Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 3-4 - feb.-mar. 1943

• I1 cinema come arte DELL' ESTETICA del Cinema, di un cinema che, ispirato a questa, tenda ad essere puro, cinematografico, cosciente dei suoi mezzi e dei suoi valori intrinseci molti dalle colonne di vari giornali (in genere i meno commerciali) vanno scrivendo spesso con competenza e passione e quindi <1uesto mio insistere a parlar d'arte potrebbe apparire un ripetersi o, per lo meno, un sottolineare eccessivamente. Credo in• vece - e mi scusi il lt:ttore di opinione contraria amante dell'originalità fine a se .stessa - che talora tornare su posizioni prese soggettivamente con una soggettività altrettanto decisa può voler significare nei confronti del problema che ci si pone una più probabile possibilità di soluzioni nette. Ma lascio quelle che al lettore potrebbero anche parere giustificazioni ed entro nel tema che mi souo proposto. Un'opera d'arte si suole definire come rappresentazione fantastica del mondo sen• sibile e del soprasensibile e cioè come in• tuizioue del sentimento. Fissata ed accettata come giusta questa definizione noi dovrem• mo venire a considerare le opere cinema• tografiche fino ad oggi prodoue per scoprire in queste quei caratteri e quegli elementi di cui dicemmo essere costituita l'opera d'arte. Visto che alcune di queste • una trentina forse ad oggi • rispondono a quella idea che noi ci facemmo dell'Arte in generale possiamo,. senz'altro passare a con• siderare nei suoi limiti e nel suo linguaggio quella che è l'arte cinematografica in par• ticolare . Precisiamo del resto fin d'ora che non esistono varie arti : Pittura, poesia, lette• ratura, teatro ecc. ma una sola arte nella quale comUnque possiamo classificare quelli che potremmo chiamare generi o specie d'arte, ognuno dei quaJi possiede un lin• guaggio espressivo suo proprio, una tecnica sua propria e - conseguentemente - una sua propria estetica. Il cinema in un primo tempo cioè dalla sua nascita (1895) alla invenzione della colonna sonora (parlato e sonoro) nel 1927 fu un fauo artistico di narrazione creata attraverso una successione di immagini aventi un particolare ritmo. Non citeremo quelle sonorizzazioni di film che si ten• tarono in quel periodo con dischi o con accompagnamento di orchestrine o con solo pianoforte perchè quasi sempre non avevano una loro precisa funzionalità rispetto alle immagini che si succedevano sullo schermo ed avevano troppo spesso il solo e preciso compito di tenere più desta l'attenzione dello spettatore. Fu quindi il cinema. per allora un'arte che noi definiremo pura, avente una propria possibilità espressiva ben diversa da quella della letteratura, della poe• sia, ecc. ed anche del teatro. La successione di immagini l'una in funzione dell'altra con un particolare armonico ritmo creava un'efficacia di narrazione visiva che faceva fin d'allora ai primi. teorici scorgere quali e quanto grandi sarebbero state le strade che Da un vecchio film di Tam Mix "Terror trai! ,, 45 Fondazione Ruffilli - Forlì

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