Spetttacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 2 - gennaio 1943

suo manifestarsi dnemawgrafico e quei determinali conlenuli umani gli forniscono solo il colpo d'occhio migliore per una narrazione, in fondo, obbieuiva? La re• ccnle parentesi slorica della sua riduzione manzoniana nei Promessi Sposi, le cure dedicate all'atmosCera secentesca del Cappello a tre punte (1935) depongono in cerlo senso per La seconda ipolesi: che - lontana dall'affermare una partecipazione se1uimcnlale dell"auLorc agli ambienti e ai personaggi creati - inclina a scorgere, in Camerini, un abile osservatore di soggetti diversi, cui non urge la esLeriori,..zazione di un conLenu10 (se1uime1llo} dominante. ~la, in realtà, la differenza di scelta dei soggetti 11011 sussiste che all'occhio del contemplatore: perchè, anche se poi l'opera risulli 1nancata, il regista - creatore - si ri,olge con eguale spirito alla vicenda bo1ghesc. popolare quasi, di 1111 tema offerto dalla consueLUdine quotidiana e alla fonle leucraria (foss'anche autorev<;>le, come nei due casi enunciati); solo che, in que s1'ultirna, egli raccoglie proprio i motivi che lo interessano. i moli\'i cioè di un amore spiccato alla ri\'endicazione senti• 111c111alcdi ceti minori nei conrronti della prcpo1cn1,.a arislocnHica nella borghesia dominante. Perciò, se a noi pare cosa di• ,·ersa (e condannabile in favore di uno shand;1mc11w o incocren1a inspiratrice) la somma dei \'~dori di alcune sue opere po• polate di impiegati, operai, poveÌ"i, da ciò che rappresentano invece. poniamo, I Promessi Sposi, unto ciò è su uno stesso piano di eguaglia1ua nelle intc111ioni del· l'auLOre: il quale, ,olgendosi alla leuerawra. racconta pur sempre una storia di perseguitali (Renzo e Lucia) o dipinge la , icenda di 111i mugnaio (Il cappello a tre punte), non climenlicando affatto, quin· cli. il primitivo impulso che lo condusse ai racconti quasi documentari degli aspetti sani o corrosi della società. Per Camerini, il mondo della espressione filosofica, sociale, morale, è tanto racchiuso in Renzo e Lucia, come nel giornalaio di J/ signor J\Jllx (1937) o negli amanti di Rotaie (1929); il racconto 'visirn della orgia vuota di spirito nella casa di Don Rodrigo corrisponde e si livella ad un medesimo piano di significati con la descrizione dello stupido , bridge • nel I rcno del Signor f\fax. L'autore, dunque possiede un mondo suo, un campo d'azione che non viene mai a scadere: i termini vi sono precisamente dichiarati e sono appunlo ricchi e poveri, la frequente assenza di spirito e sentimento negli uni e la serenilà faticosa degli altri, l'oppresso e l'Oppressore, il semplice e il complesso. E l'ipotesi di una partecipa· 1io11c sentimentale di Ca.merjni a codesto fondersi o intercalarsi di termini si pa· lesa innegabile ovunque, trascinando con sè - e soprawuo - 1a difesa polemica del primo di essi. ~on polemica vera e Fondazione Ruffilli - Forlì propria. ceno, ma piuuoslo abbozzo scher· zoso di polemica; ianto che a vollC. eccel· w:ni i toni estremisti di Darò un milione ( 1935) si potrebbe essere incerti dei co11fini che l'autore pone fra il raffinato e il semplice, fra la camcrcua dell'impiegato e i I !-ìalouo delle signore, nè si potrebbe con assoluta precisione stabilire se il compiacimento di una descrizione ambientale superi l'altra o la eguagli. Ca1nerini si tiene alla superficie della polemica: gli accenni di contrasto sono il germe medesimo (anche se non ne fu. rono l'occasione) di quel lalO vivacernente intessuto del problema sociale che è il racconto di Frank Capra. E mentre quest'ultimo incide sulla scorza del problema, prende fcr\'ida posizione e redime l'avvcr• sario livellandolo al suo terreno ideale i11 armonia di felicit::ì pratica, Camerini preferisce abbandonare il destino dei perso11aggi che non lo interessano moralmente (nè si proccupa della loro redenzione) per dalla scnsil,ilità precedentemenle discussa. Ove si stabilisca una opportuna ecce· zione a proposito della regìa cameriniana di Maciste contro Lo Sceicco (I 927) cui non si possono ascrivere meriti diversi da quelli che cosli1uiscono la base di giudizio di fronte alle analoghe creazioni di Brignone. Camerini foniisce con KiU Tebbi (1928) la prima misura, per quanto estranea ai successivi e decisivi sviluppi, di un gusto ambientale sicuro, quale poi ripor• 1crà con notevoli accenti nel Grande apfJel/o del 1936 modificato in precisazioni e dettagli efficaci (si ricordi il caffè di Gibuti). Non esisle, qui, 1nolivo sufficiente per rilenerc m1 suo ingresso nel mondo delle inspirazioni cinematografiche second0 valori di orginalilà compiuta, e quanto si ,può dire cli Kiff Tebbi, oggi, è che esso ehbe i I merito di precedere, in ceno senso, lo Squadrotte Bianco di Genina. Camerini non ha ancora clichiar3to il suo mondo, nè sentimentalmente nè - ciò che più Da « Romantica avventura • di Camerini dedicare la risoluzione dei valori di felicia1 conquistati con lo sforzo e l'im• pulso a una categoria sola, quella cui partecipa. Camerini avvicina con prudenza e senza rancore due specie d'uomini; Capra, pur sorridendo, provoca uni maggiori e le scintille s'imbevono di polemica Peraltro, delerminata la posizione sen· timentale del nostro aulOre, e riaffermata la sua concezione unitaria intorno alla di- ,·ersità dei soggetti, urge il discorso di Jo- . gica conseguenza a definire la sua posizione stilistica; di quello stile, appunto, inteso nel senso generico del termine. E perchè necessiti di precisare, insistendo, il fatto critico di questa genericità, dicono assai più le opere che le deduzioni ricavale importa -- stilisticamente. La apparizione di Rolaie nel 1929 porta dunque non tanto a 1111 capovolgimento di motivi quanto alla creaLione • temporanea I dei primi valori. Enuncittzione • temporanea •, e in \'Crit,ì limitata a quest'opera, di cui solo .I co1He1Ìulo e le prefCrenze dellate a Camerini dal sentimento (esseri poveri e semplici. alla ricerca d'uno stato felice di vita) saranno destinate a rimanere sempre nei suoi lavori fino alla attuale e scadente Storia d'c,more. E qui incomincia veramente un ecclettismo di stili la cui importante giuslificazione è nella eccessiva ;1deren1a dclraulOre agli schemi del cinema à lui contemporaneo: I" unità dcli' angolo di \'isualc filosofica e sociale, che si enuncia 49

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==