritti spettanti al paese, e può essere quindi portata ad assumere una posizione di tirannia. Il vantaggio essenziale è dato dall'estrema libertà, dal– l'assoluta indipendenza in ,eui si trova l'assemblea costituente. Ci vuol poco a comprendere come gli organi e gli istituti de1 precedente governo, ove sussistano sia pure con funzioni di pura amministrazione sono inevitabilmente portati ad eser– citare sulla costituente pressioni in un determinato senso. A questa obbiezione si potrebbe rispondere che pressioni, da parte di minoranze organizzate saranno in ogni caso eser– citate, come dimostra !'esperienza della Francia rjvoluzionaria in cui i lavori dell'assemblea furono fu ogni modo turbati da influenze di circoli e gruppi ad essa estranei. Le difficoltà cui dovrà far fronte l'Italia in questo mo– mento decisivo della sua vita nazionale sono dunque gra– vissime. Ottenere che la nuova costituzione sia il frutto di ponderata meditazione, e non di facile improvvisazione; otte..– nere che sui lavori dell'assemblea non pesino troppo influenze di presistenti organi e di gruppi organizzati e d'altra parte essa sia l'espressione delle tendenze che si agitano nel paese può sembrare cosa contradditoria ma è certo la meta a cui dobbiamo puntare. Certo occorre che sempre ricordiamo che la nuova costituzione democratica vivrà soltanto ed opererà efficacemente se ad essa corrisponda nel paese un re11lespi– rito democratico che possa sostenerla, modificandola ed inter– pretandola pur rimanendone fedele allo spirito. Afila forma– zione di questo spirito ciascuno di noi può efficacemente col– laborare. Pur non nascondendoci le difficoltà grandissime che si dovranno superare per ottenere nel paese il risultato a cui tendiamo, non dobbiamo disperare sulla base della re– cente esperienza che ci ha dato, soprattutto con lo svolgi– mento delle elezioni amministrative la prova che i mali che affliggevano l'ltailia e che sembravano oramai cronici, le più gravi difficoltà che sembravano invincibili possono essere superati in un clima di vera democrazia. Alcuni concepiscono l'assemblea come un gruppo ài per– sone che si occupano di foggiare la nuova costituzione dello Stato e compiono ,questo lavoro al di fuori ài ogni preoccupa– zione. E' quindi necessario ehe ,i .precedenti organi ài governo continuino a fonzionare ed amministrino là nazione fino a quando entrerà in ,vigore ad una data ,presta:bihta la .nuova co– stituzione. Per a\tri invece la Costitutenre, espressione del potere oo- 1 vrano di autogoverno del popolo, riassume in sè necessaria– mente tutti i IPOteri,anche se taluni di es'si vengano esercitati indirettamente, per mezzo dei vecchi organi. Soltanto con 1entrare in vigore ,della costituzione i tre poteri, il legislativo l'esecutivo e il .giudiziario verrebbero affidati a taluni qrgani m via ,permanente, mentre /. potere costituente rimarrebbe nelle mani dei popolo. • La sto.tia..cimootra numerosi casi che si avvicinano a que– ste due ipotesi limite, perchè forse mai si &SOno verificati i casi estremi. ,E' infatti ,praticamente impossibile che una assemblea costituente non sia portata ad esercitare in qualche modo una autorità nel governo del paese, come è praticamente impos– sibile che j vecchi organi costituzionali ,non ,continuino ad eser– <:itare, almeno in parte Je loro funzioni. Pensiamo ad esempio all'assemblea costituente francese, la ,quale avrebbe dovuto limitarsi •a dare alla Francia una nuov-a costituzione, mentre il ,sovrano avrebbe .dovuto continuare ad esercitare J ~oi com– piti. Ebbene l'assemblea costituente, con decise prese di po– sizione rivoluzionarie, assunse ed in effetti esercitò il potere. D'a1tra ,parte le assemblee costituenti del primo dopoguerra, che in sostanza, assumendo i poteri in uno stato crollato o in via di formazione awebbero dovuto esercitare la pienezza dei poteri, non .poterono del tutto impedire ai vecchi organi sta– tuali od ai .governi ,provvisori .di governare hl buona parte il paese. La questione, per quel che riguarda l'Italia di oggi; si è molto semplificata .con l'introduzione dei referendum fiancheg– gianti l'opera della· Costituente. Il referendum costituzionale da una parte indirizzerà J' opera della Costitoente verso de– terminate forme; dall'altra ,porterà decisamente se favorevole alla repubblica ad un enorm~ allargamento dei poteri dell'as– semblea, se favorevole alla monarchia ad una netta limitazione dei suoi poteri. In Francia si è giunti ad una chiarificazione ancora più sensibile: si è addirittura affidato al popolo il potere di deci– dere Slf" ali'assemblea spetti o meno la pienezza dei poteri. Ed è innegabile - se vogliamo rimanere inerenti alla ,pratica delle cose, - che l'esercitare o meno la pienezza dei poteri modificherà certamente l'esito della Costituente. In ogni caso l'assemb1ea sovrana assoluta· offre svantaggi e v -antagg:i.Lo .svantaggio principale è dato .dal fatto che, come dimostra la rivoluzione francese, una tale assemblea può fa– cilmente dimenticare eh' essa .ha soltanto la funzione di eserci– tare temporaneamente taluni diritti spettanti al paese, e può essere quindi portata ad assumere una posizione di tirannia. • Il ;vantaggio essenziale è dato dall'estrema libertà, dall' as– soluta ,indipendenza in cui si trova l'assemblea costituente. Ci vuol poco a comprendere .come gli organi f3 gli .istituti del precedente gover,no, ove sussistano sia pure con funzioni di pura amministrazione sono inevitabil.inente ,portati ad esercitare sulla Costituente pressioni in un determinato senso. A questa obbiezione si potrebbe rispondere .che pressioni, da parte di minoranze organizzate saranno .in ogni caso esercitate; come dimostra l'esperienza della Francia rivoluzionaria in cui i la- - vori dell'assemblea furono in ogni modo 1 turbati da influenze di circoli e .gruppi ad .essa estranei. , , . Le ,difficoltà cui dovrà far fronte l'Italia in questo mo– mento decisivo dehla sua vita nazionale sono dunque gravis– sime. Ottenere che la nuov.i costituzione sia il frµtto ài pon– derata meditazione, e non di facile improvvisazione; ottenere che sui lavori dell'assemblea non pesino troppo influenze di presistenti organi e di gruppi organizzati e d'altra ,parte essa sia l'espressione .delle. tendenze che si agitano nel paese può sembrare c&sa contraddittoria .ma è certo la mei:a a cui dob– biamo puntare. Certo occorre che se)'Jlpre ricordiamo che la nuova costituzione democratica viv.rà soltanto ed opererà ef– ficacemente se ad e~a corrisponda nel paese un reale spirito aemocratico che possa sostenerla, modificandola ed interpre– tandola pur rimanendone fedeie allo spirito. Alla formazione di questo $pirito ciascuno di noi può efficacemente wllabo– rare. Pur non nascondendoci le difficoltà .grancl:issimeche essi dovranno superare ,per ottenere nel ,paese il risultato a cui ten– diamo, non.dobbiamo dispei:are sulla base della recente espe– rienza che ci ha dato; soprattutto con lo svolgimento delle elezioni amministrative la prova che i mali che affligg~vauo l'Italia e che sembrav-ano oramai cronaci, le più _gravi di.ffi– ooltà che sembravano invincibili possono essere superati in un clima di verà democrazia. SANDRO MIGLIAZZA

RkJQdWJsaXNoZXIy