Il Socialismo - Anno III - n. 17 - 25 ottobre 1904

268 IL SOCIALISMO La spiegazione di ciò sla nel fatto che il • nemico inlerno • di ogni gente onesta in Russia, Plewhe. fu. pii.t d'ogni :tltra cosa, l':tv• \'Crsario pih pericoloso della Russia • liberale •· li proletariato ha ben saputo dimostrare che il terrore bianco 11011 lo -.paventn : co-.\ non fu <lei mO\'imento liberale, ed il sistema •li l'l<'hW(' era riuscito ad introdurvi i germi della demoralizzazione. ~b. non ,olo I:\ soppressione di Plchwe non promette al prolctaria10 l'aholizionc di tutto il regime. essa non lascia nemmeno intravve• d,·re la ,;peram:n di un cambiamento nelle condizioni della sua lolla : per i liberuli, invece. es'j:n può port:ue un rillcvi:uncnto alle loro f)rr,:,niuazionf. Noi per ciò non crcdfruno di sbagliare dicendo che per essi, prirn:l di tuuo, h:-inno lavorato gli intrepidi rivoluzionari. E' hen certo che- il prolct:'lri:lto non può fare a meno di prov:'lr un sentimento di <;oddi,.f:u::ione davanti alla notizia che l'uomo re– "J'lO!l'iahilc del ,angue di tante migliaia di proletari e delle torture fi<;icht· C' morali di t.'lnti lottatori per la libertà, è st:1to ucciso dalla homhn di un rh· olu:r.io nnrio. Però tale sentimento di soddisfa:r.ione morale è ben lonl:rno dalla • snnzionc politica• dell'atto terroristico. Dall'esperi1•n,ia storica risultn che la tenden:r.a obbiettiva della lott:l tcrrori!'ltic:\ in Russb consiste nello spingere l': uuocra:r.ia fra le braccia tl<'i lil>emli. Es'ia non vale che per quelli che hanno rinunciato a una. rivo– luzione po1>0larc: ma noi, di cui ìl còmpito sta appunto ncll':,hlxtt• tnf' l'autOC'razia per mezzo di un mo\·imento popolare. noi dobbi:11110 rhiarire · :il prolNariato che dietro lo scoppio rivoluzionario dcllf' homhc <;t:rnnoorg:111izz:1ndosile forze del libc~lismo bOrJZhese ru,so, il qual,• -.i prepara a ))render le reclini del governo, a fianco della mon:1rd1ia f' delt:i hurO"razia e in alleanza con cssC'. Twv:-indo,;i b organizzazione dei movimento rivoluzion:trio inli• nit:1mrntr indiNro, riguardo al processo di dissoluzione che ;;;1:1 s,•i• lupp:rndo,;i nello zaric;mo, gli attf'nt:-iti terroristici, simpatici per cau,a it,~i loro motivi, si pr<'"t·nta11O:1 noi per lo meno come uno sciuplo di 1·1wrgie preziose. \"cr,;o le m:1,.se ! • CC<'O il motto del nostro movimento. Verso li' m:1s-;r•per condurle ,1.(1 una. lotta politica attiva, sotto un,1. han• 1lkra propria, indipcnclcnte. Una agit:1zion<"conC<'ntrat:t intorno :,Ifa 'lue,;tionc della h:mc:i– rotta fkll'autocrazia, la qu:1!e banc:irotta \'iene rapidanwntc ,v<'l:1t:1 d:-ill:t gurrra; la org:rni1.1.a1.ioncdcllt> m:t<;sc prolet:ui(' in dimostra– . ;doni di proteste ri\·oluzionnric <;opr:1 nn:1 'ic:1.lasempre pii1 l:ug:1. Vc-r..,o \,• 11\:tSSt'! Stefano Balmascioff. IY.l.tm artit"olo puhhlit"ato sull:, rivista socialist:1 russa Viest11il: r11.nkt1jrew/11=ii (~l~c;agno dcll:1 ri,·01111.ioncrussa) e dediC!'ltO :ill:1 nwmori:t di Stefano llahna'icioff. uc-ci-.ore del ministro Sipbghin, t0lgo quakhe cenno biografico e la n:urazione degli ultimi momenti di"ll·croh.-o giovane. I suoi genitori furono esilinti politici cd egli nacque in una pie• cola cin:\ della Ru,nia c;ettentrionale il giorno stesso del snppli:do di :-ioha Pero,•<ikaja e de' 'iUOicomp.1gni. l>alb nnscita Stefano fu bollato come sov,,ersi,•o, poichè il prete tla cui egli fu b:ttte,:zato (1). lo :1vc,,:1registmto come • figlio di un clc-linquentc politico •. Verw il tempo in cui egli raggiun<;e l'età di quattro :-inni, i ,;noi genitori ebbero il permesso cli tornnre nelt.1 loro citt:\ 11:'\th•:t, S:'\ratov. :o;uopadre non tr:tlasciò nulla per inculcare nella sua mente, fin 11:i.llapiù tenera età, sentimenti di frntcllanza umana e di giustizia, ,. ~Il-fono ,crbò sempre J>Cr lui una stima profonda e un ct1ldo :tfft•tto. 1•:s,;cnlioegli figlio di sovversivi, si ebbero dn supcrnr molte 1liflìC'olt:\per farlo ammetlere al ginnasio. Come alunno ginnasi~lc egli cominciò :t far prop.1ganda fra. i romp:1gni dcllt" idt"e di egu:tglianz:t, di fr:11ellanz:1e di liberti\, e fon lb una. rivi,.ta clw dove,·a essere letterari:1, c;cientifica, politica e– artistira. Al liCt"O -.i ,corgrv:1. gi:\ in lui una tenden:u. nettamente politic:t, f' perciò egli fn mal \•ic;to dai ,;npcriori, malgrado i suoi progrcsc;i n1•llo studio. Essendo entrato all'Univer5ità cli h:.ict(, si mi~c a ~volgere una agirnzionc energica per trascinare il movimento accademico sopra un terreno politico e per unirlo al movimento degli oper:ti. :\d circoli degli studenti av:tnzati egli fu amato da tutti, e l:i sua J>re<ienia ,;i riteneva ncce.<;s:triaquando si tmtt:t\'a di qu:ilc-h,· questione ,;eria. Il segreto del fascino da lui e'iCrcitato non s1av:1 n('ll'cl0<1uema o nelle <;uc conoscenze teoriche (per l:t sua et:\ egli posscde,•a molta erudizione riguardo :1lle 'lUCStioni sociali) m:1 n<'ll:1 sue gr:tnde sincerit:\ e nell'accordo assoluto tra le sue paro](' r le sue azioni. Si capisce che egli fini coll'essere arrestato, ma a.nelle nd car– cere Balmascioff trovò il mezzo di far della prop,1.g:inda cli socl:i:• lismo scirnlifico tra gli operai carcerati che incontra.va nel cortile all'ora del pac;scggio, e di organizz:tre, mnlgrado tulle le diflìt"olt:'I, l:1 redazione di un periodico manoscritto per gli operai ste'isi. Dopo qualche mese di c:1rcer:11.ione, egli fu mandato: al p:1ri di tanti :tltri studenti. a fare il scn•izio militare come sold:1to in 1111 reggimento. Bahnascioff fo presentato :11 comandante come • figlio di 1111 delinquente politico e come agitatore pericolosissimo •, il quale cfo. vcs,e essrre strettamente sorvegliato. • .\vendo la sua salute sofferto tl:-il regime carecrario. il rom:tn• d:rnte, uomo bon:irio e pauroso., non mancò di :tpprofitt:trn<' pro– caeçiandogli un congedo per curarsi, levandosi nell' i.. t<''i"O t<'rnpo il 1)Cn~i('rodi tale sorveglianza. Allora llalmascioff va per qu:tlche me'ie in Crhnen., in comp:1.gnin di un sorvegliante soldato. In questo tempo il la\'Oro della propaganda socialis1a in Crim(':t ,i C"ffctlu:tva per mezzo di piccoli gruppi divi-.i, (' Balm:tscioffsi mis,· a lavor:ir<' nllivamcnte in mezzo ad essi, adoperando~i p;·r t·ontrlhulrt' :illa loro unione. Dopo l'uccisione del mini'itro lhgolicpoff il govf'rno ert'deue di dovC'r c:unhiarc lattk:i. (!; gli studenti c~pul"i furono rianunr,.,.i alln Uni\'f'f'lìt:'1, Balm:1scioff ritornò :1 Kieff. Anche prima In c:rnsa degli ~tudenti non prf'sentava per lui C'hl." un interesse secondario come p:1r1c ausiliari:t d rl movinu~n10 proletario: m:, orm:ti egli aspira\'a a df'dicnre tuttr le ~ut" forte alla propagnnda fra gh opc.r:ti. l!:gti si J)rcsentava acl cs<;i vt·<ilito eia opcrnio. e sapeva farsi comprendere ed :im:1rc qu:into d:1isuoi com• p:1gni studenti. In qurll'C'poca la fr:1.1.ioncdei SOC'ialisti-ti\'olnzionari a\'e\·a ri«r luto di ricorrer(' in ('('rii (':t<ti:, dc-gli :-iui terroristic-i. In mc-zzoad 1•-.<il ,i crn form:llo un gruppo il qua.le s·ine3riCa\'3 di prf'ndcr<' l'lnizi:tti\'.1 cli t:tlr t:111ica. La prima scntcnz:1 ili morte r,ronunzia•a d:tlla llt>– jm~j,ì Or,~1m"srusij,ì torganizz:-izion<' combattiva) fu rx•r il mini,;tro :-ìipiaghin. I.a <iua esecuzione venn~ rim:tncbt::i a un momento OJ>J>0r11111O fa.vorrvolc :illa organiuazionc di dimostrazioni pubblich<-. IÀ"\"N•lla dcll'<'<iccutore er:t. già fatt:'.l, quando l'blmascioff venne per offrir s,• 'itc,,o come • membro auh·o •. Il grup1>0 rimase fortemente impressionato della Jl('rsonalit:\ ,li quel giovane: s· intr.l\'vedcva in lui una fode incrollabile nella c:1us:1, della libert:\, una risoluzione irrevocabile di sagrificare ad èssa la -.u:i giovane vit:1. Egli sa1>e,•a che pote\':t rendersi molto utile seguil:lmlo a lavorare conH.: milite rivolu1.ionario, ma ritcnev,1 che, nel mo– mento :'lttullle, occorrev:t clcll:t gente pronta a dar se ste~sa tutto in una \'Olla per ottenere il m:tssimo risultato. Egli si rende.v a conto che ci voleva molta c:tp:tcilà, molta forz:t di car::i.ttere J>c.rvi,•N•· onec;tamentt· in quell'epoca terribile, ma ormai egli si <icntivn at• trauo da 11n·:1u:1idea: quella di morir colla cqscienta di aver dato il più che poteva 1>er la eaus:t comune. Egli vi aspirava. con pas– sione, ccl il timore che la sua. gioventil non lo avC'ssc fatto tcnt'rt' nella desiderata consi<lcr:uione lo lasciò iri uno stato di :1bh.1ttime-11to tutto il tempo che si prendevano informazioni sul conio suo. I .a notizia che la coron:t di m:trtire dovesse essere cNluta. que<ita ,·olta a lui lo riempi di gioia •. Discutendosi il piano dell'attentato, egli respin<;e ('n<'rgi<";nnt'nte una combinazione I:\ quale gli offrh·a qualche probabilità di pott'r mettersi in salvo, per In ragione che I:\ rius('ita dc.lrimpres.1 ne di– ,•ent:1,·a meno sicura. (i) In Russia il battesimo è obbligatorio per i bambini nati dai Fra le sue carte fu tro,•:ttO un piccolo racconto in manoscritto, genl1ori crlstlnni. intitohl.to: • La risoluzione di :-.;'icol:t•.

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