Il Socialismo - Anno III - n. 21 - 25 dicembre 1904
IL SOCIALISMO l>rare intinte di egoismo partigiano. Guardate, nel 1898, la striscia di fuoco e di sollevazione popolare, prodotta per la fame, dalle Puglie arriva fino a Milano, dove assume carattere politico per la diversità di ambiente, ma quella striscia di fuoco che va da Bari a Milano, salta le provincie di Reggio Emilia e Mantova dove la organizzazione e l'educazione socialista sono al massimo giada. Guardate, quando l'onorevole Saracco qui, dopo il regicidio di .Mon1.,a,parlava degli attentati politici che si erano:verìficati nel secolo decimonono contro re, im– peratori, presidenti di repubblica, capi di Governo, noi potemmo rispondere all'onorevole Saracco che i fatti dolorosi erano veri, ma era pur vero che nessuno di quegli attentati è stato mai compiuto da un individuo ascritto al partito socialista (/lllormorio • Co11111u11ti). Una voce a sinistra: Sono i monarchici! (Si ride). FERRL Tutti i partiti, dal cattolico al legittimista ... (J11terrm:io111). Questa è la storia: citino un nome! Tutti i partiti. dal cattolico al legittimista, dal liberale al re• pubblicano, all'anarchico (gli anarchici in maggior nu mero negli ultimi anni, e sono anch'essi una manife– stazione della miseria morale del nostro paese) hanno dato un contributo a questi attentati politici, mentre la storia non ricorda il nome di un solo che fosse ascritto al partito socialista ( Commenti). MONTI-GUARNIERT. li controllo ci manca. FERRI. Fuori i nomi, citino un nome! La Camera non si chiude stasera. C'è sempre tempo di venire a citare il socialista che abbia compiuto l'attentato. E la ragione cli questo fatto è che il partito socialista ha messo nella coscienza dei lavoratori la convinzione che non è la violenza contro le persone o le cose che può modificare i rapporti fra capitale e lavoro (Interru:Jio11i a destra e al antro). MO, TI-GUARNIERI. L'ordine del giorno della Camera del lavoro di Milano? FERRI. Non parla di violenza. ~IONTI-GUARNIERI. E' una cosa innocua! PRESIDEt TE. Non interrompano. Risponderanno dopo. Chiedano la parola. FERRI. Io posso ricordare al collega che il partito socialista ha avuto le sue assise nazionali al Congresso di Bologna nell'aprile scorso, dove si sono dibattute le diverse tendenze che sono nel partito socialista (come sono in altri partiti, come saranno 1 onorevole Giolitti, anche nella sua maggioranza fra poco) (Si ,ide), ed ab– biamo discusso cli queste diverse tendenze. "'fa. l'ordine del giorno che ha avuto la maggioranza fu quello che affermava l'opposizione al Governo, nella quale oggi il gruppo parlamentare socialista, sotto la pressione delle cose, è unanime e concorde. Oltre questo, l'ordine del giorno approvato dalla maggioranza del Congresso di Bologna, affermava la conquista graduale delle riforme per la elevazione delle condizioni di esistenza del pro– letariato ed escludeva l'uso della violenza ( Commeuh). Questi sono fatti che il partito socialista può regi– strare storicamente, t: che non sono venuti dopo lo scio– pero generale per creare a noi un alibi morale di irre• sponsabilità politica o legale. La verità è che l'azione del partito socialista, interprete e rappresentante di questo moto storico cli elevazione delle classi lavoratrici, è stata una determinante dello sciopero generale. ma non la sola. Vi è stata l'adone del Governo che vi ha contribuito in modo piìt decisivo. Le colpe del governo. E l'azione del Governo ha contribuito a quella ma" nifestazione per due ragioni fondamentali: prima, le mancate riforme economiche, tributarie e amministra– tive; seconda, la passività del Governo stesso di fronte al ripetersi di quei conflitti sanguinosi tra la truppa e i lavoratori, che però io son lungi dall'attribuire alla sola ed unica responsabilità personale del ministro del l'interno, sia il ministro Giolitti od altro che si trovi al Governo. Perchè, come dicevo poc'anzi, il fatto che quei conllitti si sono verificati nelle provincie meridio• nali cl'Italia, indica che là vi devono essere delle con– dizioni che cooperano alla manifestazione dolorosa di quei conflitti al di là e al di sopra dell'azione imprc vidente del Governo, che non ha richiamato i suoi fon zionari al rispetto della legge. Anzitutto basterebbe leg– gere le leggi attuali, come sono, per l'uso del fuoco quando la truppa è chiamata in servizio di pubblica ~i– curezza, per vedere come tutti quei conflitti sieno stati una flagrante violazione della legge vigente. Ma al di là di questo e de!Pazione ciel partito socialista vi son< le condizioni economiche dell'Italia meridionale. Ma perchè quando i lavoratori della terra, soprat tutto nell'Italia ff1eridionale, domandano un rialzo di salari la contesa frn capitale e lavoro, che rimane mgi nata nella forma civile delle trattative nell'Italia cen– trale e settentriouale soprattutto, deve straripare nel l'eccidio fratricida nelle provincie meridionali? Ci deve essere un pcrchè, e il perchè è la condizione econo mica delle classi intermedie di produzione industriale ed agricola nell' ltalia meridionale. Perchè I'[talia set– tentrionale ha uno sviluppo cl 1 industrie, cli commerci. di agricoltura, per cui la sicurezza del guadagno per sè e per la propria famiglia dà all'industriale uno stato d'animo più sereno e più tranquillo, perchè economica mente più sicuro di fronte alle richieste dei lavoratori organizzati, i quali hanno pure il diritto di migliorare le proprie condizioni. E badate, che questo proletariato continuerebbe per la sua strada anche se noi socialisti o i migliori degli organizzatori fuori di qui del partito socialista per un giorno si fermassero nell'opera loro e dicessero ai lavo– ratori: continuate per la vostra strada, noi non vi pos– siamo seguire. Se noi facessimo questo, Il moto del pro– letariato continuerebbe lo stesso e solo strariperebbe forse nella violenta, nella ribellione anarchica invece di essere rattenuto nelle dighe della educatione socialista. poichè il partito socialista è essenzialmente rivolu– zionario nei suoi fini, ma non è anarchico ne' suoi metodi ... MONTI-GUARNIERI. Non si chiama anarchico quando è rivoluzionario ? FERRL Può il collega Monti.Guarnieri dirci rivo– luzionari nel senso che siamo contrari al riformismo pur volendo le riforme graduali per opera della legge:
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