Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 1 - dicembre 1942

Un allo di G. TESTORI cr, (jiovwwi, Cmli PERSONE: IL FIGLIO - LA MADRE ALBERTO - LA SIGNORINA DEL PUBBLICO SCE.N..\: row panca sulla quale si trova sdrnialo il Figlio moribondo,,· a fianco - sini.stm - ww sedili, appoggfota,, la. nwdre. 1l re~to della scena è • vuoto •. AL. (entrando sul proscenio, mentre la tel" è chiusa) - Buonasera, signori ... gi,ì \'Oi slasera siete venuti a teatro per divenirvi, per dimenticare, come è giusto, <1uelle preoccupazioni che durante la giornata vi hanno soffocato, come una enorme cappa di piombo, e invece ... questa sera non vi divertirete affatto. Meglio dircelo subito: tant'è poi vi accorgercsle da voi. Ohl ma non guardatemi così male! lo infine che colpa ho? Ri- \'olge1evi all'autore, lui sì. Noi non facciamo altro aJJ'infuori cli quello che ci comanda di fare, ci muoviamo e parliamo nè più nè meno di come lui vuole. Oh, ma che faccie scure santo cielo! Non penserete alle volte che io voglia ricordarvi da qua, dal palcoscenico, i vostri affari, i calcoli di oggi che non tornavano, i debiti, i crediti, i bambini da mantenere, ]a cucina, gli abiti da rammendare, no, no: questo lo lascio :t voi, per domani. Stasera parleremo un po' assieme, cosi tra buoni amici, di cose molto, ma molto più importanti, pili vere, di cose... bè, senza nemmeno accorgersi siamo arrivati proprio alla porta della casa che ci inte• ressa. Chi c'è? Ststst (gesto di. fare silenzio) ... (sollovoce) qui c'è una mamma che prega e un figlio che muore. (Lentamente s'apre il sipario. Alberto i,ulicmulo la scena si ritira). MA. (c/rill", i11 piedi, "ppoggiata "Ila sedia rerita ;/ rosario. Si riuscirà a percepire oltre al mormor-io continuo, qualche breve parola). . l'1. (~esticofo11do, quasi per voler afferrare ,11rn/clle cosa, con accento trasognato e indr.(rnito)'"':.. -- Mario?!... ?\fario... ti ricordi di quando andavamo giù al torrente, con le barche, e a piedi nudi. .. a piedi nudi risalivamo il corso dell'acqua·, tra il folto delle piante... Correvamo per cerçare la fragole nell'umido... (in un impeto di gioiti, rialwndosi con voce tre11iendamenle t1cula) Mamma ho trovato una fragola... (accorgendosi che attorno c'è vuoto, abbattuto, con fare stanco, strascicato) ... :Mario si sono avvizzite tutte le fragole, sono diventate gialle... Non correre Mario!. .. Perchè vai avanti?... (di nuouu alzandosi e indicando) Non . vedi la grotta?... (gridando con le mani all'o• recchio) Non entrare!... (calmandosi) ... allora à'vevi paura della grotta, mi dicevi • Fa il bravo, non avvicinarti. C'è buio, come di notte, li dentro • ... Ci allontanavamo... (gridando) Non entrare! No, .Mario... era cosl bello fuori, con il sole, con tanto sole, e le barche ... (affett1toso) hanno le vele rotte, sai, Mario, le barche, e non sono più bianche come Fondazione Ruffilli - Forlì allora,... sono di\"entate tutte nere, di polvere... Con tanto sole, e l'aria, e i , mazzi di fiori per Ja mamma... (brevissima pausa)... (rizzandosi in piedi urlmulo, ma con t1ffanno) Mamma è vero che si muore? ~IA. (sem/ne sollovoce e impcrssibile) - Si figlio. f1. (riprendendo il tono indefinito e tra· sognato, a volta u volta, stllnco e vibronle) Lisa... ti ricordi? Ecco, proprio come allora ... il sentiero che si snoda tra i boschi ... Ja luna ... Oh! Lisa, la luna, anche stasera è tornata, esso, come allçt.r3• noi stretli vicini, così, andiamo avanti... quaute stelle, guarda? (cou ·1a mano indica il cielo), brillano tulle per noi brillano tutte per noi ... Brillano tutte ... (urlando con affanno) Mamma si muore nella notte o a11"altfa? MA. (sottovoce, sillabando, q,wsi con freddezza) - Nella notte o nell'alba, figlio, secondo che noi avremo vissuto nella 11ot1e o nell'alba. F1. - Brillano... (quasi sorridendo) e tu canti, e ci sembra che •tutto il cielo sia nostro, vorremmo riempirlo col nostro canto... (scornggiato) ma tu sei lontana, e le stelle non ci sono più, e l'aria è pesante, cupa... si fa fatica a respirare... si soffoca... Mamma! Mamma, non s'è mai dato che quaJcuno vissuto nella notte sia morto all'alba? \IA. (c. s.) - Si figlio, purchè !"abbia disperatamente cercato, e Dio l'abbia voluto. F1. (riprendendo il tono in.definito, ecc.) - ... e poi ci siamo seduti.. • c·è un po' <1'aria II tu dicevi ... e io ti coprivo ... poi 111 cercavi nell'acqua i riflessi della luna, cere.avi di sera le mammole ... Ridevi se ne trovavi una; cogliendola l'annusavi forte, forte, cercavi il suo odore ... (lento) Mamma, come ha.i detto??!!... \IA. - Qualora l'abbia disperatamente cercato. F1. (gridando) - Mamma dammi la disperazione! Voglio cercarla, voglio sentire l'odore dell'alba ... MA. (riprende a recitare il rosario, come umpre tra una parlata e l'altra del figlio). Fr. (calmandosi) ... - Ecco a un certo momento tu ti alzavi, correvi, correvi sul· prato, che quasi fatkavo a raggiungerti, e se ti domandavo • dove vai, dove vai,•, rispondevi gridando... e incontro al cielo incontro al cielo 11 ••• diventavi tutta bianca allora, ti confondevi con l'aria quasi; e io ti inseguivo e ti gri• davo... 11 dove vai, dove vai • ... (sempre più fioco) 11 incontro al cielo, incontro al cielo,... (d'improvviso urlando) Mamma non si p'uò andare incontro al ciclo... Perchè non posso correre, perchè non divento bianco? Mamma perchè non divento anch'io d'aria? MA. - E" la notte figlio ... F1. (con disjJfe::.z.o, poi, mano, mano, cou dìslaao, come di una cosa che ci ab· ba ,ulona)... - La notte: com "è buia, Mario. Non do,·evamo entrare nella grot• 1a sai, le dicevi sempre tu... anche Lisa lo diceva sempre • Bisogna guardare in alto 11... in alto ... e invece abbiamo ab• Uassato gli occhi. siamo scesi qui al torrente... l'acqua... (eccilandosj)... Più giì1... pi1'1 giù... la grotta, nera, buia, fonda... (gridando) Un po' di luce, Dio! Sa!vanli!... (come sfinito, s'è abbattuto sulla panet1). ~IA. - Così figlio ... F1. (ripren<iendosi) - La luce... com'è · grande la luce... ci si annega dentro, come un mare... un maré senza sponde ... .MA. (continuando a recitare il rosario, ora m.archerà cli jJitÌ le preghiere, in modo che il pubblico le fJercefJisc": con inde- /inìlezw, però). .\L. (rieutwndo, oppure stt1ccandosi dal lai.o del /Jroscenio, e aiutando a chiu• clere il sipario ...)... - Ora basta. Sarete stanchi, chissà, forse qualcuno di voi si sarà annoiato ... ; dice\'a un amico filo• so[o che i I pensiero della morte alla umani1i1 in genere, dà fastidio ... annoia ... ta peusare... preoccupare... ma... Certo è una preoccupazione che ·serve, forse I ·unica che veramente faccia bene ... Però, -.1a,cr;1 sicLC \'enuti p~r divc1 Lirvi, v?i, ~ non per preoccuparvi, per... anno1arv1, 11è ;o ,·oglio rattristar\'i più oltre. Che ne dircs1e cii un po' cli musica? Una cm1onc. una romanza, che so io?... Una canzone? (/aceudo segno all'interuo) Una canzone per favore!... Contenti? E adesso !-en1iamo un po· cosa vi sembra di ques1a musica... Dite che bisognerebbe ballarla? ... Ma si, certo è meglio, poi si dimentica pili in fretta, ... la morte (in· dictmdo la scenll) E ma da solo, come faccio... (rivollo lii pubblico) cercando) Non ci sarà nessuno tra voi che vuol farmi questo favore? (guarda un po' in gim, poi adillando) Voi signorina, C?Sì bella. così elegante ... su, su, non abbiate vergogna... (si dirige verso la scaletta e le tende il braccio) Ecco... (il ballo comi11cia, e numo mt1no che passano i secondi diventa più rapido; i due seguiranno il ,nativo auche con la voce). (Ad un certo istante, si spegneranno tutte le luci. Il sijJario si sarà improvvisamente spa/at1ct1l0. La coppia si troverà nel• l'i11ter110 della scena - tu.tlo buio all'i11/11ori del corpo del Figlio steso sulla fJtmca, che sanì prepolentemente il• lumi11ato -: nello stesso momento ces· serlÌ la musica). S1. (alzando le braccia e buttandosi fra quelle di Alberto) - Alberto: un mor; w. , ia corri. c·è un mortol (il nome di Alberto, sarà pronunciato come familia• ,·e, proprio come se la signorina lo conoscesse da tempo, essendo infatti suo compagno d'arte) i\lA. (ll/1parsa mentre avveniva quanto so· pra, gelida, adittando il gruppo di _Al• berlo e della signorina, co1,1calma, s1llaba11tlo )- Un morto, si, un morto. E a voi, cosa capiterà a voi domà'ni? (La signorina è scoppiata in ttn pianto convulso. Alberto guarda la Madre, rimasta con l'indice puntato. Contemporaneamen· te la musica di prima riprende velocissima. Cala la tela) FINE 5

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