Spettacolo : Via Consolare - anno III - n. 2-3 - mar.-apr. 1942

Appunti per una storia del Cinema : 1Joltdt t Ceneie r1B2BJ di .Cucio Cltiauaie/Li A volte certi incontri improvvisi e impensati suscitano in noi ·ricordi d'una intensità assoluta, definitiva: così quando ci capita d' imbatterci col viso non più fa.. migliare di un attore un tempo famoso, subito gli anni sembrano correre a ritroso e, per quel viso, un'epoca già remota e favolosa torna ad apparirci con l' immediatezza di quella attuale. Nel paese dove siamo soliti trascorrere le nostre vacanze r.' è un solo cinena, che funziona soltanto la domenica ed è muto, disperatamente muto. 111aha la sua sede nell' ex salone di Riunione del Circolo dei Nobili : specchi un tempo dorati di dive del varietà d' una volta e persino una enorme testa di cervo ne sono gli ornamenti. Eppure in questo luogo avvengono, ogni settimana, quei mirncolosi incontri di cui v' ho parlato. È quindi con una certa emozione che ci soffermiamo .a guardare i cartelloni spiegazzati fuori dell'atrio o le ingiallite fotografie che, non sempre, vengono esposte sulla piazza: cari visi d'una volta che il tempo aveva -0ancellato dalla nostra memoria ; vicino a Tom Mix c' è Laura La Piante e John Gilbert e Renée Adorée, Ray d' Arcy, Rod La Rocque, Soava G'\llone e Carmen Boni, Jean Angelo e Jvan Pietrovich. Solo ii nominarli, ci sono tornati vicini. Certamente nel 1928 nacque il divismo, proprio un poco prinia del definitivo affermarsi del parlato: Lois Wilson, Thomas Meigham, Lilian Gish e Collo e la Ber• tini e tutti gli attori del vecchio cinema italiano furono, forse delle eccezioni, poichè a registi come Karl Grcme, D. W. Griffith, Paul Leni, Wiene o Chaplin non si possono avvicinare i volti di nessun attore, mentre è agevole collocare l>l Dietrich vicino a Sternberg e riunire insieme Gilbert e Vidor, Louise Brooks e G. W. Pabst. Più chiaramente può dirsi che è in questo periodo della storia del Cinema che il fattore e attore • acquista tanta importanza : non si ricordano più gli ignoti registi dei film di quell' epoca, ma appunto i volti di quegli attori, che forono quindi l' espressione del • Cinema 1928 •. Un altro fatto importante è lo stretto collegamento che riunisce il Cinema e il Costume ; nel 1928-29 le iufluenze dell' uuo sull'altro sono continue, reciproche e così curiosamente congegnate (vien fatto di pensare a giochi di specchi) che talora rimane difficile stabilire se le immagini dei film siano nate dal desiderio di farne uno specchio fedele della vita e della moda o se piuttosto non finiscano esse stesse col determinare una vita e una moda, cioè no Costume. Pertanto certi atteggiamenti spregiudicati che furoTeggiarono in quell' epoca già lontana e fissata nella memoria, una posizione ironicamente brillante e amabilmente -cinica nei riguardi del sesso debole, trovarono l' espresFondazioneRuffilli- Forlì 43

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