Il Socialismo - Anno III - n. 6 - 10 maggio 1904

86 IL SOCIALISMO rimarrà memorabile per attestare I' • alta collura • dei tecnici emi– nenti della non sullodata amministrazione e dei degni loro collcghj del regio Ispettorato. L'impianto di trazione elettrica sulla linea Milano-Varese-Porto Ccrcsio, si riduce quindi ad una spacconata fatta senza riflessione, ~cnza criteri direttivi ben definiti e cosi per il solo gusto di fare del rumore e della rcclamc. Rcclame pagata però a troppo caro prezzo e non comp..'Ltibile colle infelici condizioni finanzi:uic in cui si trova la Mediterranea, che col suo volere lesinare su tutto e su tutti, anche fuor di propo– sito, e contrariamente ai suoi stessi interessi, ha prodotto la disorga– nizz:v:i0ne ~cncrale in tutti i sen'lzi, ha ridotto il mnterialc in con– dizioni deplorevoli, scontentando c demoralizzando tutto il personale sia basso che alto. Nè qui intendiamo risparmiare il regio Ispettorato, il quale ap– poggiando le proposte delle Società Adriatica e Mediterranea nella applicazione in quistione, si è reso solidale nei loro errori madornali impegnando il concorso dello Stato per molti milioni per la costru– zionè del materinlc mobile, il qi1ale, come giustamente ebbe a ri– levare alla Camera l'on. Bossi, per l'ingorda s1>eculazione delle Ditte costruttrici e per la m:mcanzn di un'adeguata e cosciènte sorveglianza da parte del regio Is'pettorato suddetto, per errori di progetto, ecc., risultò scadentissimo e poco atto ad un servizio intenso a grande velocità. E questo non sarà il peggiore dei mali, se si lascerà alta Me– ditcrranen il peso dei propri errori; ma c'è da temere che il governo riscatti l'impianto, 1>er incoscienza od altro poco import.'\, facendo pagare come al solito a Pantalone le funeste conseguenze degli er– rori altrui, Si tratta anche qui di una pillola di 7 od 8 milioni, cioè come quella che si sta manipolando nella farmacia dell'Adriatica e sulla qu:ile noi richi:uniamo l'atlenzione ed il massimo controllo dell'E· strema sinistra nffinchè non abbia nd essere deglutita di sorpresa. Naturnhnente, non mancheranno i tentntivi da parte degl'inte– ressnti di fare p:issare liscio liscio tutto il bagaglio suddetto, e a tale intento la ì\fodìterranea non mancherà di dare le più ampie cd esau– rienti dimostrazioni dei numerosi vantaggi - di là da venire aggiun– giamo noi - della trazione elettrica a terza rotaia; e cosi dicasi della ~ .. ~ lspetlorato ancorchè tale progetto fosse stato studiato cd eseguito collo scopo di utilizzare le cadute d'acqua fin dall'inizio del funzio– namento dell'impianto, poichè, come si è dimostrato nel precedente articolo, e come si verififa 1>er l'impianto della Rete Adriatica con centrale idroelettrica, anche in questi casi la trazione elettrica sulle fcrro\1ie è disastrosa P;Crle finanze delle Societ:\ esercenti. 1::r,oi qu :i.lc necessità di effettuare un esperimento cos\ grnndioso senza rendersi conto delle sue conseguenze? Se i gros 6011nets della ì\lediterranea erano al buio circa 1ali applicaziopi, non potevano inviare un proprio dipendente tecnico ad esaminare gl'impianti del genere da anni già in funzione, allo scopo di essere ben ragguagliati circa il costo degli impianti stessi, spese di esercizio, ecc.? Quantunque l'esercizio elettrico sulla Milano-G:illarate-Varese sia stato inaugurato fin dal 20 novembre 1901, la Mediterranen si è ben gunrdata dal dare comunicazione dei risultati economici, segno evidente che c'è del marcio in Danimarca! Il servizio ferroviario viaggiatori sulle linee tvlilnno-Varcse-Porto Ceresio prima dell'attivazione dei treni elettrici era condotto in modo deplorevole; pochi treni composti di materiale scadentissimo cd incomodo, piccola velocità e fermate lunghe a tulle le stazioni, tutte 'condizioni sfavorevolissime e che tenevano lontani i viaggiatori dalle linee :\lediterranee a beneficio della Nord. Era quindi giusto e nell'interesse, oltrcchè degli abitnnti di quella zon::i, :rnche della stessa Società ferroviaria che si provvedesse alla riorganizzazione del servizio apportandovi tutte quelle migliorie che lo S\1iluppo in– dustriale della regione richiedevano, come sarebbe gi11sto e deside– rabile che gli stessi provvedimenti fossero presi per molte altre linee - e seno forse la maggior:lnza - nelle quali il servizio ferroviario viene fatto con sistemi affatto primitivi. Ma domandiamo noi J>Cr effettuare un servi,do intenso ed a grande velocità, ed in sostanza per fare concorrenza alla Nord Mi– lano, era proprio necessario ricorrere alla trazione elettrica a terza rotaia e per di pih con una officina generatrice a vapore situata fuori delln linea ferroviaria alla distanza di 8 o 10 km? O non sa– r~bbe stato pih semplice e più economico per la Società esercente ed anche per il governo attuare lo stesso servizio intenso con loco- consorella Adriatica per il sistema a correnti trifasi.. non ancora motivc costruite espressamente per treni leggeri economici cd a pratico. Ma non sarà difficile, occupandosi un po' della quistione, sven– tare ogni piano e mandare all'aria tutti i tentativi suddetti. N'oì non discutiamo, nè mettiamo in dubbio la riuscita tecnica del sistema a terza rotaia: questa era già stata sanzionata per le molte applicazioni fatte assai prima che si iniziassero gli studi in Italia, nè c'era bisognp della parola ::tutorevole degli eminenti tecnici della :vlcditermnea J)Cr:wetnc la r:onferma; ma rilCviamo qui l'inopportunità per parte sua d'ingolfarsi in spese pazzescht:, le quali, qualunqut: sia l'atteggian~ento del governo, ridonderanno sempre n danno della So– cietà. Se poi il governo, come speriamo e come è da augurarsi, vorrà !:\sciare alla medesima tutta intera la rcsponsnbilità delle sue appli– cazioni elettriche, queste si tradurranno in un \!ero disastro finanziario del qu.-ilc chi. vivrà vedrà le consep:uenze a non lunga scadenza. A parte poi ogni nitra considerazione basterebbe il fatto di un impianto a vapore in località inaccessibile ai treni per la gcncra'zione dell'energia elettrica, 1>erfar cadere nel ridicolo presso ogni persona cli buon senso un progetto di tal natura. Pcrchè ammettiamo pure che l'impianto sia stato fatto colto scopo di l.llilizzare In caduta di acqua di Tornavcnto, ma allora qu.-ile fu la ragione che determinò l'csccmdone di un impianto a vapore, sia pure che dovesse servire di riserva, in una località distante 8 o 10 chilometri dalla ferrovia? Non può essere stata che la fregola di av\·antaggiare di qualche mese l'inaugurazione dell'impianto collo utilizzare i pochi pr~parativi già fatti J>C~l'impianto idroelettrico ... di là da venire. Se questa è la vera ra,rone, che per dire il vero stcnti:uno a credere, ma che accettinmo in mancanza dì spiegazione pii1 attendibile, si tratterebbe di leggerezze non perdonabili in coloro che stanno a capo di una azienda cosi import.-inte e che do\•rebbero avere il buon senso di fren:i.re certe imp..·lZicnzeda donne isteriche, le quali impazienze co– !'itano migliaia e migliaia di lire che poi si tenta di economizzare sul personale o con altre economie fuori luogo, che alla loro \"Oltnaumen- 1ano il disordine del servizio fcrrO\'inrio. M:i. n parte i gr:ivi errori commessi nello S\'iluppo del progetto, sar!'blX'ro ugualmente da biasimarsi la Soci(•tà ferroviaria cd il regio grande velocità? L..'\sciamo ai gros 6omut.s delle ferrovie ed ai dilettanti elettri- cisti. . da caffè la non ardua risposta. Noi osserviamo che con un servizio :1 vapore di questo genere di cui si hanno tanti esempi in Francin, in Germania ·e piì.1ancora in Inghilterra in prossimità elci grl'l.ndi centri industriali, la Società :\lcditerranca avrebbe realizzato lo stesso aumento negli introiti J>Cr il servizio passeggeri verificatosi colla trazione elettrica, senza risen– tire il grave peso dei maggiori oneri derivanti dal servizio elettrico per effetto dei capitali immobilizzati negli impianti fissi, delle mag– gi.ori spese di person:1le ed anche - e qui sta \•eramcnte il l::tto ri- dieolo - di carbone. Intanto ci preme rilevare che coll'attivazione di un servizio intenso a grnnde velocità con trazione a vapore sulle lince di cui è p:irola la Mediterranea non avrebbe hcontrato alcuna spesa negli impianti fissi, speciali per la trazione elettrica; dacchè l'attivazione del ser– \'izio suddetto non richiedeva che l'acquisto di 20 o 25 locomotive tender 1>er treni economici (leggeri) e 50 o 6o carrozze lunghe pure di tipo economiço, il cui importo, che può valutarsi a circa 3,500,000, sarebbe stato approvato dal Governo in conto dello Stato; e ciò è evidente se si pensa che nello stesso conto è stata appro\1at.'\ la spes:1 all'incirca e<1uivalente di 41 carrozze :i.utomotrici e 20 rimor• ciliate costruite pel il servizio elettrico. Anzi tale sostituzione sarebbe stata vantaggios:1 oltre che per la Socie: à esercente, anche per lo Stato medesimo, che avrehl>e speso 1neglio i denari dei contribuenti. Secondo le comunicazioni falle alla Camera <fal!'cx ministro B:1- lenzano in occasione della discussione della mozione Pantano sul– l'esercizio ferroviario, risulta che la :\lcditcrrane:1 fin da qucll'cpoc:1 aveva già anticipato• secondo la frase dell'ex Eccellenza - 7,700,000 negli impianti fissi e m:1tcriale elettrico mobile per la ferrovia che sti:tmo esaminnndo. Si deve notare che dopo il discorso 13::tlenzano sono state co– struite altre 21 carrozze automotrici, i cui e<1uipaggiamenti elettrici ammontanti a circa r milione, sono per il momento • e SJ>Criamo

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