Lo Stato Moderno - anno II - n.5-6 - marzo-aprile 1945

l'adesione al Tripartito, dovesse poi gettarsi, al seguito della Germania, in una guerra sanguinosa contro la Russia verso la quale non aveva al– cuna rivendicazione territoriale, e da cui pertanto non avrebbe dovuto trarre alcun beneficio diretto. Fu il 27 giugno 1941 che l'Ungheria - che il 22, all'atto dell'aggres– sione tedesca, aveva semplicemente rotto i rapporti diplomatici - di– chiarava, denunciando gli attacchi dell'aviazione sovietica, guerra al– l'U.R.S.S.; cinque mesi dopo la Gran Bretagna le intimava di cessare le ostilità contro l'alleata, e, non avendo ottenuto soddisfazione, le dichia– rava guerra a partire dal 7 dicembre, seguita dall'India, dall'Australia,· dalla Nuova Zelanda, dal Canadà e dall'Unione Sudafricana; il 12 dicem– bre l'Ungheria stessa, per solidarietà con le altre Potenze del Tripartito, dichiarava guerra agli Stati Uniti, attirandosi a sua volta la dichiara– zione di guerra di qualcuno dei minori Stati americani. Tali dichiarazioni rimasero poi in gran parte formali ; ma alla guerra contro l'U.R.S.S. l'Ungheria partecipò, J?.ella campagna del 1942, con un'armata, che fu ritirata dopo la disfatta dell'inverno 1942-43. E questo il periodo del gabinetto de Kallay (1942-44), che il governo tedesco ac– cuserà più tardi (16 ottobre 1944) di aver sabotato la guerra e da ultimo avviato trattative coi suoi nemici. Certo l'evoluzione operatasi in Italia tra il luglio e l'ottobre del 1943 dovette esercitare qualche influenza sul governo e s.ullo stesso reggente d'Ungheria; e quando la guerra si fu avvicinata alle sue frontiere (il 15 marzo 1944 i Russi varcavano il Bug, il 18 il Nistro), Hitler temette si ripetesse in Ungheria quant'era accaduto in Italia. Decise perciò di correre preventivamente ai ripari ; e, occupato mili– tarmente l'intiero paese, strappò il consenso di Horthy a un comunicato (22 marzo) in cui si attribuiva l'occupazione « ad un'intesa reciproca », con lo scopo di « assistere l'Ungheria nell'ambito della guerra comune». Al gabinetto de Kallay ne fu sostituito uno presieduto dall'ex ambascia– t9re ungherese a Berlino Szt6jay, che godeva la fiducia del Fiihrer, col proposito di « mobilitare tutti i mezzi dell'Ungheria per la vittoria finale ». La situazione durò cosl fino all'agosto, quando il rovesciamento delle alleanze attuato anche dal governo di. Bucarest, ·che apriva all'esercito sovietico l'accesso al bassopiano ungherese, e il proposito subito da esso espresso di .riprendersi le terre perd11te con l'arbitrato di Vienna, veni– vano a coinvolgere direttamente nella guerra il territorio stesso dell'Un– gheria. In questo frang-:mte, in circostanze di cui ci sfugge il preciso si– gnificato, il generale d'armata: Géza Lakatos succedeva il 29 agosto a Szt6jay, dimissionario « per ragioni di salute ». Verosimilmente la ten– denza devota a Horthy e comunque più propriamente nazionale aveva preso il sopravvento su quelle più strettamente infeudate alla Germania . . Frattanto dopo la Romania anche la Bulgaria e la Finlandia avevano abbandonato l'a.lleanza del Reich, ed ora la stessa Ungheria era invasa dagli eserciti sovietico e romeno : la sua conquista totale non poteva che essere questione di tempo. E dopo che tra l'll è il 12 ottobre le due prin– cipali città della Transilvania ungherese, Cluj (Kolozsvar) e Gran Va.ra– dino (N agy Va.rad), e la seconda città dell'Ungheria del 'l'rianon, Seghe– dino (Szeged), erano andate perdute, al Reggente non restava,· per sal- -42-

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