Lo Stato Moderno - anno II - n.17 - 5 ottobre 1945

,4t,&-onammtoper un or.no: t., .,., a,uano • Foro suonoporte, N 48 r.OfllO c0rrente po1tole Esce il 5 e il 20 di ogni mese LO STATO ·MODE CRlTICA POLITICA ECONOMICA SOCIALE .~uno II · . 17 5 OTTOBRE 1495 Una copia L. 15 SOl.Ul.UAlllO GAETA O BALDACCI: Aprire gli occhi GI LIANO PISCHEL: Allarme per il Par• tito d'Azione AURELIO CA DIA : Per il decentramento della Cassazione CE~A RE SPELLAI ZON: La faticosa gesta• zione della pace GIORGIO SOLMI: I possibili sviluppi di una riforma sanitaria GIA \'LUIGI BAR1 I: L'unità europea nella storia rITTOR: Da Cosenza a Genova O.\rIDE CITTO 1 E: Ripresa del commercio estero pag. 225 > 227 > 229 > 230 > 232 > 233 > 234 > 235 EMA 1 UELE FLORA: Proposta per un. si– stema tributario razionale L. L.: Fine della legge di affitti e prestiti . FEDERICO FEDEHICI: Dal processo di Riom al processo Pétain 5. • La rivoluzione e la collaborazione DOCU111ENTAZTONE: La stampa clandestina d'Europa Vecchie carte ammonitrici . LETTERE ALLO «STATO IIJODER '0> RASSEGNA BIBLIOGRAFICA . J<ASSEGNA DELLA STAMPA DJA/UO DELLA QUINDICINA. pag. 237 > 238 > 239 > 241 > 242 > 243 » 244 > 246 > 247 APRIRE GLI OCCHI Mentre a Roma, tra la solita indifferenza dei ro– mani, si apre la Camera consultiva; mentre qua e là affiorano episodi preludenti alla violenza, si scoprono armi occultate, si prepara, come qualche giornale con troppo sbrigliata fantasia dice, la « seconda mar– cia su Roma »; mentre, infine, gli italiani si dibat– tono tra innumeri difficoltà di ordine pratico - e nonci sono le case, e si profila un duro inverno, forse peggiore di quelli di guerra _:_ e gli incidenti, per usare una onesta parola, si moltiplicano senza posa stùl'infaticato suolo italico, la sensazione è che si viva ancora in una atmosfera di equivoco, di torbidi, di disagio, mentre la democrazia tenta di aprirsi fa– ticosamente una strada, di arrivare alla coscienza degli italiani. Contemporaneamente, i politici fanno professione di scetticismo, parlano di « tattica» e si buttano alle spalle quelle ideologie che, alla fin fine, sono pur qualcosa, perchè i partiti vi son nati sopra, vi hanno prosperato ed in nome di esse si sono accaparrate il favore delle cosiddette « masse »: le quali, ingenue comesono e sempre saranno, se considerate nel loro complesso, come entità e non come somma di indi– vidui, non s'accorgono dell'inganno ed incassano sen– ia discernimento. Manca quel minimum di religiosità senza di cui è impossibile compiere una benchè mi– nima trasformazione sociale; e la società vaga fra le tenebre senza la speranza del " sole dell'avvenire ». Ciò malgrado, uomini in buona fede lavorano a tutt'uno per sventare a sinistra le minacce di un in- cendio che, sebbene effimero, aggiungerebbe nuovi lutti a quelli di ieri, e a destra il pericolo dell'imbri– gliamento reazionario cui troppi signori attendono con oculata pazienza. La democrazia è virtù; e la virtù, si sa, non è mai agli estremi. Tutti codesti mali erano e sono fino ad un certo punto inevitabili. Diventerebbero cronici se non li denunziassimo a tempo e se non cercassimo di ve– nirne a capo. Le lettere che affluiscono con inesausta abbon– danza ai giornali - lettere di cosiddetti uomini qua– lunque, mai esistiti prima d'ora in Italia, paese dove chiunque era abituato a dire al tramviere che lo am– moniva a non fumare: « lei non sa chi sono io ... », denunciano violenze, piccole repubbliche di caseggia– to, fanno nomi, citano fatti, individuano un nuovo opportunismo ed implicitamente la necessità di una nuova epurazione post-venticinque aprile... D'altra parte, i sedicenti galantuomini affermano esser me– stiere loro di restare estranei alla vita politica, atten– dere, stare a vedere, mentre i reduci dai campi di prigionia, anche coloro che per nobile adesione alla causa della vera Italia si sono rifiutati a qualunque collaborazionismo, magari innocente, come raccoglier ciliegie per i tedeschi, anch'essi si dichiarano, nella grande maggioranza, per la tesi dell'attesa: e questo è fenomeno assai sconfortante e preoccupante. Di questa confusa situazione - confusa perchè è mancato a molti il senso realistico degli avvenimenti ed a molti ha fatto difetto la coscienza morale dei

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