Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 3-4 - feb.-mar. 1943

COMMEDIA IN 3 ATTI E 4 QUADRI DI PERSONAGGI MARCO ELISABETTA (Poi: R1Rl) l.A ZIA (Poi: LA PADRONA DI CASA) GIORGIO FILIPPO (Poi: IL CAMERIERE DEL CA.FFt) IL NUOVO INQUILINO (Poi: IL PROFESSORE) SUA MOGLIE L'UOMO DAL BERRETI'0 ROSSO (Poi: IL OIRET· TORE GENERALE) CARLA 1° SIGNORE 11° SIGNORE IL RAGAZZO LA MADRE (Poi: I FACCHINI} IL PADRE l◄IORELLA ATTO l SCENA - A mJ,ia camera - Studio di un giovane, in mw villa sul lago - Gusto borghese ma signorile - Un divano - Lello lungo la parete <U sinistra - Larga finestra di fronte, verso destra - Al centro, una porta • Un'al. tra porta nella parete di sinistra avanti al divtmo - Nell'angolo di destra una scrivania con una poltrona - Una sedia quasi al centro della stanza. (È tarda sera . Entra la zia, seguita da Filippo che porta due valige - La zia è u11a signora dai capelli grigi e dall'espressio11e indulgente . Veste con distinzione un leg• gero abito estivo . Filippo è un vecchio servitore). ZIA - Posate là, Filippo. F1L. (Po11e11dole valige quasi <li fro11te alla porta di sinistra) - Dov'è il signori:lo, si• gnora? Zu · Dev'essere andato a rare due passi. Cre. do a \1cderc il lago per l'ultima volta. J:11.. - Forse avrà da salutare gli amici. Domallina il vaporetto parte presto. Z1A • Non credo. Non ha fatto compagnia con uessuno. Non so che cosa avesse, quest'e• state. Temo che si sia divertito ben poco. F1L. • Forse il pensiero degli esami. ... l.1A • La facoltà di ir1geg:1eria? on sono preoccupazioni che gli vengano quelle, specie e.rcst;nc. Non è ancora l'epoca ... F11,. • Però mi spiace che se ne vada così prcs10. ZIA • Vedete? Ha anche anticipato la partcn1a questa ,•olla. Mentre cli solilo non se ne vorrebbe mai andare. Forse qualche piccola contrarietà con gli amici o qualche pCJ1a di cuore. F1L. - È la sua età. ZIA • Già. Un'età critica, vent'anni.. .. F1L .• • Signora, dimenticavo. Ci sono di là il professore e sua moglie per la par• tita. l.u • Diamine! Che cosa aspettavi a dirmelo? Prepara il dolce e i liquori. Fn.. • Sta bene, sighora. vede che F"ecita una parte: quella dell'uomo che parte per sempre, che lascia un mondo dieh o a sè, drammaticamente. Si fa presso lo scrittoio . At1re un cassetto . Trae delle lettere e delle fotografie che strappa co11 una espressione ormai st<,ccata da tutto . Sbadiglia - Poi siede sulla sedia al ce11tro della stanza - Apre svogliatamente una rivista come in una sala d'aspetto. Sente l'eco, di voci e risa di là . Ha -un atto di insoffi'renza . Infine la rivista gli scivola piwi piano e resta immobile, come appisolato • Leggera l'eco di -una musica: • Il sogno • di Schuman. Dopo una breve sospensione si apre la porta di centro e appare la 1)tulrona di casa: è la zia, che ora ha assunto l'aspetto estraneo e petulante tli padrona tli casa, vestita iuelegante,nente e un po• spelli• nata . La seguono due coniugi an· :tiani: lei è grossa e autoritaria . Lui mingherlino, con gli occhiali, ha l'aria timida e rassegnata). PAORONA 01 CASA • Scusate, signora. Voi per• mettete. vero, che mostri l'appartamento a questi signori? MARCO (ironico) . Naturamente, signora. :t vostro diritto provvedere subito ai miei successori. Nuovo INQUILINO • Spero che questo 110:1 vi disturberà. MARCO • Prego, signori. Sono io, ormai, ospite in casa vostra. Nuovo INQUILINO • ·Molto gentile. BEPPE COSTA NuovA INQUILINA • Così, questa sarebbe la stanza da pranzo? PADRONA - No. Veramente questo era lo stndio del signore. ~'. INQUILINA • Capisco. SLrana idea di adi· hirc una stanrn cosi ampia a slltdio par- . ticolare. MARCO (ironico) Spero vorrete perdonar• mi la libertà, signora. Se avessi solo im• magi nato .... N. •j'-QUILINA (muove rapida verso la porta di sinistra e inciampa nel bagaglio . Si affaccia /Joi alla porta) - Allora certamente la stanza da pranzo è questa. PADRONA • Verame:1te quello era il salotto da ricevere~ N. INQUILINA (acida) . EvidentemenLc le idee del signore circa la sisLemazionc dell'alloggio non collimano con le mie. ~IARCO - Di$graziat:unente lo remo, signora :--J. INQUILINA (a un tratto, allarmala) . Giacomo.. J-Jai notato una cosa? :":. INQUILli\'O (con pacatezza orniai rassegna• to) . Non ancora, anima mia. N. INQUILINA •. Manca la camera da letto. PADRONA (accennando verso tlestrn) . Per• mcuete signora: la camera da letto si nova da questa pane. ~. INQUILl/'\A • Impossibile. Giacomo, temo che ci sarà mollo da modificai·e. ~. INQUILl~'O • Lo sospettavo. ~. L'-QUILINA • Volele mostrarmi il resto del. rapp;1r1amento, signora? PADRO:":A • Volentieri, signora .. Se il signore vuol precedermi. :,..;. INQUILINA • Oh, lui capisce così poco di queste cose. Credo che intenderemo me• glio cli noi due. Mi aspetti qui, vero? (Esce e (La zia esce, seguita da Filippo - D0/10 tma breve pausa entra 1\far• co . Ciovat1iss1mo . Ha l'impermea. bile infilato cou trrucuratezza, il cap. /,elio i11dietro sul capo - Espressio11e nrtifirialnw1te cupa e scettica - :,i Luigi Veronesi - Scena l" per "Minnie la candida., opera di Riccardo Malipiero jr. 29 Fondazione Ruffilli - Forlì

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