Spettacolo : Via Consolare - anno III - n. 2-3 - mar.-apr. 1942

ADOLFO APPIA LARE6n11ELDRAfflffll WA&nERIAno {Ttacl1i~.ionp, di fJ,iti:i.epprellntonelli} PREFAZIONE Queste pagine sembreranno forse a chi si prenderà la briga. di legger/,e, troppo concise e per conseguenza, data la natura dell'argomento, un po' oscure. Ma non sapendo se avrò un giorno l' occasione di pubblicare la serie assai cospicua di lavori che questo argomento richiede, voglio se non altro darne una specie di sommario. Si comprenderà che qui non si tratta tanto delle opere di Riccardo Wagner in particolare, quanto delle condizioni di equilibrio della forma drammatica da lui creata. Queste condizioni hanno certamente una importanza artistica considerevole, e qitesto saggio ha appunto lo scopo di riassumerle ; ma non è il solo fine che io rni propongo. Che un'arte di un valore così universale non abbia potuto trovare nella attuale cultura i mezzi più ekmentari per vivere e manifestarsi, ecco un sintomo significativo della mancanza assoluta di armonia che riguarda le nostre facoltà recettive di fronie a un'opera d'arte. Perciò, qualsiasi sforzo tentato per ricostituire la naturale e nativa armonia di queste facoltà, acquisterà zm valore assai più profondo di quanto potrebbe sembrare a prima vista : e la mia miica speranza pubblicando questo piccolo studio è pertanto di attirare l'attenzione su queste questioni, e di affrettare così, forse, un saggio pratico di rappresentazione normale, che sarà il solo esempio capace di convincere definitivamente un pubblico intelligente. ADOLFO APP-IA PRELIMINAR.I Wagner ha creato una nuova forma drammatica [Nota - La definizione tedesca è Wort-Tondrama che vuol dire un dramma nel quale il poeta si serve della parola scritta e della nota musicale. Questo tipo di dramma è in qualche modo la sintesi del Wort-drama, cioè dramma parlato, e il Ton-drama, il solo vero dramma musicale, nel quale il poeta assume a suo esclusivo mezzo tecnico la musica, come Beethoven nel Coriolano, nella Sinfonia Terza etc... come Berlioz Fondazione Ruffilli - Forlì nella Sinfonia fantastica, come Liszt nei suoi Poemi sinfonici .. Non sarà mai abbastanza ripetuto però che Wagner protesta formalmente contro questa definizione di " dramma musicale,, attribuito alle sue opere di teatro. La lingua francese non offrendo un equivalente di Wort-Tondrama io suggerirei pertanto " dramma wagneriano ,, oppure dramma del " poète-musicien ,, (1 ), [faccio per mio conto, osservare che parlando di "dramma wagneriano ,, non intendo affatto riferirmi soltanto alle opere di Riccardo Wagner bensì in generale alla nuova forma da lui creata]. Nei suoi scritti teorici egli ha fissati di essa, definitivamente: quelli che potremmo chiamare i limiti astratti. L' applicazione poi che ne ha of: ferta nella sue opere sembra sottintendere come risolte le condizioni rappresentative cioè le condizioni di realizzazione scenica. Ma non è così : e un gran numero di malintesi e di. difficoltà nati nei riguardi di forma d' arte prendono motivo dalla disparità tra i mezzi di cui l'autore s'è servito idealmente nel Testo del dramma e quelli che egli trova nelle condizioni attuali della messinscena per la sua realizzazione. Non parlo inoltre delle nuove esigenze imposte da questo dramma agli interpreti : esse sono evidenti. Vi è dunque una lacuna da colmare. Nondimeno, osservando da vicino, si scopre che si tratta prevalentemente di un coordinamento, e che tutti gli elementi da coordinare sono più o meno suggeriti dal dramma stesso. Le pagine che seguono chiariranno quanto, in queste affermazioni, possa apparire paradossale. Per evitare poi di rammentare troppo spesso il punto di vista da cui mi pongo e per far comprendere certe posizioni polemiche necessariamente rigide nelle dimostrazioni, devo dire che questo punto di vista è esclusivamente quello di " metteur en scène ,, , il quale sebbene realizzi scenicamente l' opera d' arte non determina in alcuna maniera il dato iniziale (il testo), di quest' opera stessa. E' il dramma parlato e non l' opera lirica che deve dare il punto di partenza. Ciò che distingue il dramma wagneriano dal dramma parlato, è la presenza della musica. Senonchè la musica non solamente dà al dramma l'elemento espressivo (vale a dire ne costituisce l' elemeµto espressivo) ma ne fissa altresì, matematicamente, la durata ; si può dunque affermare che dal punto di vista 7

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