Il Socialismo - Anno III - n. 8 - 10 giugno 1904

IL SOCIALISMO Crimmitschau, che terminò nella seconda metà del mese di gennaio. Ma anche senza questa il numero de' <( serrati )> è cresciuto negli ultimi anni assai rapidamente, ciò che conferma una volta ancora il fatto che gl' imprenditori intendono di seguire la tattica di soffocare fin dal prin– cipio mediante serrate in massa tutte le aspirazioni dei _ lavoratori. Senza dubbio questa tattica obbliga gli operai organizzati a sacrifici materiali non piccoli e, pe' tem})i prossimi un'o de' còmpiti piì:1 importanti delle organiz– zazioni di resistenza dovrà essere, nel regolare finanzia– riamente le spese di resistenza, di tener in debito conto questo sviluppo della lotta economica. Ma anche agl'imprenditori questa tattica brutale e spietata costa de' sacrifici assai grandi, e ne costerà sempre di più a misura che le condizioni dell'industria diverranno più prospere; ed è necessario di dimostrar loro che la tattica delle <e serrate l> non è in grado di impedire l'ascensione de' salari, fino a tanto che non si persuadano che la via più ragionevole e migliore è quella di regolare tutte le questioni concernenti il la– voro pacificamente col mezzo di mutui accordi, trattati da organizzazione a organizzazione. Nella seguente tabe1la troviamo ordinati gli scioperi e le serrate secondo i vari gruppi di mestiere partecipanti· IH i., i GRUPPI DI MESTIERI o t ~r]j z-: o. ~:e:. " Giardinaggio. a 1,328 Miniere a I 2 2,005 Pietre e terre a 74 3,190 Id. b 9 711 Lavorazione de' metalli. a 150 11,099 Id. b 5 7,369 Macchine e strumenti a 75 4,866 Id. b 8 8,009 Industria chimica a 14 449 Industria tessile a 62 6,881 Id. b 3 136 Industria della carta . a 16 445 Industria ciel cuoio a 35 1,058 Industria del .1egno a 195 6,168 Id. b 9 r,916 Industria degli alimenti. a 35 1,291 Id. b 55 Industria degli abiti a 75 4,3°9 Id. b 6 5,5 13 Industria edile . a 520 35,49 1 Id. b 28 11,564 Industrie grafiche . a 22 1,168 Industria artistica . a 7 168 Commercio a 39 3,003 Trasporti. a 28 2,628 Alberghi, ccc.. a 16 Industrie varie . a 40 Totale al 13741 85,603 b 70 35,273 Quanto all'esito la Statistica ci dice che 300 scioperi finirono con un successo completo, 444 con un successo parziale e 630 con una sconfitta. Delle serrate poi 36 ebbero un esito favorevole ai padroni,- 15 parzialmente favorevole e 19 sfavorevole, sempre ai padroni, bene inteso. Dati sulla cooperazione in Italia. Le cooperative italiane divise secondo lo scopo. CATEGORIE Cooperative di consumo • Cantine sociali cdìstillcrie. Latterie sociali . Forni e panifici coopera– tivi. Cooperative produzioni e lavoro agricolo. Cooperative di lavoro e pubblici servizi . Cooperative di lavoro in– dustriale . Cooperative costruzione abitazioni economiche. Banche cooperative e cas– se rurali . Cooperative di assicura– zioni Consorzi e sindacati a– grari Cooperative scolastiche ì'-UMERO dei soci 181,594 2,958 4,941 PJ\TRIMONIO sociale n,298,570.15 162,486.58 1,738,352.26 IMPORTO annuo degli affari 58,930,570.02 7,470,448.64 2,395,91:5.03 10,756,uS.55 26,642 1,373,358.01 16,196,788.37 2,002 17,032.50 85,8o6.69 Infanziaabbandonata. In Prussia esiste un legge Per la tutela e t educazione tlelt infanzia la cui attuazione çosta al governo dagli 8 ai 12 milioni di marchi all'anno. Un minorenne che non abbia compiuto i 18 anni, può essere posto sotto la (e tutela e educazione dello Stato » (Fiirsorgeerziehung): 1. Quando, per abuso eia parte del padre del suo diritto di tutela sopra il fanciullo, sia messa in pericolo la salute fisica e morale di questo, o il fanciul1o sia tra~ scurato, o abbia tenuto condotta immorale e disorn?rante; 2. Quando il minorenne abbia commesso un'azione passibile di pena per la quale non è giudicialmente per– seguibile in riguardo alla sua giovane età; 3. Quando; all'infuori di questi -casi, per l'insuffi– cienza dell'azione educatrice dei genitori o degli alt;i educatori, o della scuola, si è resa necessaria la <e tutela e educaziorie dello Stato » a impedire la totale rovina del fanciullo. In Italia, secondo il Ferriani, sono più di 30,000 i fanciulli abbandonati e derelitti, e la cifra certo è infe– riore al vero; ora egli si domanda ed a ragione: fino a quando i piccoli martiri invocheranno inutilmente giu– stizia ed amore, quell'amore che dame pietose non lesi– nano agli animali, ai quali perfino il codice penale ga– rantisce una tutela coll'art. 49 r, che dice precisamente così: <e Chiunque incrudelisce verso animali o senza ne– cessità li maltratta ovvero li costringe a fatiche mani– festamente eccessive è punito coll'ammenda fino a L. 100 ».

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