Lo Stato Moderno - anno I - n.5 - novembre 1944
• circostante e le isole vicine (art. 4), oltre a permettere (art. 7) il libero transito delle merci tra l'U.R.S.S. e la Svezia attraverso la ferrovia che s'impegnava a co– struire tra il confine sovietico ad ovest di Kandalakscia e Kemi_iarvi. L'interpretazione data dal Governo sovietico all'art. 3 le impedl d'altra par– te di contrarre quell'alleanza con la Norvegia e la Svezia ch'essà aveva preso in considerazione e che avrebbe potuto in qualche modo controbilanciare la dimi– nuzione di efficienza strategica delle sue frontiere orientali in conseguenza delle consentite cessioni. Né la situazione dei rapporti fra i due paesi ,migliorò in segui– to: ché non solo sull'interpretazione di alcune clausole del trattato sorse tutta una serie di incidenti e di conflitti diplomatici, ma altresl su nuove rivendicazioni ~ovietiche in dipendenza della nuova situazione, quali lo sfruttamento delle mi– niere di nichelio del territorio di Petsamo, il diritto di transito sul territorio fin– landese tra l'U.R.S.S. e la base affittata di Hanko, e la smilitarizzazione sotto controllo sovietico delle isole Aaland. Sulle due ultime questioni Mosca ottenne partita vinta con I trattati del 6 settembre e dell'l 1 ottobre, che estendevano la sua penetrazione nel paese. Proseguendo su ques~a strada, Molotov avrebbe ad– dirittura in novembre chie~to - secondo più tardi si affermò da parte tedesca - mano libera per l'U.R.S.S. in Finlandia. Stretta, novella Polonia, tra la pressione della Russia e quella della Germania insediatasi nel primo anno della seconda ·guerra mondiale ai suoi confini in Nor– vegia, la Finlandia non seppe resistere già nel 1940 alla richiesta tedesca di pas– saggio di truppe attraverso il suo territorio a destinazione ·della Norvegia, e poi addirittura di accantonamento entro i suoi confini di truppe in vista dell'attacco •all'U. R.S.S. Anzi essa si illuse di potere, combattendo a fianco della Germania, ricuperare i territori ceduti con la pace di Mosca: e il 26 giugno 1941, denuncian– do gli attacchi aerei portati dall'aviazione sovietica contro il suo territorio a se– guito dell'aggressione tedesca, si dichiarò in stato di guerra. In realtà nel giro di tre mesi fu possibile riprendere quasi tutto il perduto, ciò che indusse la Gran Bretagna a proporre (22 settembre) i suoi buoni uffici. la Finlandia essendo fin allora in guerra con la sola U. R.S.S. Ma, vuol per lealtà verrn la Germania (qui, a differenza che in Romania e in Bulgaria, la guerra non era stata l'opera di una dittatura filotedesca, ma aveva avuto il consenso di tutti i partili rappresentati nel Parlamento, era insomma popolare, sia perchè la Ru~– ~da, zarista o bolscevica, rappresentava da 130 anni l'oppressore, sia per il ricordo cocente dell'invasione subita l'anno avanti); vuoi per sfiducia nel Gove'rno so– vietico, nei confronti del quale mirava ad assicurarsi a sua volta una frontiera strategica (la linea dei tre istmi); vuoi per· le rinate aspirazioni sulla Ca~elia orien– tale ~toricamente abitata da fratelli· di razza (lo stesso Governo ~ovietico vi ave– va organizzato nel 1940 la Repubblica federata Finno-carela), la Finlandia rispo~e negativamente (6 ottobre) e continuò la guerra, che le diede effettivamente In bre– ve tempo anche il possesso della Carella. Da allora l'esercito finnico rimase sostanzialmente sulle posizioni raggiunte né mai diede contributo alcuno alla guerra ·fuori del suo settore. Ma i governanti non seppero cogliere le occasioni che a volta a volta si presentarono loro çli una pace separata (che avrebbe però sempre provocato una guerra con la Germania., ancora in grado di reagire), neppure quando (febbraio 1944) i Russi ebbero sblo~– cato Leningrado, e neppure quando nel giugno l'offensiva sovietica investi dire– tamente il fronte finlandese facendolo arretrare, ché anzi in quell'occasione il pre– sidente Ryti s'intese con Ribbentrop per la continuazione della guerra: talché la Gran Bretagna e i Dominions finirono col dichiararle la guerra, e Washington stessa, dopo l'ultimo rifiuto, ruppe (30 giugno) i rapporti-diplomatici. Si giunse cosi alla situazione di cui si è detto, sboccata nel tratta10 di armi– stizio del 19 settembre tra l'U.R.S.S. e l'Impero Britannico da una parte, la 1-'in- - 13 -
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