Spettacolo : Via Consolare - anno III - n. 1 - dicembre 1941

~ ANNO lii - NUMERO l DICEMBRE 1941 - XX ~=====-----~ PETTACOLO r/Uui:i.tamenailedei cine-- teatti -- tadi10gu/d' :Jtatia SOMMARIO ARMANDO RAVAGLIOLI: DELL'INTELLIGENZA. GIUSEPPE AI TONELLI: VITO PANDOLFI \VAGNl~R, I MF.:INJNGER. E: AN- 'l'OINE. DIEGO FABBRI: NECESSI'l',\ DELLE INTENZIONI. GERARDO GUERRIERI: UNA RAPPH,l<::SEN'l'AZIONE Ol "S'rURi\1 UNO DRANG ,,. ORAZIO COSTA DALLE" LB'r'l'ERE DI A~ILl~'l'O,,. E RICO PRAMPOLINI: RJVOLOZlONI E RF~AZlONl DEL LA SCENOTECNICA l'l'ALIANA. G. A.: CllONACRE DI •n;ATRO. CARLO LIZZA I 'l'Ril:: PUN'rl SUL CINEMA. TURI VASILE: NOTA A VENEZIA CINEMATO· GRAFICA '41. RUGGERO JACOBBI: CRONACHE DEL CINEMA. T U R I V A S I L E ·: TRA RADIO E 'l'EATRO. 3 atti di Tullio Pinelli DIRETTORE: ARMANDO RAVAGLIOLI LA REDAZIONE i TURI VASILE capo-redattore GIUSEPPE ANTONELLI - DIEGO FABBRI GERARDO GUERRIERI - RUGGERO JACOBBI ALBERTO PERRINI - WALTER RONCHL Fondazione Ruffilli - Forlì DirezioenAemm.•f•D:RL- ìPalazlzitotorio- lei.601•8C/CP.8/639-5RedazioRnOe:M- VAiaCrescenzio,'.43. lei.54-293 Abbonamento a nuo L. 30- semestraLl.e18• Unnumero L. 3 • DistribuzioDn.eI.LS1.Rom- aVias. Pan1e13e1o, (J)efl'Ullldli ' (Jlll21L C'è un ■ettore della molteplloe attività della polis che non si piega neppure alla totale ratio della guerra; può auumere dlveue forme, piegandosi alle constatate necessità contingenti, adeguandosi al ritmo del tempi, ma non cede. È la politica dell' intelligenzà. Rinunciare ad essa slgnUlcherebbe perdere Il controllo del motivi che sta11110 alle origini del combattere stesso, si tradurrebbe in uno svuotamento di conte,nuto del conflitto che ~ nonostante gli insegna.menti di certi maestri positivisti - ha nelle midolla cerebro di idee, dimostrerebbe in definitiva la incapacità di quel popolo e di quello Stato che lo facessero a bilanciare in ogni istante le esigenze equilibra.te ed umane del bruto e dell'angelo; in sostanza la loro impreparazione alla vittoria. Eocool perciò a plaudire dalle caserme dove, nella. eleganza surreale del grigioverde, maturiamo la nostra creta di uomini In macigno di comba.ttenit, ad ogni fermento, a.d ogni impresa, ad ogni volontà che dimostrino un trasmettersi della fla.ccola ideale ed uno stimolo al perpetuo divenire della interiore vita delle fantasie e degll spiriti. Ma, polchè permang-ono residui strati di gelosia ammantati di dlff\• denza per ciò che è esplicita.mente cultura, per quella che è sostanza di vita avverata da forme ideali, è indispensabile dimostrare che l'azione per la cultura non è dlsta.cca.ta o fuod fase con gli avvenimenti del!' ora. Non predichiamo un assoggettamento, al badi, un ancoramento al tempo di ciò che al tempo non potrà mal eHere condizionato perché rivelazione _di ogni epoca e dominatore di ogni spa.zlo. Ma noi richiamiamo gli uomini della. cultura e delle arti al loro fondamento umano, al loro tessuto connettivo etico e pretendiamo che la loro morale - legata nelle sue manifestazioni al tempo e alla storia - sta. assoggettata al categorici Imperativi che impegnano Il. pop.olo; pretendiamo che, in virtù di speciosi motivi blzantineschl, non vengano sottratte l'Ila lotta le energie migliori. Resta pertanto pacifico - a scanso di equivoci nell'uso delle parole - ohe per noi l' intelligenza implica Il concetto e la funzione di ''critica,,• ma ne resta esclusa la erosione; è sinonimo di individuo ma è negazione di lndlvlduaìlsmo gretto. Libertà di vena, quindi, di lsplrazlone, ma impegno sul tono e sul costume. Data questa nostra posizione, nessuno si stupirà se comprendiamo la politica dell' intelligenza nel quadro della politica di guerra. Alla ribalta, sullo schermo, attraverso le onde dell'etere, si deve creare non l' espediente di una distrazione -per un popolo tmmeuo nelle asprezze della guerra, ma si debbono fucinare ali per quello spirito collettivo che dal dramma del momento ha ragione di attendersi le vette di una spirituale catarsi. Sarebbe quindi ingenuo volerci fare colpa di qualche fra11e accesa o di posizioni d' estrema destra, quando di queste parole e di queste posizioni noi sapremo dare lnequlvooablll le ragioni in nome di un integralismo che per noi non è solo abito di gioventù, ma scheletro del nostro carattere e motivo di certezza nella persistente glovanllltà del nostro spirito; integralismo di artisti, dl appanlonati della politica e dl soldati. ARIIIANDO ll,t V..fQLIOLI 1

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