Lo Stato Moderno - anno II - n.10-11 - 5 luglio 1945
LO STATO MODERNO.- 5 LUGLIO 1945 85 diocri erano un resoconto bruto della ~iornata, e per i pigri, un compito serale per i genitori. E per l'italiano orale, atten– zione alle antologie: anche quelle di compilatori intimamente frondisti, per essere. cG;nposte di brani di contemporanei (il criterio della contemporaneità era stato di fatto inteso gros– samente in senso cronologico) risultano per metà da epurare. Quanto ai pretesi· motivi ideali della scuola media, si trat– tava invero di una giustificazione mac;chinosa e insincera: il pretesto più allettante, era quello di voler rendere « moderno » J"umanesimo, con l'unire agli studi classici il lavoro, grazie a cui il giovane, più agguerrito e formato dal latino, si sarebbe inserito con partecipazione profonda nel mo~do moderno. Il fatto è che l"umanesimo non ha atteso la riforma Bottai per farsi moderno, e per essere anzi il carattere stesso della ci– viltà nostra, laica e razionale e liberale; e l'unico mezzo di adeguarvi la scuola, e perciò la vita, è cli volere senza sotter– f u«i una scuola laica, razionale e liberale; seguirla, è per l'a– clolesce~te un compito ben più impegnativo e vitale che non l'ebanisteria· o I" aeromodellismo, tentati con dilettantismo, sen– za attrezzatura e senza necessità, e senza quindi neppure· raggiungere lo scopo di formare il senso de!la pari dignità di ogni lavoro che sia autentico lavoro: senso che si acquista con qualsiasi operosità purchè seria e interiormente necessitata. Quanto al risultato, che la scuola unica diceva ripromettersi, cli seguire amorosamente nei giovinetti, fino al tredicesimo anno, il palesarsi cli una vocazione, in modo che ciascuno si staccasse poi dalla scuola unica per il corso superiore con– forme alle sue esigenze, questa diligente attenzione, diciamo, è cosa che ogni insegnante onesto ha sempre considerato suo_ dovere; e non è difficile, con una scuola media differenziata, c;eare dei passaggi per esami a corsi superiori di altra catego– ria, ove si mostri una precisa disposizione ad altro tipo di studi da quello prescelto ai dieci anni di età. V6rrei ora indicare alcune cautele che a me sembrano di immediata urgenza. L"epurazione è in corso: per i testi, per gli insegnanti e per i presidi; quella dei testi è la più facile, perchè l'accorgi– mento e il senso di libertà e di critica dei professori possono pure supplire, in parte, i nuovi libri, nel periodo, inevitabil– mente non brevissimo, della )on;, preparazione. Per quel1a de– gli insegnanti, vorremmo invece che si. tenesse conto che essa non può dipendere unicamente da criteri formali di iscrizione al partito o di grado gerarchico; è naturale che certe situa- · zioni di partito sono di per sè un motivo ;ufficiente e perento– ~torio di epurazione; ·ma bisogna tener conto che non occorre che un professore o un preside abbia ucciso o denunciato, per dover essere allontanato: il ,•ero delitto fascista era nella scuola la menzogna; e ove il professore, se anche non ge– rarca, abbia sistematicamente conculcato la libertà nella scuo– !a. o impedito o trascurato il rigore che alla scuola è dovuto, è eia epurare. Nè credo che perciò gli epurandi siano molti, tra i professori; più numerosi senza dubbio tra i presidi. Il supplentato: è indubbiamente una piaga grave della scuola italiana. Un tempo, era supplente il giovane neolaureato in attesa di concorso; il cÌtso del supplente cronico era raro; ora invece è frequente: molte signorine non affrontan? il con– corso per timore di un allontanamento dalla sede dell.i forni- glia; molti giovani hanno preferito rimanere nella sede dei loro studi, dove si offrivano loro altre responsabilità, nei Guf, nella mistica fascista o nei giornali. Nelle città di provincia poi,. in generale, i supplenti locali creano proprio quella rete di in~ fluenze extrascolastiche che corrodono la serietà della scuola in un modo insidioso e tenace. Ora, nè il supplentato si sop– prime con una legge, dato che le condizioni della scuola, oggi, lo esigono, nè si può obbligare alcuno ad affrontare i concorsi. Ma si deve pretendere (naturalmente offrendone d'urgenza la regolare e severa possibililtà) che i neolaureati si abilitino al– l'insegnamento, senza di che deve essere loro interdetto l'in– segnamento nelle scuole statali e private; e ove una neces, sità di fatto imponga un eccezionale ricorso a neolaureati, bi– sogna che questi siano chiamati su indicazione delle Univer– sità da cui provengono, sola fonte autorizzata_ di informazione e di garanzia. E' noto poi che la rilassatezza imperante in questi ultimi anni nella scuo:a secondaria era insieme una conseguenza e una causa dei risultati dei concorsi a cattedre nell'insegna– mento; chi vuole, legga .le relazioni dei concorsi a cattedre, .,in dal 1940: è oggetto di lamento costante dei commissari . una generale impreparazione e mancanza di formazione dei candidati. Bisogna avere il coraggio, non solo, com'è naturale, cli impugnare gli esami di abilitazione sotto il regime repub– blicano, ma .di ripristinare una severità draconiana nei con– corsi; e di ricorrere a numerose, instancabili ispezioni nelle scuole, senza timore di allontanare, su motivi gravemente fo;1- dati, gli insegnanti <li scarso rendimento (dove questa espres– sione non sarebbe, come fu sotto il Gentile, un pretesto po- . litico). Questo, p~r ciò che di più urgente si deve pretende;e dalla ·scuola; e infine una parola su ciò che la scuola deve pre– tendere dagli alunni; prima di tutto, una limitazione rigoro– sissima <lei «salti». E' noto che il «saltatore» tipico è lo ·stu– dente rimandato di prima in seconda liceo, che si prepara in un anno alla maturità, con )°indulgente protezione dell'età legale. Anch~ qui, valga il metodo della riforma Gentile: l'a– lunno che, in una scuola severa, abbia ottenuto gli otto de– cimi di media allo scrutinio finale della penultima classe_,po– trà adire eccezionalmente alla maturità; ogni altro tentativo sia vietato. E nell'Italia settentrionale, dove gli esami si svol– gono ora con la sola prova scritta di italiano, si può preten– dere tranquillamente che, nelle prove di ottobre, i candidati debbano affrontare, con tre mesi di assiduo lavoro, tutte le prove contemplate. Solo così l'anno scolastico prossimo potrà vedere iniziarsi una seria ·ripresa della scuola. LO UMBERTO SEGRE STATO MODERN Abbonamento annuo L. 360 Abbonamento sostenitore . L. 1000 Sono in vendita presso 1' Editore, al prezzo di L. 500, poche serie complete dei fascicoli stampati clandestina– mente durante l'occupazione tedesca
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