Da • 1 1>rigionieri del sogno • di Duvivier (1939) CltilEMA DELLADOTTRINA ESTETICA DOBBIAMO essere grati al Centro Sperimentale di Cinemawgrafia in Roma, oltre per il fallo che è i) vivaio delle nuove energie da immeuere nei quadri del nosLro cinema, per tre cose: la cineteca (quando verrà istilUiLa la filrnotcca nazionale che da tempo assieme a Pasinetti ed Antonioni aneliamo auspicando?), la rivista mensiJe d'arte critica e tecnica del film - Bianco e Nero - e la collana cli studi cinematografici diretta dallo stesso Direttore del Centro: Luigi Chiarini. (Per noi Chiarini rimane sempre il Direttore del Centro). Ri- , isLa e collana che hanno - tra gli altri - i pregi di aver sostenuto ed andar sostenendo sull'arte ultima venuta idee strettamente estetiche e cinematografiche con studi leuori scriui dei più noti teorici del cirigorosi ed esaurienti, e fatto conoscere ai nema: dagli stranieri Rudolf Arnheim, Béla B{ilàzs, V. J. Pudovchin. R. J. Spottiswood ;;igli italiani Luigi Chiarini cd Umberto Barbaro; al quale ultimo spella l'onore di Fondazione Ruffilli - Forlì ..t\'er din1lgaw da nOi. per primo, le teorie russe del Pudovchin, tradutione di Film e {0110(,lm) quando in Italia parlare di estetica cinematografica era cosa del tutto da illusi: come può ancora oggi sembrare da illusi ad alcuni - per non dire a molti - l'ultimo volu,nc del Chiarini, uscito recentemerlle, e che apre la seconda serie della citata collana: alla quale faranno parte saggi di Barbaro, Capitani, Mastrostefano, Nilscn e Portalupi. Volume intitolato Cinque capitoli sul film e, appunLO, di rigorosa estetica cinematografica. Il quale intende illuminare il lcnore, criticamente e polemicamente, (il Chiarini è un ottimo polemista). sui pit'1 impananti problemi cinematografici: quelli artistici, spesso trascurati e soffocati; nei quali - secondo il Direttore del Centro - • è la solt1Lionc degli altri •: pratici commerciali industriali organiuauvi e tecnici che siano. Diciamo subito che non tutte le idee espo. ste dal Chiarini in questo libro sono nuo,c. Sia perchè I'.\. le ba già divulgate - oltre in lezioni tenute al Centro - in articoli su giornali e rivisLe (,•cdi Bianco e Nero, Quadtivio; e un Lono qua e là giornalistico ha il libro: 10110 che lo rende fluido e vi• \';1ce) cd i11 precedenti pubblicazioni, come in Cinematografo (edito dalla Cremonese sin dal 1935: eia non confondersi col Cine11wtogr(lfo di Mino Doleui: che è tutt'altra cosa). Sia perchè spesso non fa - e non potrebbe essere altrimenti - che enunciare concetti universalmente noti agli studiosi di estetica cinematografica; e sottolinearli, integrarli con lucide' argomentazioni, polcmiz1arc e spiegare questi concetti di grammatica e <li sintassi ai non iniziati ed a co1010 i qu"li - produttori leller:Hi soggettiqi registi - pur interessandosi e praticando il cinema, di questo ignorano, o fingono di ignorare, i canoni fondamentali. E conccui noti. espressi dall'A., sono quelli, ad esempio, sul primo piano inteso come cs!-eu,a lirica ciel film 11. sul divario nello 39
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