Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 3-4 - feb.-mar. 1943

7 chiedersi quanto l'infanzia che egli - avido per natura di sensazioni e geometria - vorrebbe rivivere, possa essere esattezza e cifra. Se Cocteau parla di , ingenuità, di povertà - n'avofr aucun style .... La poesie doit avoir l'air pauvre pour ceux qui ne con11aissent pas le luxe - viene da riflellere quanto sia • ingenua• anche se legata ad un tono di circo - gli acrobati, i managers, il cinese, i cavalli - • Parade • o • Le boeuf sur le toit •, • La machine infernale •, • Orfeo • stesso, non dubbie prove d'u:1a involuzione, nettamente cerebrale. Dovremo, a questo punto, pensare ad un significato tutto personale dei termini. in Cocteau? - Ma faiblesse était de choire ce monde intelligib/e à tous. U11e tarantelle de Chopi,1 je la surnommais: Victoire du prfoce Rataplan.... C'était t1our moi l'évidence. Sia come si vuole la poesia di Cocteau rivela chiarissimi scarti e fratture. Si direbbe presenle uno squilibrio tra la sua vita spi• rituale e quella artistica. Da una pane la voglia, dall'altra l'espressione. Ma Cocteau non se ne preoccupa, teso in quello sforzo dinamico di • azione• che è motivo principale del suo essere. Tutt'al più annota - Meme complet, l'oeuvre solide, vu d'en dessous, sans recul, parait mal bati .... - Cosi da far dire ad Alberto Cecch i nel suo • 11 Leatro francese • : - Tutta la critica di Cocteu sembra in (unzio:1e della sua arte e ne adombra l'alibi. - E se un tale giudizio ci pare Lroppo sistematico e deciso, più accettabile riesce un 'altra definizione: • La verità è che la sua opera (non che poesia) è tutta opera critica. d'indagine e di battaglia, in questo senso poetica e creativa ». C'è del vero. A parte ogni indagine estetica il lavoro di Cocteau si propone realmente una co:itinua ed aperta lotta. Sapore reazionario hanno persino le sue amicizie più intime: Satie, Strawinsky, Picasso, Cendrars, Jacob, Duilio, Radiguel. Dove la polemica non entra direttamente, in sede critica, Coctcau la trasferisce nel disegno, nel dialogo, nel- roma:izo e appunto da una tale posizione sarà anche naturale, nasca un certo significato' contingente, di necft\sità - diciamo - nelle sue parole. Che esse, Luttavia, si rivelino e siano • solta:ito » legate ad una prodigiosa astra. zione poetica di linguaggio, non converrà dirnenticare. Non converrà dimenticare che il clima di Cocteau, qualunque esso sia, ha veramente il soffio ccl il calore della poesia sofferta ed espressa, alla quale sarebbe troppo matematico chiedere un alfabeto che • quadri da ogni lato•· E poi se per un desiderio di catalogo rngliamo creare dei margini ali' opera di Cocteau essi cadranno su due date 1915 - 1939, due romanzi: « Le Potomak » e « La fin du Potomak •. c·è tra u:1 termine e l'altro una espe· rienza d'arte così multiforme - teatro, critica. cinematografo, disegno, musico, romanzo. lirica - un periodo così elastico di contorsione e· di contrasto che, forzatamente, non ba polulo essere dominato in ogni suo mom~n LO o espressione. La risposta agli interrogativi per Cocteau, ci sembra venire da qui. Vivere, insomma, l'avve:1tura di un'epoca, moltiplicandosi come egli ha fatto, è già esserne senza scampo prigionieri. A un· panorama inquieto e frenetico, Cocteau risponde con l'inquietudine. Che altro sarebbe questo suo chiedere e rifiutare, questo suo bisoino di esattezza nel disordine e d'imprecisione ncll' ordine, l'eter:10 tono di meraviglia e di scoperta, il basso pedale d'impenetrabile che lo accompagna ad un unico filo d~ rivelazione? Proprio a questo sentimento del mistero che lega i motivi più lontani nella poesia di Cocteau, portandoli ad una sfera, uni. ,·ersale, s'investe il suo teatro. Da • L. album des Eugènes. - musica. Niente turba i Mortimer 16 Fondazione Ruffilli - Forlì Non desiderio insoddisfatto di classicismo, avvicinarsi agli antichi miti tragici sarà tentativo di viole:itare un mondo pauroso ed incommensurabile che essi custodiscono, gelosamente, per l'eternità. Antigone, Edipo, Orfeo sono i momenti cli questa ricerca. Rivissuti freddamente. sezionati a distanza, costruiti con segmenti e geometria, in una luce sinistra di mercurio, essi ubbidiscono a:icora alla legge che li ha creati. Alla prova meccanica - che tale si presenta, la trasposizione de « La Machine infernale, - o quella del gioco metafisico - come deve essere considerato • Orfeo • - hanno resistito assolutamente i,ntatti. Cocteau ha spezzato il giocattolo: si è trovato fra le mani un ammasso di stoppa e cli molle, soltanto. E non gli è restato che di gettarlo via e di volgersi altrove. Nel vuoto. - ]e marche camme sur des oeufs, sur la mort. - Non c'è - crediamo - da mettere in dubbio che il cammino cli Cocteau - poesia o no, polemica o incanto - sia, in fondo, tutto sospeso sull'abisso, ad una corda sotLilissima, pronla da un attimo al· l'altro a spezzarsi. - li ya toujours sur le vie une corde raide. - Come a un abile equilibrista il passo non ha mai fallito ma, anche se custodita, l'angoscia, il nodo di queslo viaggio nel buio rima:ie senza scampo, e Cocteau non è riuscito e non riuscirà a scioglierlo. Per sommare questi motivi e la sua storia, apparsa, con le sue incertezze e le sue cifre quale un·unica, aperta confessione, ad altri. il giudizio di quanto Jean Cocteau abbia, almeno, soddisfallo un suo grido: ]e veux marcher entre les bras ouverts du monde au dessus des muetles sirèues du vertige. GIORGIOSTREHLER (1) Jean Cocteau è nato a 'Maison Laffitte, nel 1892. Ha scritto di ,poesla. - Plai-nCh(l.nt, N8cales, Ovdra, L'Anqe Hellrtebtse ecc. - di crlbl-ca - Le rappel à i'orà1•e, Essaj de cri.tfrJtU~ in.directe, Lettre à Jacquea Maritain ecc. - 'l'ra i suoi rom:rnzi il posto pit1 decisivo spetta a. Le Poto1nak, La fin du Potomak, Les enJants terribles. Al teatro ha dato fra l'altro La 1nachine in/eni.al - tra.spoaiz.ione al mito di Edipo - Antigone - allestita da DuWl.n - Les Oher;aliers de la Table Ronde, /_.a voia, lrnmaine - nota anche in ltadla - e uu'ed.izion~ moderna di Romeo e Ghtlietta. - Ultimamente, con Les 1-'cffCnts terribles b::t suscitato uno sca·nclalo notc,vole. - Per i t:Jipi di Stock sono a.p·pa.rsi d suo.i Desshl.8 e ne le Potomak, il suo « A.lbum, de8 Eug~nes ». oltre alle illustrazioni di parecchi suoi rom8JD.zl. l:fa tf'ntato nnche il clnematog,rafo con il t1hn: t.,e Mm(} cllun JJOtte~ che riprende l'ambiente de /,es e1i./<mts terribles. 1 commenti musicali sono stati fatti dn George AurJc. Noti sono i ~uoi halletti 1•anHle (musi-ca di F.rik S9tie). Le Uoc11J s11r le toit (musica. di Darius ~Illhaud), 1,cs Jlariès cle la 'l'our 6'tffcl. Arthur IJoneg- :.;-c-r ha musicato A.nt.tyone e Strawlnsky Il suo te~to Laliuo cli t•:diJJo Re. In questo <:a.mpo tra le ultin1{' OJ>Cre di Co<:ten'U è da notarsi l.;c CMilate (m11s1ca di Igor lfarkévitch). Orfeo fu ra.1mrcsc.utato il 17 g,lugno 1926 a1 'l'eatro del Je .\ rti. ,a l'a rigi, dai PJtOef. con scene di .Jea.n Yicto-Hugo. (2) \"edi « l./olbu1n <les Eugènes » ne le Poto,nak 1913-J 914. Stock 1924, Paris.

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