Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 3-4 - feb.-mar. 1943

sola di queste piccole frasi, in cui m1 ascollo come si ascolta il mare nelle conchiglie. Non è serio? Cosa t"importa, piccola mia! Scopro un mondo. Mi capovolgo. Afferro l'infinito. EuR. - Ripetimi allcora, quella famosa frase. ORF. (va verso il cat•allo e dice grave· mrnte) - Ma Euridice Ruornerà Dall"Averno. EuR .• Questa frase non ha alcun senso. ORF. - Ha sensi infiniti, invece. Appoggia il tuo orecchio contro questa frase. Ascolta il mistero. Euridice Ritornerà .., Ma Euridice Ritor:1erà ... Questo ritornerà, questo futuro!... E la fine: Dall'Averno, Dovresti essere contenta .che parlo di te. EuR. - Non sei tu che parli... (mostra d cavallo) È lui. OR1-·. - Nè lui, nè me. Nessuno. Cosa sappiamo noi? Chissà chi, parla? Ci ur• tiam01 nell'oscurità, siamo dentro al so• prannaLUrale fino al collo. Giochiamo a mosca-cieca con gJi Dei. Non sappiamo niente, niente, niente. • Ma Euridice Ritornerà Dall'Averno 1t. Non è una sem· plice frase. È un poema, un sogno, un fiore strappato alla profondità della morte. EuR. . E tu speri di co:1vincerc il mondo? Fare ammeuerc che la poesia consiste nello scrivere una frase? Avere dei successi con la tua frase, da cavallo? ORF. - Non si traua di avere successo, nè di un cavallo, nè di con,·incerc il mondo. Del resto non sono più sol~--- E1,;R. . Non parlarmi del tuo pubblico. Quattro o cinqµe giovanotti senza sensibilità che ti credono un anarchico, ed una dozzina d'imbecilli che cercano di farsi notare. 0RF .. ~e avrò di meglio. Un giorno, spe• ro d'incantare le bestie vere. EuR. - i).1a dato che disprezzi il successo, perchè vuoi mandare questa frase al con'corso di Tracia. Perchè sprecare una cosa tanto importante, per avere un pre• mio? ORF. . Bisogna gettare una bomba, uno scandalo. C"è bisogno di uno di quei temporali che rinfrescano l'aria. Si soffoca. Non si respira più. EuR. Eravamo così tranquilli... 0RF. Troppo tranquilli. EUR. Mi amavi ... ORF. Ti amo ancora. EuR. Ami il cavallo. lo passo in seconda linea. ORF.. Sei sciocca. Non c'è alcun rapporto. (abbraccia distrattamente Euridice e si avvicina al cavallo) Non è vero vecchio mio? Eh! vuoi bene al tuo amico? Vuoi un poco di zucchero? Su. allora abbracciami. No, meglio. Là... là... come sei bello! Prendi. (lim faori di tasca delle zollct te di zucchero e le da al cavallo) t;: buono, vero? EuR. - Non posso più, io. Posso morir~, senza che tu te ne accorgaf ORF. Eravamo già morti, s~nza saperlo. EuR. - Vieni qua, vicino a me. ORF. - Bisogna che esc.:'\. Vado in città per mettermi in regola con il concorso. Domani si chiudono le iscrizioni. non posso perdere neanche un minuto. EuR. (i11 uno sla11cio) . Orfeo! Mio Orfeo!. .. ORF. - Vedi questo piedistallo vuoto? Non ci metterò sopra che un busto, degno di me. EuR. - Ti getteranno pietre ... 0RF. - Ser:iranno per 1a mia Matua. EuR. - Non fidarti delle Baccanti. 0RF. - Se non le guardo neanche ... F.uR. l\ifa ci ~ono. Piacciono. Conosco 1 18 Fondazione Ruffilli - Forlì loro metodi. Aglaonice ti odia. Ti odia e prende pa-ne al concorso. ORF. Oh! Questa donna! Questa donna! Eu•. Sii giusto... Ha del talento. 0Rr. - Cosa? EuR. • Da romanzo giallo, si capisce. Ma souo un certo punto di vista, su un ceno piano, ce n"ha. Ha qualche bella immagìnc. 0RF .. Ma guardala! • Sotto un certo punto di vista, su un certo piano 1t. Hai impara Lo a parlare cosi dalle Baccanti? Allora sì, su un certo piano, le sue immagi:li ti piacciono. Sotto un certo punto di vista, tu approvi i miei nemici mortali e pretendi di amarmi. Ebbene sotto questo punto di vista, su questo piano, io ti dico che ne ho abbastanza. Da • L"album des Eugènes • ...Invano gli Eugènes cercano varco per penetrare nel sogno dei Mortimer che mt st perseguita e che questo cavallo. è la sola persona, che qui, sappia capirmi. (balle un pugno sulla tavufa) EuR. - ~on c·è bisogno di rompere tutto. 0RF. - Rompere tutto. È ~I colmo. La si gnora rompe un vetro al giorno, cd or;i sono io che rompo tutto. EuR. - Intendevo ... ORF. - So cosa !)lai per dire. Stai per dire che oggi il vetro non l'hai ancora rotto. EuR. - Ma ... ÙRF. . E rolnpi, rompilo, rompilo questo ,·etro! EuR. - Come puoi metterti in questo stato? ORF. • Furba lei! Non rompe il vetro perchè esco ... EuR. (vivaremente) - Cosa vuoi insinuare? ÙRF. - Mi credi dunque cieco? Tu rompi ogni giorno un vetro perchè salga il vetraio. EuR. - Ebbene sì, rompo un vetro perchè salga il ,·etraio. t un bravo ragazzo, di huon cuore. ~f'ascolta. T'ammira. O•"· - Troppo gentile. F.uR. . F, quando tu interroghi il cavallo e mi lasci sola, io rompo il vetro. ~on sarai geloso. spero? 0RF. . Geloso. io? Geloso d\111 ,·etraio? Pcrchè non dovrei essere geloso anche di Aglaonice, per esempio? Guarda, poichè ti rifiuti di rompere il vetro, lo rompo (o. Mi fa piacere. (spacca un vetro. Si sente: Vetraio, vetraio) Ehi vetraio! - Sale... Geloso? ART. (A.rtemisio compare sul balcone. Il sole batte su i suoi vetri. Entra, piega un ginocchio e incrocia le mani sul cuore) - Buongiorno-; signore e signori. ORF. - Buongiorno, amico mio. Sono io. Io chC ho rotto questo vetro, ag·giustatelo. Vi lascio, (a Euridice) Cara, sorveglia il lavoro. (al cavallo) Vuoi bene al tuo poeta? (l'abbraccia) A questa sera. (esce) EuR. - Vedete? Non invento niente. AR1.. F. fantastico. Eu•. Adesso capite vero? AK1. - Povera signora ... EuR. - Dal giorno che questo cavallo l'ha seguito per strada, che Or[eo se l"è portato a casa e l'ha fatto stare con noi, dal momento che si sono messi a par. lare ... ART. JI cavallo gli ha di nuovo, parlato? EuR. Gli ha dello • grazie lt. -~RT. • È inutile, sa prenderlo ... EuR. - In poche parole, da un mese, la nostra vita è diventala un inferno. AKT. - Ma come potete essere gelosa d1 un cavallo? F.uR. Prercrirei che avesse un'amante ... ART .. Lo dite adesso. EuR .. Senza di voi, senza )a vostra amicizia, sarei già impazzita. ART. - Cara Euridice. EuR. (si g11arda 11ello specchio) - Sapete, ho avuto una heJla idea. S'è accorto che rompevo ogni giorno, un vetro. Allora, invece di dire che rompo del vetro perchè mi porti fortuna, ho detto che io lo rompo pcrchè voi possiate salire a ve• dermi. ART. - lo avrei creduto ... EuR. - Aspettate. Mi ha fatto una scenata e poi ha rotto anche lui, un vetro. Credo che sia ancora geloso. ART .• Come ramate! EuR.. Pili mi tratta male e più gli vo· gl io bene. ~• i era già sembrato che fosse geloso. di Aglaonice ... ART. - Di Aglaon~cc? EuR. . Odia Lutto quello che appartiene alla mia vila .. • di prima 1t. Per questo ho paura che stiamo per commettere una terribile imprudenza. Parliamo pia:10. Ho sempre paura che quel cavallo stia ascol• tando. (salgono in p,mla di jJiecliJ fino a/In nicchia) r\RT .• Dorme. (discendono in primo piano) EuR. Avete visto Aglaonice? ART. - Sì. EuR. - Orfeo vi ucciderebbe, se lo venisse a sapere. ART. - Non lo saprà EU1c (tra.sci,,andolo ancora più. lontano rial caurrllo vr1·so la finestra) • Avete portaLO.. quella cosa? ART. Sì. EuR. E che cosa è? ART. Una wllctta di zucchero. EuR. Come vi è sembrata, Aglaonice? ART. Molto calma. Mi ha <teuo: a l'ren dcte, ceco il veleno. riportatemi 1a Jet· tera •. EuR. . Sarà per lei. una lettera molto noio'-a .. ART .• Ha poi a~g-iun10: • Perchè la piccola non si comprometta. Vi dò una husta. Ho scritto l'indirizzo io stessa. così non dovrà che metterci la lettera e chiuderla. Non re5terà traccia. di tutto l'affare 1t.,

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