Lo Stato Moderno - anno II - n.1 - 1 gennaio 1945

LA STANDARDIZZAZIONE N ELl' ED ILI Z I A D I DOMA N I I sistemi di costruzione edilizia oggi generalmente in uso sono certamente molto arretrati e soprattutto sfasati rispetto alle possibilità della tecnica e della organizzazione industriale di oggi. È opportuno precisare che è proprio il sistema con cui ancora oggi si costruisce che è rimasto su piano tecnico inferiore, e non la scienza delle costruzioni che nel calcolo e nelle esperienze ha compiuto progressi notevolissimi. Questo sfasamento degli attuali sistemi di costruzione rispetto alla tecnica sarà ancor più sentito alla fine della guerra che ha accelerato il progresso in quasi tutti gli altri campi, mentre ha creato nell'edilizia una lunga stasi. Per di più la coercizione dell'autarchia (principio fascista chiaramente dimo– stratosi fonte di danno e di regresso) ha condotto ad una lunga involuzione della tecnica edilizia che ha dovuto abbandonare e dimenticare le iniziate esperienze, primo passo di una intelligente e..,oluzione, per ripiegare su tradizionali sistemi.- Tutto ciò, insieme alla enorme necessità di abitazioni a buon mercato che si avrà alla fine della guerra, provoch~rà certamente l'abbandono dei costosissimi e artigiainli sbtemi di costruzione finora usati e l'intervento della grande indu- 3ti ia nel campo dell'edilizia. r sistemi di costruzione oggi più in uso in Italia sono due: a) costruzione a struttura muraria servente contemporaneamente come s~ruttura delimitante e portante. b) costruzione a ossatura portante indipendente (cemento armato) e pareti portate. È chiaro che solo il secondo sistema offre una concezione costruttiva nuova dando una maggiore agilità di progettazione ed esecuzione. Per ora però tanto l'uno come l'altro si basano sulla costruzione « in cantiere» e « a umido». In ca,1- tiere ardvano i materiali primari di mucchio (cemento, sabbia, ghiaia, mattoni, ecc.) che vengono manipolati con grandissimo uso di acqua per la formazione delle diverse strutture. Pochissimi sono gli elementi (serramenti ed apparecchi sani– tari) che vi arrivano già completi. La costruzione delle case, così come eseguita oggi con sistemi artigiani, non solo è più costosa e più imperfetta di quella che si avrebbe con una produzione industriale, ma anzi impedisce di ottenere cerri miglioramenti che la tecnica d'oggi consente ma che sono cònseguibili solamente mediante produzioni di massa. Ciò vale a cominciare dalla progettazione, dato che solo la costruzione di serie con– sentirà di creare laboratori di prove e di determinare ogni elemento costruttivo scientificamente, rendendolo cosi meglio atto al suo scopo e riducendo nel con– tempo i tempi di lavorazione e quindi i costi. Altro vantaggio della prefabbricazione nella costrttzione delle case è quello della possibilità' di specializzazione della mano d'opera e dell'applicazione di c;j. sterni di lavorazione a catena. Oggi la costruzione di una casa dalle fondazioni alla copertura è in gran parte affidata al muratore, cioè ad un operaio artigiano. Egli deve di volta in volta esplicare attività diverse, quali la cosi ruzione della mu– ratura, il getto dei calcestruzzi, la stesa degli intonaci, ecc. Cio influisce evidente– mente sul rendimento e la perfezione del lavoro, senza contare che il rendimento del lavoro in cantiere è ancora ridotto da altri fattori, quali: ritardi di consegna dei materiali, trasporti interni, sfasamenti {li montaggi, spostamenti da un can- - 17 -

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