do se n'escc, tutt.i sgraffiati e bolsi, con un leprotto in tasca, che boccate d'aria si fanno! Andiamo, sparate un colpo. lL CACCJA1'0RE:Per far che? CIRILLO P1NFt::R1:Voglio sentire la voce della vostra arma. l L CACCIATORE: Oh, ha una voce forte assai. CIRILLO PINFERI: Ci sta bene, un gran botto, e l'odor della polvere. (L CACCIATORE: E poi verrete? C1R1u.. o PtNFERI (ridendo): Si vedrà. IL CACCIATORET: orneremo col sole alto. CrRrLLO PrNFERr: Sparate! Fuoco! LA VOCE01 GALLO REaucuo: Ohè! Atten1i alla mia persona! Jr. CACCIATORET: oh! Lo zoppo! C1RILLOP1NFER1: O donde, esci, Gallo Rebuglio? GALLO REBUGLIO (entrando): Da un fossato. C1RILLO P1NFER1: Che maniera è questa di rispondere? GALLO REnucuo: Dico davvero. l·L CACCIATORE:E che ci facevL dentro il fossato? GALLOREBUCLJO: Ci ho passata la noue. CIRILLO PrNFERI (ridendo): Dentro il fossato? GALLOREnucuo: Dentro il fossato. già. C1R1uo P1NFER1 (sorridendo ma con disgusto): Stai disc.osto, che sei lordo e brullo. GALLOREnucuo: Te lo credo. r fossati son fatti apposta per accogliere i rifiuti; e poi un gattone randagio mi ha <l'ormito sul .pello. CrRrLLO!'INFERI (ride7tdo): A te? GALLOREeucuo: Una volta, mi son guarda• to attorno; e in tuu.o quel buio, ho visto un paio d'occhi di fuoco che mi fissavano ziui zitti. IL CACCIATORET: u hai sognato. GALLO REnucuo: No davvero. Perchè più tardi ho sentito un gran soffiare e squittire; e il gattone si è mangiato un topo dei campi tra i miei piedi. CIRILLO PINFERI (con clisguslo): Codeste son brutte storie di ubbriaco, e tienlc per te. GALLO REnucuo: Non sono storie. Dentro quel fosso mi hai visto scomparire coi tuoi occhi. CIRILLOPINFERI: ]o? GALLO REBUGLI0: Caspita! Breve silenzio. IL CACCIATORE:Dovete aver bevuto bene davvero. CALLO REnucuo: Oh, sì; bene d~vvero. t stata una sera da principi, e ancora sento in gola il sapore del vino che ho bevuto. CIRILLO P1NFERJ (aggrondato. tirandosi i baffi): lo ti ho lasciato all'Orso. GAtLO REnucuo: Dall'Orso siamo usciti assieme. C1RtLLO PINFERI (sorridendo, con un po' d'im.paccio): E dove siamo andati? GALLO REBUCLI0: Tu davanti, che parevi un fantasma, ed io dietro alla meglio, ci siamo messi su per una strada buia. CIRILLO PINFERI: Su per quella si rada non 26 Fondazione Ruffilli - Forlì ,·era che un grosso cane nero, che mi seguiva passo passo. Pareva uscito dall'inferno. GALLO R.Ettucuo: Il cane nero io non l'ho visto; ma io c'ero. E c'era anche una vecchia tutta scarmigliata, che ci correva dietro piangendo. CIRILLO l'INFERI: Già. La sentivo gridare da un cascinale. GALLO REnucuo: Quelle erano le grida di una moglie batltlla dal marito; e ci siamo passati più tardi. CIRILLO P1NFER1: Quando? GALLO REuucuo: Poco prima che la gamba zoppa mi tirasse nel fosso. CIRILLO P1NFER1: E io, che facevo? GALLOREBUGLI0: Tu parlavi forte. CIRILLO PtNFE.Rt: Con te? CALLO REnucuo: Anche con me. Ma ti ho sentito parlare quando già ero in fondo al fosso. CIRILLO P1NFt.:R1: E io, dove ero allora? GALLO REeucuo: Tu sventolavi la giubba che t'eri tolta e t'eri messo per i campi. C1RIL.I.O PJNFERI: Solo? GALLO REBucuo: Mi pare. La vecchia scarmigliata già l'avevo cacciata da un po' col bastone, perchè voleva mettermi le mani addosso. IL CACCIATORE (ridendo): A te? GALLO REBUCLIO: A me, sicuro! CIRILLO PrNFERI (iroso): Non ridete! E poi, che hai fatto? GALLO REBucuo: Oh, io sono rimasto a disposizione di tutti i vagabondi. CIRILLO P1NFERI: E di mc, che è stato? i:. mtrato il padrone del campo. IL i'ADRONEDEL CAMPO: Voi vi siete gettato souo questo capanno, dove io vi ho trovato. Cr••LLO PINFERI (ostile): Voi? [L PADRONE0EL CAMPO: Sissignore. C1R1LLOP1NFER1: Bene. Breve silenzio. C1RILLO PINFERI: E che cosa facevo, quando mi avete trovato? IL i'ADRONEDEL CAMPO: Dormivate. C1R1Lw P1NFt.:R1: Ah, bene. C'era altri, li attorno? h. PADRONEDEL CAMPO: No. Eravate solo, come solo al mondo. CrRrLLO PINFERI: Ah, bene. IL PADRONE DEL CAMPO: Ma più tardi vennero dal paese. CIRILLO PINFERI: A cercarmi? Il.. PADRONEDEL CAMPO: Forse ho fatto male, 1na io ho agito per il meglio, e li ho chiamati, vedendovi in quello stato. C1R1LLOP1NFERI: In quale stato? IL PADRONEDEL CAMPO (sorridendo impacciato): Così. .. lutto nudo. CrR1LLOP1NFERI: lo? IL CACCIATOReE GALLO REBUGLIO ridono. IL PADRONEDEL CAMPO:Sissignore. CIRILLO P1NFER1 (guardandosi attorno con un sorriso impacciato): Nudo come il padre Adamo? · IL PADRONEDEL CAMPO: Eh, davvero. CIRILLO PINFERI: Questa mi piace, perchè è nuova. IL CACCIATOREp: jace a tutti. CIRILLO PINFERI (collerico): Finiamola di ri. dere. Pa.u.s,,. CIRILLO P1NFER1: Ditemi che cosa è seguito. IL PADRONEDEL CAMPO: 't seguito che sono giunti, chi con scale, chi con corde, e tutti con lampade perchè era buio pesto. CIRILLO PtNFERI: Dunque, qui era tutto illuminato. lL PADRONEDEL CA~IPO: Sissignore, per polerci vedere. CIRILLO PINFERI: E io ero sempre là sotto, nudo? IL PADRONE DEL CAMl'O: Sissignore. Allora, ci disponemmo a caricarvi su quella scala per portarvi via. C1R1LLO PINFERI: E nessuno m·aveva coperto? JL PADRONEDEL CAMPO: Nossignore. Non ancora, perchè s'era in opera per tirarvi fuori. CIRILLO P1NFER1: E quelli, erano uomini come mè, o giovanotti? II.. PADRONEDEL CAMPO: Tutti giovanotti, tutti forti. C1Rru..o PrNFERr (ferito, mordendosi irosamente i baffi): Qui finisce male. Pausa. CIRILLO P1NFER1: Adesso ditemi come è che non mi hanno portato via in processione. IL PADRONEDEL CAMPO: Perchè, mentre s'era tuui al lavoro, e chi teneva le lampade, e chi martellava la scala, e altri già stavano per sollevarlo, giunse vostro figlio Bosco. CrRILLO P1NFER1 (l'occhio sfavilla11te): Bosco! IL PADRONEDF.L CAMPO: Allora si azzuffaro• no; pe.rchè vostro figlio aveva gettato a terra una lanterna e volarono i pugni. C1R1t1..o PINFERt Uremente): Avanti. h. PADRONEDEL CAl\fPO: Poi si divisero che parevano cani attorno all'osso. C1R1.LLOP1NFERI: E io, ero sempre là in mezzo tutto nudo? IL PADRONEDELCAMPO: No, perchè VOSlrOfi. glio vi aveva ricoperto. CtRILtO PINFERI: Ah! Pausa. (L PADRONDEEL CAMPO: Poi vostro figlio cacciò via tutti, e qui ritornò tutto buio e tranquillo. Lunga pausa. CIRILLO P1NFERI (si soffia rumorosamente il naso). IL CACCJATOREQ: uante altre volte, in vita vostra, altri vi avrà visto nudo! CrRILLO PrNFERr: Già. Mi capitò da soldato; e poi quando mi bagnavo nel fiume, d'estate. IL CACCIATORE: E dunque? CIRILLO PINFERI: Ma allora ero sveglio, e ritto in piedi. E poi ... Pausa. CIRILLO PINFERI ( tirandosi disperatamente i baffi): E poi allora ero giovane; men1rc adesso ... Pausa. CIRILLO PtNFERI (improvvisame11te tstroso): Non importa niente. (al cacciatore): Ave-
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