Il Socialismo - Anno III - n. 6 - 10 maggio 1904
IL SOCIALISMO Di qui appare tutto l'interesse dclle Società di mascherare i risultati finanziari e tecnici degli impianti a trazione elettrica. suddetti nonchè la rnglone dei tentativi di fuorviare l'opinione pubblica col miraggio di una maggiore estensione ... di là da venire agli esperi– menti in quistiouc, i cui dannosi cffctli finanziari che già fin da oggi si fanno risentire sulle azioni ferroviarie diverranno maggiormente evidenti quando sarà svanita la speranza di un riscatto da parte del governo. Occorre dunque svcnt:1rc a tempo opportuno il giuoco delle due Società, per impedire lo sconcio ed il danno finantinrio di un riscatto di impianti eseguiti con una leggcrcna imperdonabile, non giustifi– cati, come vedremo, da nessuna necessità del momento, e contro lt! leggi più dcmcntari del senso pratico, e che non hanno servito in pratica che ad inaugurare un'intcrmiM.bile serie di banchetti che gli -.tali maggiori delle due Socict..\ offrono a tutti quegli • illustri visita• tori esteri ., che ci onorano delle loro visite a scopo spesso assai pratico .. Accenneremo ora alla trazione elettrica ad accumulatori di piombo, ma solo di sfuggita, perchè le applìcazionì fatte dalle Società ferro• viarie di questo sistema hanno poca Importanza. L'insuccesso della trazione elettrica ad accumulatori sia nelle ferrovie che nelle tramvic è stato completo, indiscutibile, tanto dal punto di vista tecnico che finanziario, e tutti i tentativi finora fatti sono miseramente finiti nel pii.I clamoroso succcsw .... d'ilarità del pubblico. Ba~ta ricordare l'applicazione degli accumulatori • Pescetto • alle tramvie di Roma; le tramvic di Torino ad accumulatori. l'infelice esito dell'esperimento della Rete Adriatica sulla 13ologna•?-.'lodcna, prima. poi sulla Bologna•S. Felice, sempre però colle stesse carrozze automotrici, esperimento che di <1uestl giorni è stato definitivamente soppresso. Nè migliore esito ha avuto Il tentativo fatto dalla Mcditer• ranea sulla '.\lilano.Monza con due carrone automotrici; le quali hanno avuto anche la disgratia di cadere nel ridicolo generale di tulli i bravi meneghini che chiamano qucll' applicozione La lra=ùm tletrica a vapour, tanto frequenti sono i casi in cui le carrozze sud– dette rimangono sulla linea in attesa di una locomoti\'a di soccorso per essere rimorchiate {1). ~on ~ qui il e:iso di esporre le ragioni tecniche di tali insuc• cessi in modo dettagliato; le accenneremo brevemente per norma di coloro che non essendo in grado di consultare libri o riviste tecniche in proposito, desiderassero pur tullavia a\•erne qualche notizia. Il peso troppo elevato degli accumulatori di piombo, in con• fronto della loro capacità fquantit?I. di energia elettrica che sono atti ad accumulare) basso rendimento, spese elevate dl manutenzione, difficoltà d'Isolamento. piccola resistenza meccanica delle placche. sono le cause prin:ipali che li rendono poco atti per la truione. L'impianto fatto dalla Società Rete Adriatic~, applicando il si– stema della Casa Ganz di Buda•Pcst, merita, sia per la novità che per l'importanza scientifica, maggiore attenzione. Ne daremo quindi una breve descrizione per comodo di quei lettori che pur essendo in grado di apprezzare la differenza fra questo e gli altri sistemi, non ne avessero alcuna cognizione. Considerato a sè l'impianto che stiamo trattando costituisce nel suo insieme un'opera veramente ardimentosa, che ha anche il me– rito della novità. Ma se queste qualità specifiche costituiscono un pregio per l'impianto, quando in esso si guardi solo all'estetica della tecnica, si traducono per contro in cocflìcienti per i quali devesi con• dannare la Societ/1. Adriatica che troppo leggermente si lasciò indurre ad effettuare un esperimento di tratione elettrica in scala cosi grande. senza averne un'adeguata conoscenta, e nessuna sicurezza sulla buona riuscita. e prestandosi cosl a fornire un campo esteso di esperimento non solo gratuito ma pagato profumatamente alla Casa Ganz di Buda.•Pesl, cui Roma va fra l'altro debitrice del non mai abbastanza decantato impianto _di Tivoli. l\fa veniamo alla promessa descrizione; i commenti seguiranno dopo. Le ferrovie elettriche valtellinesi comprendono 3 tronchi; 1...eeca. Colico, Colico-Sondrio e Colico-Chiavenna, per uno S\•iluppo com. (1) 11 26 marzo ora !.COrso fu diramato d:illa Direzione della :\leditcrranea un ordine generale di servizio, col quale si fa pre– sente che le corse con le carrone elettriche ad accumulatori sulla linea l\lilano-1\lonza sono definiti\·amcntc soppresse. plcsslvo di 105 km. circa, e costituscono il primo esperimento, su larga scala, di correnti trifasi ad alta tensione 11tilizL:1te direttamente da motori a campo rotante per la propulsione. J..:encrgia viene generata all'impianto idroelettrico di ~lorbegno sotto forma di corrcnli trilhsi con tensione triangolare di 20,000 volts distribuita, con una linea primaria avente uno sviluppo di circa 100 km., a nove sottostazioni di trasformazione; da queste la tensione primaria di 20,000 volts viene ridotta alla tensione di 3000 volts che serve per alimentare i motori montali sulle carrozze automotrici e e locomotive elettriche. Ogni c..1.rrana automotrice porta 4 motori trifasi da 150 cavalli calcolati per una velocità di 70 km. all'ora (velocità non raggiunta però per i difetti del sistema non ancora eliminati). Le locomotive elettriche che servono per il servizio dei treni merci sono formate da due carrelli. ciascuno dei quali porta, infilato negli assi, 2 motori da 250 cavalli, di modo che la potenza di ogni locomotiva è di 1000 cavalli. Vetture e locomotive furono costruite dalla Casa Ganz e C. di Buda•Pest, alla <1u:ile si devono altrcs\, quasi per intero. tutti i dispositivi concernenti, questo sistema di trazione. li servizio è attualmente disimpegnato da 10 vetture automotrici e da 2 locomotive elettriche. L'impianto è stato studiato, come si è detto, dalla Società Adria• tiea. L'esecuzione delle opere idrauliche, la fornitura e la messa in opem di tutto il macchinario meccanico cd elettrico mobile automo. tore venne affidata alla Sori~l1ì per la trazione e/e/Irica Julle ferrMJie (sede Roma) sotto la direzione della Società ferroviaria. I .a Società J>er la trazione elettrica ha eseguito in economia I soli lavori idraulici, subaccollando alla Diii,, Sllucler/ di Norimberga la fornitura e posa in opera del materiale elettrico della Centrale (oftìcina generatrice), lasciando alla sua associata e sullodata Casa Ganz e C. la fornitura del rimanente materiale di linea. delle turbine, del materiale mobile automotore, dei trasformatori, ccc. La Società Adriatica riservò per proprio conto la sola esecuzione dei lavori puramente ferroviari è di tutti gli impianli meccanici cd elettrici relativi alla sicurezza e circolazione elci treni. Come si vede tutto il macchinario impiegato è d'importazione straniera (carrozze automotrici e turbine comprese) ed i lavori piu import:rnti sono stati eseguiti da ditte d'oltre Alpe, bve emigrano In maggior parte dei capitnll d'impianto, o gli interessi dei medesimi, che in fondo è la stessa cosa. L'acqua per azionare le turbine viene derivata dall'Adda a valle del ponte Desco, con una diga lunga 250 metri ed un canale di .isoo metri interamente scavato in galleria. L'imp·anto utilizza un salto di 30 metri cd un \·olumc d'acqua di 25 metri cubi; esso i!: quindi capace di sviluppare una potenza di 7500 cavalli.vapore. Come si vede In potenza dell"impianto generatore è superiore a quella occorrente per assicurare un sen•lzlo a trazione elettrica dei pii.i intensi; esso fu dunque eseguito senza alcun riguardo all'eco• nomia, diremo anzi con un lusso di costruzioni e con uno spn .. -co di capitali da rivelare più l'opera di dilettanti inesperti nello studio e direzione dei lavori, che non di tecnici pratici che abbiano ben giu\ta la visuale del punto d'arrh'O. ~la a parte gli errori di progetto e di esecuzione, che possono trovare un·attenuante nella novità dell"applic..'lzione, specie per ciò che riguarda i dettagli dell'impianto elettrico, condutture, presa di corrente, scambi aerei, ccc., riteniamo che \' essersi lasciati indurre all'esecuzione di un esperimento cosi grandioso, dove si sono profusi e si profonderanno ancora tanti milìon'i, costituisca per una Società ferroviaria una colpa veramente imperdonabile. tanto più grave nel ca5o in esame. nel quale si tratta di una Sociel.\ che ha fama di essere amministrata con criteri direttivi equilibrati e moderni. L'attuazione del progetto in quistione fu dovuta forse, più che ad una ben maturata riflessione e ponderato studio, alla troppo buona fede cd all"eccessivo amor paterno di un alto funzionario della Rete Adriatica, il quale non seppe frenare l'ardore giovanile dei propri figli che lo indussero ad appoggiare un'impresa che finanziariamente non 1>0te\·a riuscire che dis.1.strosa. '.\la nelresperimento ehe stiamo esaminando, oltre alt' insuccesso finanzi:uio comune a tutti gli esperimenti del genere, mancò anche il successo tecnico per le dlfficoltà cui sopra abbiamo genericamente accennato, che non rurono peranco superate interamente; e nume– rosi e seri inconvenienti si verificano tuttora negli scambi, curve.
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