' Vecchia guardia " qui forse l' influsso pittorico e quello cinematografico-culturale sono di effetto lmmedlato. Ma innegabilmente il quadro vive dl una tecnica intuita con suggesllva orlglnalltà in funzione del!' esigenza espressiva maniera lineare e breve quanto cioè capace di dare agli occhi un pò di luc, ichio. Per lui il prublemu del cinema, era solo, come suol dirsi, d, limiti e in questo senso "4 passi fra Je nuvole ,., dà il problema per risolto. _Merito di Blasetti è quello di aver compreso e realizzato lo spunlO Zuva1tini e di avergli dato quel potenziaineuto cine• matogra6co che è poi la creazione dcli' opera. Qualcuno ha scritto umt volla che per certi suoi valori plastici Blaseui è il più italiano dei registi, in tutt'altro ~euso 111. frase si adatta a questO film. Poichè innegabilmente Blasetti ha voluto e lo ha fatto con notevole abilità, evitando il tranello del d.ialeuale, darci quello che si usa chiamare il "sapore italiaoo ,,. Chiunque altro un po' per paura del colore locale da cui è sempre cosi difficile riscattarsi e un po' per il desiderio di "andarsene al• l'estero ", cosa che al pubblico e pare an• che alla censura nostra andrebbe molto a genio, se ne sarebbe uscito per tutt'altra via. Blasetti non ha americaneggiato e non possiamo che rendergliene merito. Del resto gli americani nella massa dei loro film (quando cioè uou sono sul piano dell'arte, sono i narratori più noiosawente dialettali che ci esistino e sono sopportabili sul piano spettacolare in virtù di una capacità tecnica e di una recitazione addirittura strabilianti, doti queste che a voler usare un paradosso sembrerebbero qualcosa di biologicamente yankee. 11 film è narrato da una sceneggiatura e da una recitazione degna del miglior Blasetti, il che ha reso possibile il salvataggio della situazione anche in quei rari momenti in cui questa minacciava di farsi 54 Fondazione Ruffilli - Forlì banale. La sequeuzu fi;iale e tutte quelle uella casa di campagna sono le cose mi. gliori del film. Vi abbiamo notato qualche primo piano di ottima efficacia e soprattutto, il che va detto anche per le altre sequenze, un montaggio insolitamente pre• ciso e iutelligente ne~li attacchi. A fianco a uua Benetti troµpo svenevole, icriconosci• bile rispetto• alla Teresa di de Sica, ritro• viarno il più blasettiauo degli allori: Gino Cervi, tant,, disinvolto in una corrazza da guerriero, quanto in uu abito da medio borghese. Cervi ea ritrovare espressioni asslli utili, che ricordano un po' ie ilue della "Peccatrice,, quando si richiede certa momentanea freddezza leggermente compiaciuta e u._n po' quelle di Renzo quando si vuole invece un apparir da bonaccioni e da generosi. Il personaggio io cui Zavattini maggiormente riecheggia è quello del non• no di gra ode efficacia artistica e di sicuro effetto spettacolare, mentre Zavattini qui stesso, questa volta malamente "rivisto" da Blasetti, resta nella scena della partenza dell'autobus; che minaccia di essere nient'altrQ che una trovata senza sviluppo a causa della maccheronica recitazione del Romano e di quella corsa noli' omnibus di pre1to e pessimo gusto americano. E' abitudine generale quella di non considerare con molto impegno critico opere di non assoluta intenzionalità dram• matica. oi mentre segnaliamo la stessa consistenza drammatica del film, ricordiamo che la critica, la quale non deve essere schiava deJla realtà ma deve bensì cono• scerla cosi come ha il compito di bollare il commercialismo ed esaltare la poesia, con lo stesso impegno deve iucoraggiare il "commerciale intelligente,, cioè il "'cinematografico,,, poichè ·solo in tal modo la sua funzione che giustamente fu parago• nata a quella di una lente, ma che par oggi divenuta quella di un barometro, potrà servire a dare un'esatta precisazione di quel valore politico e sociale che si dà al film, valore che noi consideriamo oltre chè su un piano educativo e propagandistico soprattutto nella essenziale condizione ove si realizzi una saldatura omogenea di tutte le esigenze culturali, intellettuali e spettacolari che caratterizzano sempre, in diverse proporzioni qualsiasi collettività. MAURIZIBOARENOSON Il numero di maggio di PATTUGLIA sard dedicato, a cura di Gianni Testori, alla pittura contemporanea. Il numero pubblicherd disegni e scritti inediti dei più _rappresentativi artisti contemporanei. Verrd messo in vendita a L. 5. Data la limitata tiratura si prega di inviare le prenotazioni a Pattuglia, Sede Littoria, Forlì. jseguedapag.49j ff L .M{ AL A., lD>E.L CINEIMIA vrebbe !,UOnare ben chiaro aUe orecchie cli tutti gli uomini cli cinematografo. Pos• siamo perciò ben affermare che l'unico crirerio valido che deve regolare la scelta del• l'attore è appunto quello della scelta diret• La da parte del regista. E soltanto quando avverrà quel giusto incontro, quella logica comunione di vedute e di indirizzi, fra ti regista e l'attore, che si potrà parlare di 11na collaborazione efficace fra regista ed at• torc. • Di fronte all'attore non professioni• sta. nel film di cui sia unico autore del 1egista, e cli fronte all'attore teatrale, può oggi stare, in piena giustificazione estetica. l'attore cinematografico che non interpreta un'opera d'arte preesistente o scritta, come i suoi colleghi della ribalta, nè si pone come mera natura. tavolino o albero, di fronte al regista o all'operatore, ma che, in ideale accordo con gli altri collaboratori, contribuisce a creare una futura opera d'arte". (Umberto Barbaro in • Bianco e -Nero •, maggio I937). Ma poichè non sempre san\ possibile raggiungere un incontro così proficuo, e poicbè è pure necessario ammettere una produzione di 1ivello medio, sarà bene che quel gran numero di individui, colpiti da queJ mate insanabile che è il • male del cinema•, possano trovare un certo indirizzo che consenta loro di alTrontare le fatiche dello schermo con un minimo di preparazione culturale e di fiducia nei propri mezzi espressivi, attraverso l'istituzione di scuole specializzate presso ogni casa di produzione, che vadano ad affiancare l'opera già pe1 molt.i-.~imi Jati meritevole del Centro Speri mentale. Non è difficile scoprire i vantaggi, anche sociali. che possono derivare da un'1 simile disciplina. MASSIMMOIDA · SERGIOSOLLIMII
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==