Lo Stato Moderno - anno I - n.5 - novembre 1944

d'espansione russa, come non si arrestò tre anni e mezzo addietro dinanzi alle clausole di Ù~ trattato che pure doveva essere definitivo, tanto meno vorrà farlo di fronte alle clausole di un trattato d'armistizio, per sua natura provvisorio: tanto più .che al di là della Finlandia si stendé la Norvegia, che dispone di alcuni preziosi porti liberi dai ghiacci, e che si potrebbe desiderare di sottrarre all'influenza bri– tannica fin qui prevalente. . . Quanto una fole politica potrà affermarsi dipenderà dall'energia con cui la Gran Bretagna saprà. difendere i suoi interessi nel .nord e da que11a che gli Stati Uniti porranno t1ella protezione della Repubblica amica, che vanta ai ioro occhf la benemerenza di avere, sola tra i debitori europPi, fatto onore agli impegni finan– ziari contratti dopo l'altra guerra nei loro confronti. E, soprattutto, dipenderà dalla natura dell'equilibrio che in conseguenza della guerra si affermerà in Europa. St> cioè si addiverrà ad una palese o larvata divisione- dell'Europa in· due, o tre, · sfere d'influenza, è chiaro che la Finlandia cadrà sotto il controllo sovietico; men– tre, se la Lega delle Nazioni unite si affermerà veramente come ente collettivo al di soora degl'imperialismi dei grandi vincitori, essa potrà bensl sfuggirvi. ma sarà condannata ad una vita difficile. Al contrario, solo il suo ingresrn nell'auspicata Federazione Europea (il cui prologo potrebbe essere la partecipazione ad una Fe– dera1:ione Scandinava) potrà, rebus sic stantibus, darle la sicurezza - almeno quel– la umanamente consentita ~ di una vita nazionale libera e prospera. Libero C H I F A R A l' E U R O PA ?·. Ci sono rrolti inr,enui - r Poto che tra le inrenuifà che affliggono o allietano· gli uomini a1•elln poliTica è la più dura a w.orire, e persiste anche quando le altre si rnno ormai disincantate all'ombra dei capelli bianchi - i quali ritengono che l'Europa. l'Euror.a una e federale, nascerà dalla futura assise della pace come frut- • to maturo fecondato dal sangue. Un politico tedesco·che, insieme a molti difetti,' aveva pure la virtù di vedere chiaro nei. fatti della storia, il Treitscke, offre una piccola lezione in· proposito parlando del congresso di Vienna: • Un congresso di– plomatico non può mai svolgere opera creatrice: basta che ordini e garantisca nel miglior modo possibile gli ovvii risultati degli eventi bellici che l'hanno preceduto.-• E sarà utile leggere anche le righe seguenti, aggiungere ai ricordi pure Ver- . saillec:e compiere il facile aggiustamento di visuale ai problemi di oggi: « Non era possibile che l'assemblea- riunita a Vienna facesse nulla di più; una indescr-ivibile stanchezza pesava sugli animi, come un tempo, quando il congresso di utrecht aveva posto fine all'età sanguinosa di Luigi •X IV: e come allora il principe eredi– tario Federico lamentava la decadenza generale della politica europea, cosi ora il mondo diplomatico, abbattuto e spossato, evifava con timore di affrontare le idee nascenti della nuova epoca. •· Nessuna illusione, dunque, sui risultati della futura conferenza della pace. I popoli, e solo i popoli, potranno imporre le conseguenze ulteriori della guerra, al di là della pura registrazione contabile del· dare e dell'avere. E in questo il po– polo italiano può avere una importante funzione da svolgere. Purchè i suoi uomini · politici non s'impaludino in una sterile e mitlpe visione ristretta ai soli problemi ii:iterni, o peggio, di se~plice ·fazione. A. V. 15

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