Il UN CIELO Il Un atto e un prologo di FELICE. GAUDIOSO PERSONAGGI: CURZIO . PORRO . STADERA . TOJ . SIGNORE MIOPE · SANTOLI · IL FRATELLO . ANCHISEO IL PROLOGO Cortile - I muri /.JtLSsi contengono il detJosito carrette di nettezza urbana della città. A destra un recinto in legno, con ,wa tettoia e una porta a vetri, comunica con u.n ripostiglio. Sul muro ài fronte a sinistra la larga porta del cortile. Oltre la f1orltt, dirimpetto, in fondo, si legge , Via <./ella SfJemnza e Coucordia ». VOCE (dal recinto, fori.e) - Ramazze trenta C OllO. VOCE (PùmJJ) - ... e otto, e nove, e dieci~ e dicci (forte) Scopini e undici. \'ocE - Non può essere. VOCE - È, Voc.1-:- Avanti. Voc.: - Altro? VOCE- l ncera te. VOCE (u11 fischio l11ngo, impaziente) - Tncerate non torna. VOCE- J nccratc sospese. U1au.sa) Resti Lu? VocE - Resto io e dormo. CURZIO (Esce retrocedendo tlal recinto di destra. Sess<mta, setlant.011l.anni, indossa un cmniciotto <1:zzu.rro, lu.11go, stinto e logoro, ha un tJortamenlo stanco, ma una natura rude e schiettll. Fa le corna sul limitare, si volta di scotto e sputa ai quatlro lati del cortile, si sbottona il camice, ricu/Jera i tJantaloni mezzo cadenti, •stringe la cinghia. Guarda ancora il recinto e fa corna). PORRO (23 <mni, un camice <1zzun-o nuovo firunmante, una piastra d'oliane sul pet• I.o, a sinistra con u.n numero; sul berretto nuovo, sopra la visiera, una striscia d'ottone. Spinge una carretta per ma110 nuova montata su ruote a raggi con gomme, con chiusura ermetica) - Quante streghe t'han tocco, nonno? CURZIO- Un!l (lo riconosce) - T'han preso, malandrino? PORRO- Preso m'hanno, monsignore. Mi presenti alle streghe? CuRZ10 - Alle sterghe... Un!. .. Non ne so stcrghc io! Un!ll PORRO- Streghe, monsignore... non • sterghc •· CURZIO - Un!... E che ci fa? lo dico come dico. PORRO- ~ 1a non si può. CL'RZIO- E non si può. e non si può! Arriva!o sci da ql!aur·ore e non si può. lJn!... lo non c'è strada che non si può: Tutte le f:::tccio e con due n10Le di le· gno. Tu ci hai il triciclo e non si può!. .. E ci hai l'automatico, e le gomme. e sei giovane: un! ... PORRO- Monsignore, no. Malinteso: io non offendo nessuno. CURZIO- Raganino! e parli per parlare e dire. lo, e so, e ho inventato (calca) ho inventato: io non parlo; e tu da quattr'ore ... PORRO- Due curiosità. monsignore • pie_ cole e lecite (e si toglie il camice azzurro, e lo bulla s11ll'a1.1,tomalico) No, fammi parlè,rc ancora un poco. CURZIO - Ragaz1ino, Pirro, ragazzino sei. 30 Fondazione Ruffilli - Forlì PORRO - Porro, monsignore, non Pirro. Pirro ("gro) è quello che ci rimelleva sempre il capitale. (ma SC<lCciacon le due mani l'immagine). CURZIO (ride) - lh ih ihll Porro ti chiami: ih ih ih!: come un Porro ih ih ih!!... PoRi.:.o - Cosa molto seria, rnonsignore, e per nulla risibile. Avere un nome è null;l, tuuo sta nell'a,·cre il coraggio cli portarlo in giro. Prima curiosità: l'au• tomatico è quesLO? CURZIO - Devi sapere ch'è mio (e si è animalo) Creatura mia è: (si fa triste) E'. (t•ausa l101ga) Sai il rione Santo Lazzaro. E sterpi e pruni, pietre tanle .;0110 sulla strada di Colluro . e non lo sai... G' erano. (Piano) Tempi belli, belli: poi venne il piccone è fece largo. Ma erano tempi belli. PORRO- Convinto monsignore. CuR210 - Ma l'ho fatta io. (E si schiera le cinque dita s11l petto, solenne) Nella mi diceva: forla, Curzio che la spunti! Nella mi diceva (orla. PORRO - Nella 1 è tua moglie? CURZIO (scoucerlal.o, imprevisto) - Nella er'una donna. PORRO- Convinto monsignore. CURZIO - Si. E io forza. Tronavo! a tulli lo dicevo io. Ci vuole un automatico. Cosi non chiude, non chiude, non chiude! Ci vuole un automatico, con la gomma nel coperchio. E con il pedale: pre1ni . !-'apre: molli . chiude e chiude sul se· rio. Tronavo a 111ui, a convincere. PORRO - Tuonavi? facevi gTicla e tuoni: urlavi? CURZIO (solenne) - Tronavo! Che ci VO· levano ruote con i cuscineui e sfere e Nel la • ForLa Curzio! » Mi capiva. E parlarne al principale .. Così, così, così: e al direttore cieli' Azienda . Non così cavaliere: così e così e poi così. Una vita! PmtRO - Una vira e con un automatico in fondo e in cima. cu,z10 - E che è poco? Un problema. PORRO - Un problema. e Nella? CuR1.10 - Cheto! Mi copiavano - capisci? E io dicevo e mi copiavano. Resto solo ... 1111 mondo attorno che ti fa parlare e ti ruba tulla la idea tua. PORRO - E Nella? Cu1mo - Cheto! PORRO - ... e Nella. Nella? CuR1.10 - Cheto! PORRO (imj>laca.bile, preciso) - T'ha piantalO Nella. CURZIO (buio d'un tratto) - Corna a Nella (e le fa). PORRO- Corna. CuRz10 - Corna! l'uRRO - Convinto, monsignore. (pattsa lunga) .. CURZIO - Ma c'era l'automatico. PORRO - Stella d'oro. in campo azzurro.' CuRz10 - Che è? PORRO- Nienle. E' un'immagine araldica. CuRz10 - Che è? PORRO - Niente. CURZIO - Si. ~la quelli facevano finta e 111i copiavano. E io a parlare, e mi copiavano. Prima lo fecero a quallro ruo· te - bestie! Le bestie. (pausa)· Una passione. Non vedersi capito. Non vedersi sentito, ma burlato. Burlato come co' uno scherzo, un pupazzo, una ma• rio11cua della idea tua. IY,RRO- Ma, il disegno è ,·ostro? CURZIO - Anche tu?! Che disegno, che cliset,1110!. . Ci voleva tanto a capirlo! nastav.i darmi relta. Una mania. li direuore K sani, rna ci vuole il disegno• ... Faceva il finto tonto e mi copiava. E poi (/J(t11sa) dopo anni, dopo urla e mali e discussioni ... PORRO - Una vita. CURZIO - Cheto!. .. e discussioni, li banno fatto que;1.o. E voi (sarcastico) i giovanoui! ... Poi.:.Ro- Cheto! monsignore. CURZIO - I giovanotti! dico! (e infuria) Ah! non mi toccate il taslO. Qui urlo come non ho urlato mai! Cheto Lu, ChCIO tu! PORRO - Buono! (quasi sottovoce e lo carezw) Cheto, cheto io. CuRZ10 - Che eravamo noi? Carcasse o scarpe vecchie?! Eravamo muri coi travi a puntello, o bolli coi cerchi storti che 11011 si poLeva dare a noi - dare a noi l'automatico? I giovanoui e l'ottone sul herreuo! Che gli appanniamo la vcr• nice nuova con l'asma e ìl fiato dei poi. moni vecchi? 'on ne parliamo pit'1: Mi ro bestia! (tJausa) Che facevi LU prirna? Pow.Ro -- lo? Studcnlc: m'han cacciato dall'Università. Avevo preso a pugni un professore. CURZIO - Era secco? PORRO - Si. CuRZIO - Allora hai fallo bene. E con ~li occhiali? l'ORJW - ~on era con gli occhiali. CURZIO - Lo stesso. Hai fallo bene lo stesso. Questioni d'invidia o d'interesse? PORRO- Questioni di donne. CuRz10 - Allora sci sLato un rag.:lz.zino. PORRO - Sono stato un uomo! CURZIO - Sono vecchio. Corna! Le donne corna! Sei slato un ragazzino e zillo. PORRO - E zillo. (1111, silenzio lungo). CuRZ10 (lo rompe) - No, così no. lo lo pensavo più rosso. tutto. Pi,·1 bello era! Coi manici bianchi come rosso e gomma qui dove chiude non • para,. - para! - e con le ruote vere: non raggio! PORRO·- Raggi! CURZIO - Raggi!... e poi pi1'1 alto, più stretto e pili basso: basso qui. E l'in· venlOre sono stato io: e lo devi sapere! PORRO - Devo sapere, monsignore. CURZIO - E sci 1111 ragazzino. PORRO - ·Monsignore, si. CURZIO - Si. PORRO - Seconda curiosiL:\. Dove ballano le • sterghe? • Sui tetti o qui in mezzo - nude? E perchè rotolavi scongiuri a' quattro canti e corna sopra corna. CuRz10 - Fa ,caldo.
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