Lo Stato Moderno - anno III - n.3 - 5 febbraio 1946

,Obonamento peT un unno: L. fBO Mtiano - Foro .Botiuporte N. es c.oot'? .1>0";1"ente po,tule N. 3/H87 .t Esce il 5 e il 20 di ogni mese LO· STATO MODER ORlTlCA POLlTlOA EOONOMJOA E SOCIALE .. Anno Ili • N. 3 5 FEBBRAIO 1946 Una copia L. 20 SOMMARIO MARIO P X GI: La democrazia i.t.aliana e il P. d'A .. JNTONIO BASSO: .Popoli d'Europa alle um~ (continuazione e fine) . CARLO -CORDIÉ: Russia e Spagna (conti– nuazione e fine) ·. . - SALVATOR~ CHERUBINO: E' rv.R.S.S. uno Stato • socialista? . MARIO P.i\:G-GI: Sul· voto ·obbligatorio•. T,,, L.: Uria piccpla grande questione , ' pag. 49 > 50 » 53 > 53 » 57 ,., 58 I SILVIO POZZANI: Sigriificato dell'accordo finanziario ariglo·aniericario pag. 59' ALBERTO FERRARI: La nazionalizzazione del credito in · Fra1icia . •> 62 SERGIO SOLMI: Di-Sfattis,,;ogiovanile . » 63 GENEVIEVE TABOUIS: Ricatt.o e guerra: (Europa di ieri (continuazione) » 65 , LETTERE ALLO STATO MODERNO . > 66 RAS~EGNA DELL4 STAMPA ITAI.JIANA » 68 RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA > 69 NOTE QUINDICINALI . » 71 LA ])EMOC-RAZIA TALIANA E IL P. D\i\. - Non vorremmo peccare di pess1rrusmo, e soprat- nostra storia; il trattato di pace non p~omette noti.zie tutto non ameremmo si potesse pensare che il nostro gradevoli agli italiani nè nell'ordine territoriale nè pess~ismo fosse solo d'occasione, 'e in rapporto col-· in quello economico (esce fuori dai limiti di questo _ l'imminente Congresso del Bartito d'Azione. articolo il ricercare se, com'è probabile, a una even- In realtà non abbiamo mancato in precedenti e tuale cattiva pace abbia congiurato anche \ma nostra lontane circostanze di far presente che la democrazia inefficiente azione di politica estera), la crisi finan– italiana, nata tra mille difficoltà e mille ostacoli, non ziaria potrebbe, ,a un. èerto momento, accelerare i sempre dava la sensazione di una robusta ed esatta '-UOi tempi e non consentire più alcuna soluzione fa– visione della situazione politica, e non abbiamo man- vorèvole, come vento 'sciolto da ostacoli (un maestro cato di at~ribuire questa perplessità - talvolta in- come Bresciani-Tun:oni ammoniya alla Consulta che certezza e disorientamento - all'essere il Partito alcune delle parole dette da Corbino ricordava di d'Azione venuto meno alla sua funzione di coagula- avé'rle già sentite in Germania, nel 1923, alla vigilia tore delle forze,a-emocratiche,del Paes·e. dell'ina,bissam-ento còmpleto dell'economia tedesca), Oggi il grido d'allarmè non può essere prorogato nulla cl garantisce eh~ l'acme dell!l crisi finanziaria senza. danno. I dibattiti recenti alla Consulta sulla non coincida con la fase più acuta della crisi mo- . politica estera e sulla poli._ticafinanziaria hanno posto , tale ·della burocrazia (perchè tacere che le voci di, chiaramente i~ luce da· una parte il nostro isMa- corruttibilità di troppa parte degli impiegati statalì me~to. diplomatico, .e· dall'altra la pericolosa situa- - e sia lode a quella ,.gi;an parte che sta nella tem.: zione di t.utta la nostra organizzazione finanziaria. pesta della miseria con la dignità di un nobile po-,, Come ~ire, per chi pensi alle disàgiate condizioni pelo - sono vive, insistenti, ·preoccupanti? Perchè d_ell'ordine pubblico, alla carenza di ogni segno ·di ta,cene che lo scoramento e la· sfiducia serpeggia nei npresa economica, alla difficoltà di stal:iilire contatti buoni e negli onesti: forse timorosi del compito im– saldi e permanenti tra i partit,i, alla gravissima-crisi mane che loro sovrasta?). 'Tutto cr induce a pensare mol'ale da cui è squassato l'intero organismo burò- ·· che la morsa delle due crisi -conduca ancora il Paese cratiéo dello Stato (il malanno pare assai grosso com- alle soglie di una soluziohe di forza. ' ~licato com'! da mille cause e da mille motivi con- Si può ancora.evitare che la soluzione di forza, cioè· t~ngenti e tradizionali) che il nostro panorama poli- di ripristino dell'autorità dello Stato,• di efficienza hco è piuttosto scuro o, per dir meglio e in rp.odo più della sua legislazione, di stretto contro11o dell'ordine dra~tico, tu~ta la nostra vlta collettiva vive ore di •pubblico, di a,upace e comprensiva azione interna– pencolo e di ansia. · zionale, di . rigorosa protezione dei ceti meno ab- Noi ci stiamo avvicin_ando ad un'ora critica della~ bienti declini e degradi in soluzioni incomposte di . . \

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