Lo Stato Moderno - anno II - n.22 - 20 dicembre 1945

• LO STATò MODERNO 359 egoismo particolare, •si ferisce il ·senso sociale proprio d~ ·Iavorator.i, e si, ottengono' risultati .non corrispondenti, nè' al– l'interesse della classe lavoratrice, nè a quello della produ– zione: salari inferiori al massimo possibile, salvataggio delle azjende non redditizie e quindi parassitarie. . · Serve tener presente eh~ ogni riforma dej rapporti di lavoro, come ogni mjgJioramento nella legislazione sociale, ' rappresenta un vantaggio effimero od ,iddii;ittura illusorio per :e classi produttrici, se ad esse. vjene negata quella che è "Uffelé fa el to mestéJJ Ho .s;emp,',e avuto molto rispetlx> per iil proverbi.o mila– nell'e che cansi:g/Ja: « uffel.é ifa eJ .to mesté ». Che tiadotto, per ~hi è rrato lqnt,ano diJJJa. inostro _Milano, significa: « po– stwoere fa il tuo rrwstiete ». Ho sempr:e avuto molto rispetto, ripete, ·perchè moltie, moltrssinne vof;te ("li ~ bapifui!a· l'occa– sione di adatt'orl.ò ai troppi «pasticceri»·· i,miprovvisau che « 1)0Sticoia:rw » nel campo ide./,l' eccnomia. Si duro i001'lIF111e nte fati.ca _ g. fàr capire che =om.isti non ci si improvvisa, che 'OCCOl'rtl una tè<;nwa \IJ'E1.r parlare di .questioni ,eeooomiche cmi. cognixwni df causa;· che gDi im– provvisat>ori in (quieJtb fCampo 'f<l31-"o più ~onv 'p.eleteri iin quanto ,Ja gente, specialmente in un momento come l'at– tua/.e, è tp!ù pr<Y{knsa a credere r,gli jmprovvisatori miraro– ' listici che alle fioche voci delle Cassa,n,cb-eearnom,iche. Se qualcùno ~e a chiedere, proprie ,a me, di redi– gere,' dall'oggi al domani,· un .progetto per la 1COstruzione di Untl ,ca1;a oppure per la fabbrieazione idi /una macchina, gU risponderei subito che sono un inoompetente e lo manderei, si capisce, da JIMl ,;,ngegnere. Ma trovatemi /t)Oi ~n ingegnere che non si ,piochi di p&-/are e peggio =a di iscrivere di questioni eocnwrniche? E loo-n (che arie. E.con ,che -sicurezza. Tu.tti si senton competenti. E guai a controddia'li: si farebbe loro -un gravissimo umo. I \ • 1 • Ne voBete un e.yempioi' Ecco tingenere Lia, vatel.li (alias Dino SaveRi) ,il qu,aJ,e \l'i ingolfa f1- discutere una dielJe que– stf.orni eoorwrµiche tecnicamente più amvplicate: quella mo:· netaria. Ed e~ L'Italia libera che, con grande ingenuità, gU pubblica due QM/Coletti « L' uìti.ma avventura della li:ra » e « Moneta e espmrtazume ». U Laootdli-Saoolli sp&iga da rp<U suo, con q~ -com– peten:r,,a rrumetaria che ,tutti;,gli rioonosamo, -il problema ti.ella fissa>zioniedi un rombio provvisorw ~ do/J.aro a 220 iire. iE rmtu.rolmentie 'trova subito, anche 1Se espressamlente non ·lo dice, iÌ perchè, del prov~,ditmento: ·= manovra reazi.onaria. Qu,esto è ìl succo ~gli articoktti. I capita.bfsti a'IWOJ"(l una volta guaida.gm :uw ed i wvo,trtori !ancora unia volta ~dono. Ura è bene ·chJarire una volta rper sempre che argo– menti ,rwn,et:Ori non si trattano con tirol!e 'f},e,magogiche. Ci si provò, a suo ,tempo, \Mussolini con il_disoorso. di !Pesaro. Ma fece ieil,ecva. )Mussolini stakilì u cambio della lira unwa– mente pnooccu.pa ;to che q=ta fosse ,stabìlizzata ad ,un li– 'oello superiore a JqwUo del frain.cofra~. Non si ,preoocupò · affatto deN.a situazume econQm:i.oa del nostro poese, che oi- , veva e vive tprevalentememe q' esportazione. Gli. bastava che &l lira formoJ.mente tertesse sqtto il franco. Con i ,'istdt;ati che_. tutti conoscono, 1Jn.Chegli ;incompetenti. .- • · Per tama:re al. te100: il cambio di una r/,poota non )Si· fissa con questo o quel. criterio politico, .bensì in base alla \ della stessa categoria di mestiere, si dà origine ad un nocivo l'aspirazione sostanziafe, il giusto salario. E non· c'è alcun miglioramento ·di sal~rio - parliamo di salario reale e mm ·soltanto nominale - -che non possa essere ottenuto diretta– mente, per inizativa dei liberi siµdacati,. se lo Stato si astiene dall'intervenire a favor~ del monopolio capitalistico, ·con prov– vedirpenti limitanti la .libertà del m~rcato del lavoro, come Io è pf/r eccellenza il blocco dei salari. . GIOVANNI GIARDINA • pa11ltààei poie1'i dd acquisti' &ife ,risipettive monete sui due mercati interessati (-nel caso specifico Italia e $tati Uniti). Rioonosco che, la -nostra situazione economica è ancora troppo fl.uida ;per cqnsentire -una precisa 1}1'esa & Jposizione ci.roa lii parità. Ma nel k'T'(tpo stesso aff,ermo. che u cambio di 220 ~ un buon avvio ·verso tale precisazio1ie. , U cambio .è quelJ.o che è; 1wn quello che,~ vari pite– ressati ,vorrebbero che fosse. BasM prendere una Usta di prezzi, ,riguardante identiche mel'Oi, sul mercato .ital:la:no ,e • sul mercato staitu11i,tense, per aocorgersi che -anche 220 è •,un oombf.o iforse anoora basso. Ciò perchè ,j[. 1w-stro siistema dei prezzi .inte.rni, per un compksso idi ragwni1 non si è (l!flCQra « chtarifricato »'.' G!i è che I.a walutazi<me c'è stata e che il provvedimento ,in parola (fl,tro non ~ve che 'a ricOJ'losoérl:a ufficinl.men:tp, almeno 'in parte. Quella parte che consenti:rd qualche esportaziime. Prezzi e salm,i ~nwmi tengon già tconto della .Yvalutazione 1'110netariae su di es~i vwn si rripercwte,rà affatto la fissazione ,del cambio con il , &i(]o,ro p 220 lia'fi. Con .un cambio di 220 potremo ,esportare ie quindi javere valuta anch,e .per importare. E 11'11 importeremo, i ,prezzi, oggi gonfiati dnN.o sqtJilihrio fra domanda -ed offerta wl n– stretto ed ll:Tlf11lico imercat~ intemo, 1'wa&Sjeramw, Rtm{Lnendo ,:incerati a 100 sicuramente non si g,otrebbe esportare. E senza esportazioni, ripeto, ·norl. &i (importa, salvo /,e elemositM deN.'U.?-J.R.R.A. Si fMebbe-, COSÌ' dell'autlU'chia. E della peggior autarchia: qwella ·del,l.a· miseria. L. L. - ~==='IIIIIIIIIIIIIIIIINllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll~ Ven.!'anni dopo ... · E Dal. T,rattai!Jod'amicizia, stup,.il!atc Mosca il 2 feb- ~ § braio 1921 ~ra la ;répubblica socialista federale s~vietica § - ~ di Russia ,e J.a Persia, -e !firmato tper la "Prima vi.a ,Cicerin; E ~ « Art. 2.' ;-- La repubblica S. F: S. di Russia esprime ~ E la sua riprovazione per la politica dei governi della Rus- E § sia zarista, che, sot.to pretesto di assicurare f,indipen- § 5 denza dei popo1i asiatici, concludeva, senza il consenso E E di questi con Je Potenze europee trattati che non ave- E § vano altro scopo che quello ·cli asservire questi popoli. § § Questa poli.tica ~ata, che violava l'wdipendenza dei E E Paesi•dell'Asia, facendo delle .Nazioru libere dell'Asia la§ § preda della cupjdigja e della tl-wmnia •dei predoni euro- § E pei, è abbandonata senza conaizioni . daHa Russia f.e. s E derale ». • · ~ § ~ (Dalla Raccolta di trattati del Tr!epel, p. 173) 1 , ~ § Ventiquattr'anni fai Ma forse la ·politica ,zarysta era§ § scellerata perchè lii /trattava di 1Nazion.i libere 'dèll' Asia.. § § Adesso lè tutt'altra icosa: \SÌ. <tratta ,unicamente di N a- E § ziOT,liPibere earopee. NORBERTO BOBBIO § fillllllllllllllllllllllllllflllllllllllllllllllllll!IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

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