Il Socialismo - Anno III - n. 20 - 20 novembre 1904

IL SOCIALISMO l'intervento dell'attività umana importa una serie di arlrrttn111e11ti coscienli, prefissi, deliberati. Questa - secondo me - è la significazione sociolo– gica della legge di adattamento. Ma per intenderci me– glio mettiamoci sul terreno della mia polemica con I .uigi Fabbri. 11 Fabbri si lamentava che io rivoluzionario soste– n.:.!vo la necessità per. il proletariato di andare in Par– lamento, con adattamento alle istituzioni presenti; e diceva che questo adattamento porta con sè l'immobi– lit:\, la stasi sociale. Vediamo un poco perchè e i11 che .il'IIS() io rivoluzionario sostengo la necessità di conqui– st:irc i pubblici poteri, e perchè credo che questo adat– tamento invece di produrre regresso porta invece un 1 ,rogresso. La teoria sociologica di Carlo i\'Iarx stabilisce che o~ni classe sociale per conservare il suo privilegio eco– nomico si difende con il potere giuridico e politico che a quel privilegio è correlativo e congruo. Cosl il Parla– mento è l'istituto politico storicamente necessario alla borghesia per il suo dominio di classe: e dovunque èsistc sviluppata una borghesia ivi esiste il regi111epar– /a111,·11/art'. Nel seno della società borghese si sviluppa e :icquista capacità o i111/mlsivil,ì un'altra classe sociale il proletariato, che si serve <li un istituto speciale - il çi,11/amlo operaio • per affermare i suoi diritti. L'ambiente politico predominante o meglio il cli111a .ilorico attuale è quello parla1nentare; i sindacati ope– rai sono invece delle formazioni storiche recenti: ora questi giovani organismi proletari in via di accresci– mento come tutti gli altri organismi si devono o no ,1rlat/an• alle condizioni-ambiente? cioè devono fare anch'essi della polilirn pnrla1111'11/nrel e in che modo? è lino a qual punto? ( 1). .\ tutte queste questioni ho risposto ampiamente ·mli'// 11nnguanlia. I .e nssociar.ioni operaie mirano a capovolgere l'eco– nomia borghese basata sullo sfruttamento per arrivare ad uno st:1to sociale basato sulla legge del fnt,(JrO per /111/i(rolldlii. 1 is1110), e per conseguire questo /Ìlll' si ser– vono del me:;:-;o della /o/In t!i e/asse, che non ha una c-;plicar.ione esclusivamente economica, ma che si ri– solve in una pluralità cli mezzi cli lotta economica e politica nei Parlamenti, in tutti i pubblici poteri, sulla st:11npa, e in tutti gli organi della vita civile contem– por:rnca: e <lata l'attuale società borghese. la cui co– sLituzione politica è fond:ll:t sul r,•gime rnppn-senlnlivo, è 111·assità per arrivare alla conquista proletaria <lei po– tere economico e< servirsi <lei poteri pubblici che b so• ciel:\ contemporanea ha assicurato ai popoli liberi » ( l'erri, S1Jtia/i:s1110 e Sdeu::m j1osili11n). ~la perthè il proletariato deve andare in Parb– mcn10? Per due ragioni essenziali: n) di dift'sn delle nuove forze soci;ili: b) di nllnao e cli ro11111isla. Pcrchè. dite il Sorci nel suo A1 1 1'11irsodnlisle dt•s S/JJ1t!irals. il sinda- (1) I ~O("i:1li-.ti ri\•olmdon:1ri :1mnwtte11<10l:1 C'Onqui~ta di-i puh• hliri J'Olt'ri d1i:1m:mo polili<':l prolctnrin •\~l(dlh~, l:i 1)f')!itiC':1 p:1r• l:um..ntarc. cato operaio • in cui è il socialismo in miniatura• deve avere sì uno sviluppo au/01101110, ma deve chiedere ai pubblici poteri i mezzi della trasformazione sociale, fa. cencio passare agli organismi proletari in via di forma– r.ione le attribuzioni giuridiche politiche intellettuali e morali, che oggi sono dello Stato (borghese), accrescendo la forza economica, psicologica e politica della classe operaia, decentrando e frazionando l'autorit:\ dello Stato per distribuirla alle organir.zazioni operaie ( 1 ). Questi sono i risultati progressivi dell'adntlame11!{) non irriflesso, ma meditato, prefisso, consciente alle isti– tur.ioni presenti, cui il proletariato non si deve adat– tare ciecamente, completamen/e (come mi fa dire il 1-'ab– Lri), ma di cui deve assorbire la forza a proprio van– taggio, e questo anche per una legge superiore della e1.•oluzio11e così enunciata da Roberto Ardigò: e(In ogni formazione-superiore persistono come fon– damento le proprietà della formazione precerlentc infe– riore, alla quale se 1/l' aggiunge una o più nuove che costituiscono la fonnar.ione pitt elevata. Dunque non immobilismo, ma trasformismo evolu– tivo secondo le leggi del divenire sociale, primissima quella dell'adattamento delle condizioni interne a quelle esterne. L'immobilismo si avrebbe qualora le condizioni esterne permanessero sempre identiche; ma il fatto è che esse si modificano evolvendo incessantemente nel mondo fisico come in quello umano, comportando una serie successiva cii adattamenti e di nuove formazioni naturali, ed è questo ritmo eterno la /eg,l(t' della vita cosmica nel tempo e nello spazio. Nella vita sociale sono le condizioni economiche che si trasformano incessantemente. e che determinano la produzione di sempre nuove forme giuridiche e poliuchc ad esse nt!ntle. E fa male il Fabbri e prende un grosso granciporro storico-economico quando dice che in Russi:t i rivoluzionari, segL•enclo i principii del Panunzio - de– vono adattarsi fatalmente all'autocra.tismo cr.aresco. No. caro Fabbri. In Russia la struttura economica della so-. cietà non è pili quella di parecchi secoli fa cui bene si adallnva l'assolutismo ·monarchico; in Russia si è svi– luppata in questi ultimi tempi la forma di produr.ione borghese, e a questa per necessità storica. deve corri– spondere una ndalln soprastruttura politica: il rfgù11,· par!amenlnre. Ed è per l'instaurazione <li questo nuovo regime politico sopra il nuovo fondamento economico elaboratosi per lenta evoluzione che attualmente le classi borghesi e proletarie si accomunano nella lotta civile per la conquista. di un diritto storico comune a tutti i po1loli liberi. In Russia c'C!profonda rivolur.ionc, perchè le condizioni esterne dell'ambiente economico si sono trasformate e a queste devono adnllnrsi non più le vec– chie e antiquate forme jf111lnli, ma le nuove forme po– litiche roslil11zio11ali. L'adattamento sì, ma al nuovo stato di cose, non al vecchio: adattamenlo che porta un pro• gresso sostanr.iale e non un regresso, allo istesso modo (1) 11 Fahbri c·hiama il ~orci 1111{( legalitario II mentre t,. i-hi:1- mnto d:i un fori(• ~·r,nomi<;t:1 <" vnlcnte -.odologo. Vilfr.-<lo P:1rNo. un 011archi.-,, per li- conC'.'lusioni estreme cui ~pinr:-e il socialismo.

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