Spettacolo : Via Consolare - anno III - n. 2-3 - mar.-apr. 1942

!. o " Tosca,. di V. Sardott (Compagnia Melato) u Fedora,, di V. Sardou (Com,pngnia Tre JJfnschere) "Il processo dei veleni,, di V. Sardou (Comp. Donadio •:Carli) "L'amico delle donne 0 di A. Dumas (Comp. Jlaltagliati-Cimara) "Fra11cillon,, di A. Dumas (jr.) (Comp. Teatro Odeon con Ricci) "La famiglia Pont Biqttet,. di A. Bisson (Compagnia Ruggeri) Per quanto la presente stagione teatrale sia ancora nel suo pieno, possiamo già annoverarla fra le più fruttuose e festanti. Tutto merito del fiuto e dello spirito di iniziativa dei nostri capocomici, se si pensa che la più parte dei successi decretati dalle platee in questo fortunato scorcio d'anno sono dovuti a riprese teatrali della più grande importanza "L'amico delle donne,, di Alessandro Oumas figlio, Insieme con il grande trittico francese romantico di Sardou, composto di quegli elaborati gioielli che sono la "'Tosca,,, la "'Fedora,, • Il u Processo dei veleni,,,, riscuotono tuttora il più entusiastico successo di pubblico e un cordiale e compatto consenso di critica. La quale è unai:ilme nel far risaltare la aontuosità degli apparati scenici, la fedele riproduzione del costum I, e della messinscena, che si sforza con og11I mezzo di avvicinarsi all'epoca iR cui Il lavoro è stato scritto, raggiungendo effetti di un suggestivo clima ambientale. Cosi, Ruggeri ritorna, nel II Tribuno,, di Bouget, a darci una delle sue interpretazioni lucide ed eleganti, che un tempo si sarebbero dette blasè (del resto la massima lode che si possa oggi rendere a questo grande attore è di esssere riuscito, nella commedia napoletana " Il Barone di Gragnano 11 , a eguagliare e in alcun! punti superare l'efficacia dei fratelli De Filippo. Cosi Emma Gramatlca ha prodigato le Inesauribili grazie della sua nonchalance nel II Blcchler d'acqua,, di Scribe, e il forte timbro della sua passionalità nella maschera giacomettiana della '' Regina Elisabetta,,, Di questo nostro a torto negletto scrittore, Paolo Glacometti1 è stata altresì ripresa la "Morte Civile,,, e precisamente da Renzo Ricci. Dobbiamo confessare che questo nostro prestigioso attore si è francamente superato: basti dire che il suo Impeto e Il suo vigoroso impiego della -voce e del gesto hanno lmprenionato li pubblico e la critica anche più che nel non dimenticato Otello. Questo rifiorire del classici dell'ottocento ci fa bene sperare In un raccostamento della borghesia al teatro, da cui essa veniva allontanata per colpa del continuo insistere di un repertorio artistico II Intimista ., , crepuscolare e spesso pirandelliano, quando non di netta ispirazione esterofila od ebraizzante. Saremo lieti se in questo ricco patrimonio teatrale, da Oiacométti a Sardou, a Scribe a Sue, a queste fonti del massimo teatro si potrà ritornare nella stagione ventura. Fondazione Ruffilli - Forlì

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