Lo Stato Moderno - anno II - n.5-6 - marzo-aprile 1945

riadattato e rieducato ai compiti del nuovo diritto pubblico.~. se i partiti del Nord, malgrado il peso dell'autorità conquistata. nella lotta di liberazione, non saranno in grado di imporre queste elementari misure di bonifica antiautoritaria, i frutti dell'unificazione nazional!:l minacce– _ranno di essere assai diversi da quelli sperati. E necessario dunque che essi sappiano· imporle ed imporsi, nel supremo interesse della Nazione che attende e verso la quale essi hanno assunto una responsabilità alla qt~ non possono ormai sottrars0 \ ?bé se poi, prima dell'unific~-z1one, ci sarà un int.erregno, converrà che i partiti stessi non abbiano a sopportarne l'onore e l'ooere come una incombenza inattesa ed ingrata, ma come l'esercizio di diritti e di doveri loro spettanti naturalmente e che essi debbono assolvere con dignità di sistemi e larghezza di vedute. E giacché quella possibilità sussiste e gli eventi possono rapidamente avvicinarne l'ora, parrebbe opportuno che essi, se già non l'hanno fatto, si affrettino a discutere e ad appro– vare lo schema generale degli ordinamenti di diritto pubblico che prov– visoriamente dovranno aver vigore nell'interregno : ordinamenti che, men– tre rappresenteranno una parziale rivoluzione rispetto a quelli del re– gime totalitario, non potranno evidentemente coincidere, se non in parte, con quelli già vigenti all'epoca del colpo di Stato del 1922, i quali, ·nella rivoluzionata situazione di fatto, andranno riveduti, adattati e larga– mente a~modernati, sià. pure provvisoriamente e senza pregiudizio .di qu~lle ulteriori e definitive elaborazioni in altre sedi da cui dovrà uscire il n~ovo diritto pubblico nazionale, fondamento della rinnovata società, autonomistica -democratica. Sarà opera provvisoria, certo ; ma chi dice provvisorio non dice necessariamente scritto sull'acqua: gli ordinamenti sorti dalla spontaneità della lotta di liberazione e dalle immediate esi– genze pubbliche rimarranno sempre un esempio ed una traccia di cui dovrà tenersi conto in futuro. \ · · Hanno i partiti del Noffl"isatta consapevolezza di questi imperativi e delle responsabilità che loro incombono t E lecito purtroppo nutrire qualche ·dubbio in proposito. Alcuni di essi - quelli che la topografia. politica tradizionale colloca a destra - nel motivare il netto rifiuto op– posto alle proposte avanzate sin dall'autunno scorso da uno dei partiti che la stessa topografia colloca a sinistra, si sono abbandonati à. consi– derazioni ed affermazioni sulle quali è lecito avanzare qualche riserva. Ora, che le proposte stesse - avanzate in verità con un senso piuttosto can– dido delle convenienze e delle opportunità politiche - prestassero il fianco a vivaci e spesso insuperabili obiezioni, non saremo noi a negarlo. Scarsa– m.ente comprensibile, e frutto· di ingenua inesperienza delle cose politiche, il semplicismo col quale si invitavano piuttosto perentoriamente i partiti ad un accordo su di un vasto programma comprendente piani di politica. interna., estera, industriale, agraria, costituziona.le ed amministrativa, di cui però non si accennava neppure una linea; curiosamente bizzarra l'idea. di ~ffidare ai C.L.N., coll'indubbiamente validissimo ausilio delle organiz– zazioni di massa, il compito di rivedere addirittura tutta l'amministra- -7-

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