Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 1 - dicembre 1942

Su.~oKE ~IIUl'E - .\hih! :'\0-110-no! J uh 110-110! No! Cmtz10 (ooce c. s.) - Qui dormo iol Curi io, guardiano! E che rate! Un! qui dormo io! guardiano. Un!! PORkO (lu ha sfi11ito: or" lo trascina per i pie,li dietro il mucchio) - Scherza con i nen•i degli altri! (e lo copre co11 ,lei Sfltchi e un telone: si porta sul prosceuio avanti, i solo, ha brividi) Senti thc freddo ha lasciato! (desolato) - Un paio di nuvole c'erano e ten-evan caldo: m'ha <ipaaato il cielo. (si avvia per u- ,fcire barcollando come fosse ubbriaco, si aggrappa allo stipite dellt1 porta appeso quasi, alle dita addormentate, poi con uno strattone esce a destra. La testa di Toj da sinistra spia) ToJ (seguita da Stadera svelto e frutivo) - Emral t andato: entra. STAut:RA - Nascondimi, Toj. ToJ - E tremi! Come una foglia! Sempre bambino sei stato: piangere 1rema __ re e baciucchiare! Lesto! Cosa conti di rare? StADERA (e la tira vicino al mucchio di c~ul.ro, siedono e parl<tuo con voce afona) - Te non sospetta nessuno. Non possono sospettare. ToJ - L'ho capito: lo so. Svelto! STADEJtA - Ha aspena10, arrjschiato. ~la questo è cerio: 1e non sospena nessuno. 'foJ - Pcrchè hai ratto come avevo det· LO io. STADl:..RA - Sempre come avevi detto tu. Ma mi seguono o mi cercano: ire, o due, o dicci che n-1i cercano. l:. certo: e non sono questurini: sono agenti della banca. Un mese che mi stanno at· torno. ToJ - Se111imi. (/redcla) Tu o scappi, o 1'a111maLLi. Cos1ituini no. Non sei cap;1cc di par]are quanto bas1a e non di piil. O 1·ammaui. STADERA .:..._ Che dici che m'ammazzo? ToJ - f'. meglio. Vial Sarebbe meglio. STADt.RA - Si. (un canto lonltmo confu.· so riempe il silenzio) ToJ - Però. puoi fingc1e di esserti ammazzato. STAl».R- Come Toj? (ed è penoso) Nasco11dimil A te credono perchè li convinci. Nascondimi! Io m'ammazzo se lo , uoi: ma nascondimi! (ha un soffio di .~f,eram.a) E scappiamo lontano insieme. I:: 1u Ii pel'Suacli. E poi scappiamo e s1iamo insieme dove non lo sanno. ToJ - Scemo! (rie/e e sfida) Scemo scii STADERA (In {issa e ride t: spero, e ride a sentii imJ>rouviso, improuviso tace). ToJ - Sp:1uini siete? STADERA - Si. (continua a ritlere c. s.) ToJ - Spanini siete perchè quello che no11 serve lo buttate via. STAl>ERA- Si. (e ride sempre c. s.) T0J - E 111vai a des1ra ora appena esci... STADF.RA- Si. (c. s.) ToJ - Cento passi avanti. sollo l'arco Oiaccio, accanto al fiume c'è lo scarico. Una bottola c'è: s'apre e buttate. Quel· lo che buttate dentro se lo porta il fiume. STADERA- ... Si (è ir,terdetto) Noi! ToJ - Scemo seil Ti levi le scarpe e il camice e la giacca. 11 camice lo strappi mezzo. li berretto lo butti lontano e e ci metti accanto il numero. Più in là le scarpe. Il camice lo butti dentro meno, mezzo fuori. Cosl t'ammazzi. STADF.RA- No, noi ToJ - Scemo seil STADERA - No! ToJ - Scemo ti dico cosi nedono che t'ammazzi. 34 Fondazione Ruffilli - Forlì !,r\Ot-KA - Oh! ~ascondimi. ToJ - Non l'hai capito ancora? Fai e svcl to. T'aspetto poi sotto ... SrADERA (li,wlmente) - Ohi Credono che m'ammazzo! ToJ - Si, s,·cho~ SrAD.ou - Credono Toj e non mj ccrc.a110! e s10 con le: sempre! Dove vuoi andi.11no: soldi ce n'è. Viva Toj! ToJ - T'aspetto sotto il ponte di Roano ... SIADERA - Viva Tojt ToJ - Va: vien genie! S1A1>t-KA (t'l1, lulla porla si fermn, le ma11da 1111 bacio con la punta delle clitt1) - Viva Toj! (sromJJare) .-\~c111~Eo (dallt1 porta di fondo, è uno sp11v.i110, sJJinge tltt grande automatico) - Guardiano? Eu, guardiano! I OJ - Entra! Dorme. Entra: non lo svegliarci ANc1-11sr.o- Se entro lo sveglio, e grida. Grida, perchè non l'ho svegliato prima di entrare. roJ - Ci sono io: non grida. .\sc1-11s1::o- Si, signora. Allora entro? ToJ - Entra. .\sc~1st.o (spinge avm;li il suo apparecc/110 e lo guida dietro il mucchio) - Stanco sono. TOJ - [ li chiami? ANCHISf:O - Anchiseo. Mi dicono: Anchi• ~ mangiatore della luna. ToJ - Pcrchè della luna? /\NCIIISW - Cosi. ToJ (j,reoernpata, ma dice per dire) - E I i piace la luna? ANc1-11s.:o- Si signora, quando ci sono un pò di nuovi ai lati, o sotto o sopra. Sola no: nel meuo del cielo. P0KK0 (correndo dal centrn. è ngitnliu;mn) - Tojl (ad Anchiseo) Che fai qui? ANCIIISEO - Sono qui. l'oRRO - Non ci puoi stare qui. ANCHISf'..O - Tu ci stai. PORRO - lo ci sto, tu vai via. ANc111s00 - Ho capito. E sto fuori. PORRO- E sta fuori. .\~c1-11sF.o- Ma se viene gente avverto: 110n si può stare. PmtRo - Avverti: ,·ai. ANCI-IISEO- Calma! PORRO- Si. calma. Tanta calma, tanta! Vai e av, 1er1i. \~c111soo -- Si. (va; Porro è agitatissimo; la tocca e. 11c rilrt1t: le maui come s1ella uolltuse, ma la ritocca: quasi la palpa) ToJ - Fermo! Che hai? PORRO - No. ToJ - Stai fermo. (ora la tleslm gli ca1e::za le, fronte) PORRO (nfferra la mnno e la bacia, spinge Toj ,lolcementc II setlersi, le stringe la te• lla fra le mani, bacia i capellit. TOJ - Male mi fai. PORRO- Male. (ora U viso le chiude tra le mar,i, forte) ToJ - Male, male mi fail PORRO - Male, male. ToJ - Porro! ' PORRO(c. s.) - 'on parlare Toj! ToJ - No. (Pausa) Porro! l'oRRo (soffia quasi) - So tutto Toj. (e la bacia) Come mi fa schifo! ToJ (inerte, afona) Non è vero. PORRO- Sei 1anto bella, Toj! ToJ (c. s.) - Non è vero. PORRO- Tanto bella, bella! T0J - Non è vero. PORRO- Ma questo non lo sai. (e l'ha fi. berata, e le ha ficcato gli occhi negli occhi) Tu avevi mandato Stadera alla botola undici. E sci stata tu com'era congegnato. (pausa, bmsco) Vero? ToJ - No-no! No-no! l'OMRO (tide ammo) - Gli ocd1i spa,entati li fai lucidi. (grida quaS1) Smetti! Senti. Era dietro l'arco: a un arco. .E pensavo ai casi miei: brutti certi miei! Vedo ad un tratto Staderino tuo ... ToJ (c. s.) - No11 è ,·ero. POkRO - È ,·ero. Che si leva una scarpa~ e un'altra. lo mi dico cosa fa?! Che si leva il c.11nice e lo straccia, che le scarpe bulla accanto al suo berretto e... Capi- ~co. Quello non si spogliava: scherzava. E lo pigliai per il collo. Mi spiega: Zitto! Vedi che m'ammazzo. E mi strizmva l'occhio - l'occhio destro. Uno sberleffo nella bocca aveva e l'occhio !ur• ho e stanco e pieno di paura: e mi striu.ava l'occhio destro. Allora l'ho ca· pilo: capito che c'eri tu. To1 - Mamma mia! PoRRo - Ma tutto era semplice li: autentico come uno mono, affogato e sui• cida. Allora io Porro, spazzino: perd1è 111gannare il mondo? Strinsi il collo. Tremava, \'Olle afferrarsi a una gamba mia e gli mollai un calcio: scivolò. Ma tre• mai, io, perchè l'acqua sotto rullava. I·. mi guardai intorno: una scarpa là e un c.tppello - suoi: e una scarpa -. E non c·era inganno per il mondo. lo Porro, spazzino! ToJ - Mamma mia! .\l\Clllst::o (dalla pori.a di ceutro, di corsa) - Vengono! PORRO - Chi? ..\l\CIIISt:O - Sono due, e quattro dopo. E mi h.111110 detto un uomo e una donna, dice - Dove sono? lo li ho mandati di là. Dico: li bo visti là. Dice - Ci vado. Ma tornano. T0J - Tornano? J•ouo - C,encan te, Toj . ..,.oJ - Tornano davvero? PORRO (e si morrle una ma110) - Fuori, \nchiseo! Qui non si può stare. Qui ci penso io. Fuori! Fuori! ANcrnsEO - Si Porro. PORRO - Fuori. A,;c111s,:o - Si. (esce) ToJ - Vengono 1-'orro'? PORRO - Vengono. ToJ - Vengono davvero?! E che faccio?! PORRO(•. morde e ghigna) Ti nascondi. T0J - Mamma mia! PORRO (è corso alla porta) - Vengono. Ti nascondi dentro l'automatico d'Anchi• <CO, quello grande. Svelta! TOJ - Dentro l'auromalico? PORRO - Svelta: dentro! ToJ (corre dietro il mucchio, la si vetle ,,lzarsi, calare). PORRO (si aOrella ad assicurare il coperchio, s'allontana si bulla a terra). SANTOLI (col fratello tlal/a porta di (011· do) - Nessuno? I 1. FRATELLO - Ora giro. Un uomo Il. SA ,--rou - Dorme? PORRO (apre tm ocrhio) - Santolil SANTOLI - Porro! vecchio amico mio. Come stai? E che fai qui - in tenuta di i:ala? PoRRO - Piano! Pcrchè li dorme un guar• diano. f.' un guardiano e dorme: il mestiere. Faccio lo spazzino. Da quando sai. Mestiere aulico: richiede calma, nervi di ferro, cuore e polmoni. SANTOLI - Parli sempre tul PORRO- Parlo sempre tanto! SANTOU - E Li ubriachi? PORRO- No. Chi è quello? SANT0LI - Mio fratello. No, Non è mio fratello: ma dico a tutti che è mio fratello. PORRO- J\uonoI E che mestiere fai?

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==