Il Socialismo - Anno III - n. 4 - 10 aprile 1904

ANNO III. N. 4 IL SOCIALISMO ,;1, Rivista quindicinale diretta da ENRICO FERRI ,;1, ABBON1\MENTI : ITALIA: Anno L. 5 - Semestre L. 2,50 ESTE KO: Anno L. 6,25 - Semestre L. 3,25 Un numero ccutcsimi 25. SI PUBBLICA Il re:~: :o~i;~~~;: l'~er~~~~~,~~;~ il IO ed il 25 d'ogni m~se - Per l'Amministrazione rivolgersi: Il Socialismo, Rivista, Roma, Via S. Claudio, 57. ATTUALITÀ POLITICA Ilcòmpito pratico delCongresso diB logna La ·Direzione del Partito Oramai, dalle non dubbie manifestazioni di con– gressi regionali e collegiali e cli assemblee delle se– zioni, al Congresso di Bologna pare certo che si affermerà trionfalmente /' zmità delpartito socialista - corrispondente all'unità economica (che non è uni– formità) del proletariato industriale ed agricolo - e sadt anche stabilito che, carne sempre finora, le mi– noranze, pur conserv~ndo assoluta libertà di opinione, dovranno rispettare, nei loro atti, le deliberazioni della maggioranza. La disciplina di partito è, infatti, il crogiuolo morale entro cui si fondono le diverse, multiformi energie, per diversi m0di cooperanti al– i' ideale comune, e da cui esalano i gas mefitici delle ambizioni personali e delle meschine cospirazioni set– tarie e degli accordi fedifraghi o illusionisti. Poi si vedrà - nè io sono profeta - quale or– dine del giorno prevarrà _nella questione ardente e decisiva della collaborazione di classe e relativa par– tecipazione del governo, previo l'appoggio (non caso per caso, riforma per riforma) ad un indi– rizzo di governo, cioè con vera e propria fiducia politica, secondo la schermaglia parlamentare! E tra le conclusioni - che mi paiono alquanto vaghe e aprioristiche - ciel relatore Bissolati e quelle, opposte, che mi paiono buone nella sostanza, ma con qualche intemperanza ed inesattezza di pen– siero e di forma, ciel relatore Labriola (ordine ciel giorno di Brescia, colle modificazioni proposte da Kautsky) e quelle intermedie cli ·un ordine del giorno Agnini ed altri, che ·mi paiono pur buone nella sostanza, sebbene troppo lunghe e minuziose ma bene decise contro la collaborazione di classe e la partecipazione al governo -. staremo a vedere per quali conclusioni sarà la maggioranza. · Ma io penso - come pens_avo e dissi al Con– gresso di Imola - che gli ordini del giorno di un Congresso, frase pili frase meno, non mutano il corso degli eventi e sono piìt che altro esami di coscienza, che il partito fa colla propria esperienza dei fatti, massime data l'autonomia della tattica elettorale, che certo il Congresso di Bologna ricon– fermerà. Ed allora - proclamata l'unità del partito per chiunque sia socialista o dell'ala destra o dell'ala sinistra - e fermata la discipli11a di partito - il pro– blema vero, vivo, urgente, fecondo sarà quello di creare un organismo direttivo, che del Partito prov– veda a mantenere l'unità e la disciplina degli atti, nella libertà e reciproca tolleranza delle opinioni. . .. Che il Partito non debba avere una Direzione, il che equ·ivarrebbe - senza dirlo - a fare ciel gruppo parlamentare il solo organo direttivo, non è ammis– sibile, come si vide anche al Congresso d'Imola e come non esiste· in nessun Partito socialista del mondo. Quella sì che sarebbe anarchia, nel senso esatto della parola ; ed evidentemente sarebbe re– gime troppo adatto alla disciplina del « faccio quello che mi pare)> che taluni - passate le strettoie della reazione violenta da parte del governo - ame– rebbero poter seguire senza controllo e richiamo. Mà e allora come si può costituire una Direzione del Partito, che praticamente risp_onda alla sua fun– zione,... la quale sarà, non dico difficilissima, ma importantissima e decisiva per r avvenire del Par– tito? La Direzione: com 1 è costituita ora, non fun– ziona. Essa stessa ha dichiarato di sentirsi impo– tente a reggere e guidare le sorti del Partit.:>! E le ragion.i della sua impotenza furono due, principalmente. Primo, la lontananza de' suoi com– ponenti, onde le sue riunioni non potevano, per ragioni finanziarie e di impegni preminenti, avve– nire che molto raramente. E nel frattempo i due segretari (quello politico e quello economico) della Direzione non avevano pot"eried autorità sufficienti a compiere l'opera della Direzione. I segretari sono degli esecutori stipendiati: non dfi dirigenti. Devono avere voto consultivo nella Direzione e mantenere le continuità dei provvedi– menti : possono prendere delle m1z1at1ve,proporre riforme, ecc. Ma. non possono essere - come non

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