soltanto, oppure esauriti e conchiusi in platoniche affermazioni che non decidono nulla, perchè unilateralmente poggiate, per simpatia di chi le profferisce, sulla scienza filosofica o su quella cinematografica. 3. LÈ OPERE DI FILOSOFIA SULLO SCHERl\10. Una relazione fra cinema e filosofia si può oggi stabilire sul piano delle opere o su quello del pensiero. Appartiene al primo di questi due piani quel Procésso e morte di Socrate di d'Errico che, a quanto ricordo con l"aiuto delle tre o quattro attendibili storie del film pubblicate a tuu'oggi, rappresenta l'unico serio tentativo re<}lizzato, di portare a tutt'oggi rappresenta l'unico serio tentativo realizzato, di portare sullo schermo l'opera di un filosofo. Tentativo curiosamente nato sulla scia di un successo teatrale, e realizzato con fedeltà..,al testo e tecnica impec• cabile. li film, sia detto per inciso, offriva, a mio modo di vedere, la pazza opportunità di concretare sullo schermo in quell'occasione uno dei limiti dell'arte cinematografica. E' noto infatti; ed accettato ormai, c~cnziali tra i modi dell'espressione dell'arte cinematografica sono la • condensazione ciel· tempo• e la • sintesi dello spazio •. ovvero ciò che si è chiamato • spazio e tempo ideali del film", ouenuti attra~ verso il montaggio. Net caso dei • Dialoghi , poichè i tempi del discorso sullo schenno corrispondevano necessariamente ai tempi della realtà, per 110n ridune .jJ montaggio a semplice varia1.ione di in<1uadrature, bisognava risolver il problema cli fare ciel cinema rinunciando pro• prio a quei modi dell'espressione che ca· rauerizzano il cinema come arte. Non so dire oggi, e in sede critica, quale potesse essere la via da seguire per conciliare sul piano dell'arte una tale antitesi. Imma· gino piuttosto che, superato l'ostacolo co· stituito dal produuore consapevole prontamente 1...orso ai ripari con doccia fredda e camicia di forza; superato ancora l'ignoto effetto dcli' esperimento, sullo spettatore delle prime visioni, il cinema nostro avrebbe prodoLLo certamente un·opern ,nancata, completamente e coscientemente mancata in partenza, come espressione misti<.:a < • cinema senza montaggio.•. Allo stesso modo sono mancati in partenza due film non dimenticati: la Passione di Giovanna d'Areo di Dre)'Cr come espressione del limite alla teoria del primo piano, e li gflbint>llo del Dolio,· Caligario di \Viene, come espressione dei limiti tra il Cinema e la pittura. Così il Processo e morte di Socrate ha mancalo l'occasione per una metafisica delle forbici e dell'acetone, ma non ha, in compenso .. tradi10 il proces"o cinematografico 11 (4). Allro f-ilm i1::pirato ad un'opera di nloFondazione Ruffilli - Forlì sofia, avrebbe potuto essere o,·izzonte perduto. Ma Frank Capra ha dichiarato in una sua non piit recente visita a Roma, che non avrebbe realizzato questo film se avesse conosciuto Tommaso Campanella e • La Ciuà del Sole, (5). Così la filosofia similoro e socialistoide di • Lost Horizon , (6) ha affascinato con due soldi di fantasia da romanzo da carreuino il regista, che ne ha fatto la traballante impalcatura di una opera eticamente inconsistente. Insufficienza filosofica in un'opera di filosofia, automaticamente tradotta (malgrado l'imponenza dei mezzi e il macchinnismo della tecnica) in insufficienza cinematografica nell'opera di cinematografia. La realizzazione cli film ispirati alle opere dei maggiori filosofi si arresta per ora, e forse per sempre, a questi due sporadici esempi. RENATO MAY (ConLinua) NOTE (1) Zenone (V secolo a. C.) filosofo di Elea noto ~011ratutto per t suol geniali paradossi. sosteneva· che In una gara tra Achille ,piè vel0<:e ed una tartaruga, o,e si desse alla. tartaruga un ,•a.ntaggto in1z1al.e, Aicbllle. 1>er raggluogerln. dovrebbe percorrere questo sl)nzio. ~Ia nel frattempo la. tartaruga aVTcbbe cammfoato ed Achille sl tro·verebbe di tronfe ad un altro spazio da pereorrere. Cost. percorso questo secondo spazio ee ne sarebbe uu terzo, e via di seguito. Cioè, per quanto Achl1le sin veloce non J)O· tnl mai ra1{glungere ta tartaruga perehè, continuando il ragionamento fitto aU'i,iftnito, egli avrà S('.mpre uno spazio 1n più da percorrel'f'. Altro famoso paradosso è quel1o per cui Zenone dimostrava. la. tmmobUttd dl una rrecctn che. scoccata dall'areo. ~tn cnm· plendo la sua trruiettorht nell'aria. (2) r cosld<'ttl « uriiver~o.JI •· da cui net sl~teml empirld si ~ tentato. ma senza frutto. di pre~cinclrre. t:amrnls~ione di una conoscem:n « a prlorl • St'"mhn1 un ratto lndl~pensnblle ad o:;rni ~eria teoria filosofica. (3) E' ormai a.<Xtulsito nuche ID sede este-- tlca che può esistere uo·arte di collaborazione, in cui l'unità sfa espressione non dl una si.ugola lndlvlduatftà creatrice, ma di uu unitario mondo morale a cui i realizzatori risalgono nella loro opera. U carattere teleoJog;ico del processo clnema•togra.tlco I)O'rta, ~ me vedr,emo, a convaltda~ questa tesi, e la necessità della collalboralone. (4) La Passio,ie di Giovattna d'Arco dl Dreyer ( 1928) sl richiama ad unn. 111ota teoritl di Béla IBalazs che vuole 1l primo piano tra I phl tip.Id mezzi cspresstvJ. del fllm. La Passione è un film realizzato quasi esclu~ sh•amente in ·primrl plant e mezze figure, li che fa supporre ehe il regista nbbla intenzlonalmene assegnato alla sua opera un va,- lore IJ)Olemico. L'esperimento ba dlmoatrato una insufficienza ine,•ititbile quando si basi ll.,Jl film sulla sola espressione del primo plano. E" stato detto che questo è n phl sonoro dei film muti. IDfattl la Insistenza con cui la figura umana &iganWggla ne.I quadro stimola' il desiderio del suono. e 1•,a~~ ternarsi continuo de11e figure cosi ravv1e1'- nate dalla ripresa. si risolve in una !ormti dlalettles di montaggio, a .cui manca appunto rfl solo tono dena parola. Cosl la• ,proposizione di Balazs si traduce In cinema nella « facoltà » non nell'« uso» di vedere da vi·• clno. Tt Gabinetto del Dottor Caligari di Wlene (1019) è la pto tipica c,pera prodotta daJla corre1.1te -espressionista. In nessun 'll1ltro esempio ~ vlsLbHe con tnntn. evidenza l'lnOuenza dell'espressionismo +pittorico io clnemntograro (ufficio di polizia arredato con strani occM a slgnlflcere cbe la Giustizia « ve<!e :> tutto ; funzionari insediati su altissimi sgai!Jelll da cui osservano « dall'alto in basso » I postulantt ecc. ecc.). La macabra trama. elogio della pazzia. ba originato una pleia.cfe di tllm pseudotcrrtflcant!J e un termlne oggi comunem<>nt-e accetto: « cat11garl'- smo • per Indicare un genere ed un gusto. r limiti fra- cinema e rplttura vennero tentati In Caflir1arls con una scenografia clenunclatament~ dlplntn: e p,erchè 'Don sl sentisse un distacco frn Questa scenogra.fle. ed I persona$?gl. gli nttorl vennero « df.p'intl » anch'essi. ·ranto che- h, loro flgure sembrano a volte perdere peso e consistenza, per impastarsi con effetto purame'llte figurativo, sugli sfondi blzzn rrt. )la anche questo tentativo non è ~tato ff'li<'e. ed oggi nelle storie def cinema. si ricol'dA più ,•olentlenf. di CalUgaris, 11 « cnllignrlsmo ». (5l rrommaso ('amp,anf:'lln da Stilo di Calabria '156S~11l~fl) autore di $;2 orere d1 fl10soOa tra cui rarnosn • T..n città del Sole•· (6) " T.ost TTorlzon » è Il rom.anzo d1 .Jamei;; Rllton da cui C'apra ha tratto ..... ??'? (1) Naturalnwnte noi non sia.mo d'accordo con l'autore- <IC'lto ~erltto. (Vedi « ~ostra posi .. zione n nel numf'ro 1>rf"cedente). (N. <I. R.) Da " Alfa• Tau • di De Robertis: film cinematografico, che fa però eccessivo caso dei movimenti di macchina. 43
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