Lo Stato Moderno - anno II - n.10-11 - 5 luglio 1945
16 LO STATO MODERNO - · 5 LUGLIO 1945 Quali sono i compi~ principali che dovrà, nei riguardi della nuova Assemblea, adempiere il Go":erno? Essi sono tre: 1) emanare una legge elettorale che permetta di eleg-. gere una Costituente composta di uomini onesti e preparati, e che rappresenti il più possibile la vita nazionale nei suoi vari aspetti; 2) emanare una legge che regoli i lavori della Costituen• te, disciplinando i suoi compiti e le su1rfunzioni, regolando le forze politiche che vi :si manifestano, determinando i rapporti fra gli istituti vecchi e quelli nuovi (ad esempio la Consulta) da una parte e la èostituente dal!' altra, e· fra il vecchio ordi• namento giuridico e quello in via di prepdrazione; 3) preparare e favorire la preparazione di schemi di Costituzione. Tre compiti di estrema difficoltà: prima di affrontarli biso– gna risolvere anzitutto un problema: alla Costituente si dovrà giungere senza alcuna preparazione od essa dovrà essere pre• ceduta da un lavoro preliminare? I modi di preparazione. potrebbero essere due. La Costi· tuente potrebbe venire preceduta da un referendum popolare circa la forma (monarchica, repubblicana), che dovrebbe as– sumere lò Stato italiano: oppure si dovrebbe· in un primo momento bandire le elezioni amministrative dai cui risultati, come avvenne in lspagna nel 1931, potrebbero trarsi utilis– simi insegnamenti. Tutti e due questi sistemi sono a nostro avviso da respingersi decisamente. Anzitutto perchè là Co– stituente _deve sì compiere i suoi lavori con cautela, ma' la sua opera non deve essere prorogata al di 'ià del necessario, ed evidentemente un referendum o· le previe elezioni am– ministrative procrastinerebbero eccessivamente la soluzione; e poi - ed è questa forse la ragione principale :...... riteniamo ·che la Costituente, conscia della gravità del suo compito deb– ba assumerne intieramente la responsabilità. La Costituente deve esprimere la volontà, demecraticamente espressa del po– polo italiano; e poichè democrazia vuol dire esprimere il pro• prio pensiero assumendone la responsabilità senza riserve· mentali, un organo democratico non deve trincerarsi dietro un referendum popolare - e la recente esperienza nazifascista ci ha purtroppo insegnato che cosa possano signiifcare i referendum -· per sfuggire al· peso dei propri atti. Eleggere quindi una Costituente, ma come? Come si eleg– geranno in pratica gli uomini che formeranno la Costituente? La votazione sarà a collegio uninominale, a scrutinio di li– stà, o con altro sistema? Noi qui non preteudiamo di ac– cennare neppure ad una possibile soluzione: ci basta avere indicato il problema: aspettiamo che· questo venga chiarito da studi particolari e da proposte. Voteranno nei collegi tutti i cittadini, uorriini e donne, come per le elezioni amministrative? A che età verrà concesso il diritto di voto? Sono due problemi fondamentali, la cui solu– zione in un senso o nell'altro avrà grandi conseguenze politiche e che quindi dqvranno essere considerati con la più grande attenzione in sede politica. Il voto dovrà essere obbligatorio. o facoltativo? Anche qui .il problema è molto grave. Certamente il voto facoltativo fa. rebbe sì che una massa enorme di" italiani diserterebbe le urne. Ricordiamo che in tutte le elezioni della storia d'Italia la partecipazione alle urne non superò mai il 63%. Ora l'eleggere la Costituente - ossia creare lo Stato nuovo - è qualcosa di più che eleggere un normale Parlamento nel quadro dello Stato esistente. Una partecipazione limitata fa. rebbe domani nascere l'obiezione che la Costituzione dello Stato è avvenuta ad opera di una minoranza, che ad essa non ha partecipato l'intero popolo italiano. Il pericolo è grave e l'obiezione può far pensare, soprat• tutto quando si' vede intorno a noi tanto scetticismo e tanta sfiducia nella vita politica del paese, quando si pensi che ta– lune categorie di cittadini ·potranno, più facilmente di altre, essere portate alle urne dalle organizzazioni di partito. Ma, a parte la pratica difficoltà di stabilire delle sanzioni contro coloro che diserteranno le urne, repugna a noi ·costringere, con la minaccia di una sanzione, il cittadino a partecipare alla vita del paese. Se talune classi diserteranno in massa le urne, peggio per loro: noi potremo agire con un'opera di persua– sione e di convinzione, mai con un'opera di coazione. Secondo grave problema: l'esclusione dal voto di coloro che cooperarono con i nazifascisti. Qui una soluzione del proble– ma è, per ragioni pratiche, assai ardua. Ferma restando l'e– sclusione di chi riportò una condanna in base al decreto luo– gotenenziale 28 agosto 1944, chi dovrà essere escluso? Tutti gli iscritti al P.F.R.? Difficilissimo è avere l'elenco degli iscrit• ti, e d'altronde una esclusione totale non ci pare neppure e• qua. Coloro che fecero parte di bande armate? Occorrerebbe fare un'indagine caso per casò. Quali qualità si richiederanno poi negli elettori e negli eletti? Riteniamo che sia utile porre il probÌema: proposte e discussioni, speriamo, non manche– ranno: successivamente potremo vagliarle ed adottare una so– luzione. Quali compiti avrà la Costituente? Una cosa è, ci pare, or• mai accettata da tutti: la Costituente deve preoccuparsi solo di fare la costituzione dello Stato, non deve avere compiti legislativi comuni. Essa non dovrebbe neppure, a nostro av• viso, minimamente proporsi di amministrare od anche solo di dirigere il paese. A questa funzione provvederà il Governo: la Costituente ha soltanto il compito - ed è compito tale d~ far tremare le vene e i polsi - di dare una costituzione allo Stato italiano. Durante lo svolgimento della Costituente, e fino al momento in cui la costituzione entrerà in vigore, qual– siasi potere del}o Stato sarà esercitato dai normali organi dello Stato italiano, cui dovrebbero essere _imposte solo due limi· tazioni: a) non prendere alcun provvedimento di natura costitu• zionale; b) non fare nulla che possa impedire lo svolgersi della Costituente. Ma i probl;mi circa il funzionamento della Costituente sono immensi e numerosissimi. Principali fra essi i compiti che. potranno in essa avere i partiti, e il disciplinare i partiti che adesso vivono in uno stadio anarchico e veramente antide• mocratico è uno d!)i compiti ~ella futura vita politica italiana. Cercheremo di trattarli in un prossimo articolo se, come spe• riamo, queste righe avranno l'effetto di far nascere una serie di discussioni intorno a questo argomento, che dovrebbe in• teressare tutti gli italiani. SANDRO MIGLIAZZA
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