Lo Stato Moderno - anno I - n.3 - settembre 1944

pur sempre delle utili esperienze e dovrebbero avere in qukhe modo giù preparato il terreno. L'età dj!ll'oro delle intese regionali è il quinquennio compreso tra il 1933 e il 1938, in cui, dopo la trasformazione della Piccola Intesa ( 16 febbraio 1933) da ~em– plice alleanza a intesa regionale organizzata, sorgono su schema più o meno analogo l'Intesa Balcanica (9 febbraio 1934), l'Intesa Baltica (12 settembre 1934), l'Intesa Orientale (8 luglio 1937). L'Italia, l'Austria e l'Ungheria si richiamano-ancora allo stesso schema di organizzazione p~r fondare / 17 mar.zo 1934 -- 23 marzo 1936) quel • gruppo dei protocolli di Roma li che voleva far da contr'altare alla Piccola Intesa nel bacino danubiano, mentre .i quattro Stati s,,andinavi, senza darsi alcuno statuto collettivo, prendono l'a~itudi11e (1934) di discutere i problemi 1wlitici cl"interesse comune in frequenti conferenze dei rispettivi ministri degli Esteri, che si riuniscono alternativainente nelle varie capitali. fisionomia regionale, pur con caratteri sen– sibilmentP. diversi, ha la« fratrlianza araba li (2 aprile 1936). Si trattava generalmente di gruppi di Stati appartenenti ad una stessa regione geografica, di potenza poco diversa l'uno dall'altro (salvo il caso del gruppo dei protocolli di Roma, ch'era per altro solo una facciata), che discutevano periodica– mente in comune i problemi di politica estera, avevano dato vita ad una rete di orga– nismi comuni, creato talvolta norme comuni di diritto internazionale.talaltra (Pkcola Intesa, Intesa Balcanlca, t-'rat~llanza araba) stipulato entro determinati limiti una vera e propria alleanza militare; con tendenza anche all'unione doganale, o almeno a sistemi doganali preferenziali (donde le eccezioni alla clausola della nazione più favorita inserite per lo più nei tratt?ti con terzi Stati). _ Tali intese regionali avevano generalmente organi propri quali il ,, Consiglio Permanente" o le" Conferenze Periodiche" dei ministri degli Affari Esteri, il Segreta– riato Permanente, il Consiglio Economico, e via dkendo, ma senza carattere. vero P proprio di organi superstatali, nè autorità propria che non fosse quella dei singoli membri nel singolo Stato : onde non avevano una fisionomia giuridica particolare riconosciuta dal diritto internazionale. Tendevano bensì a darsela, o per lo meno a farsela riconoscere: sopr~tutto la Piccola Jnt~sa, che si autodifendeniva ,. una co– munità internazionale avente propria personalità»; e -in occasione dell'accessione al patto Saavedra-Lamas (20 aprile 1935) il suo presidentç del Consiglio Permanente, Titulescu, aveva firmato a nome dei tré Stati, ma con credenziali separatamente rilasciategli dal re di Romania, dal· reggente di Jugosla\'ia e dal presidente della Repubblica Cecoslovacca, quindi a ngme di ciascuno d: essi, non della Piccola Intesa collettivamente. Tali intese, in sostanza, erano ancora formazioni embrionali, non solo senz'auto– rità di superstato e senza personalità giuridica internazionale, ma addir.ittura senza coesione sufficiente, onde al momento opportuno (la prova fu veramente un po' dura, chè si trattò della seconda guerra mondiale e dei suoi segni premonitori) da– scuno andù per la sua strada. Qualcuna era addirittura male impostata, era sorta cioè non tanto per ragioni d'interna collabor~zione quanto di esterna ostilità, verso altri Stati della medesima regione che ne restavano necessariamente esclusi: taU la Piccola Intesa, sorta in funzione anti-ungherese, e l'Intesa Balcanica, con carat- · tere anti-bulgaro. . E' interessante notare come già· nel éorso dell'attuale guerra alcuni Stati si siano resi conto del danno _procurato loro dalle passate divisio.ni e- della neces- • sità di unirsi in formà ben più concreta dopo. il conflitto: tipico a questo riguardo il trattato stipulato a Londra il 15 gennaio 1942 tra i governi esuli della Grecia e della Jugoslavia, già membri dell'Intesa Balcanica, che prevedeva per il dopoguerra una stretta unione dei due paesi, aperta anche agli altri Stati della regione, con tre grandi organizzazioni comuni,. rispettivamente politica, economica e finanziaria, e militare. -8-

RkJQdWJsaXNoZXIy