Il Socialismo - Anno II - n. 22 - 10 gennaio 1904

342 IL SOCIALISMO nersi organizzati nella propria Unione senza essere di– pendentì da quella degli altri. Il 'Congresso doveva decidere quale delle due Unioni avesse ragione. Mal' Unione dei falegnami è una delle Bigten, cioè fa parte delle dieci grandi Unioni che formano la Structural Trades Alliance, vastissima or– ganizzazione comprendente quasi tutti quanti gli operai costruttori e finitori di case, della quale è presidente il presidente della Bricklayers a11dMason' s International Union {muratori in mattoni ed in pietra) non aderente alla American Federati01t of Labor. Se il Congresso avesse dato torto ai falegnami, anche le altre nove grandi Unioni si sarebbero separate dalla Federazione e ne avrebbero messa in pericolo l'esistenza. Cosi i congressisti finirono per rimandare ad una Commissione la decisione della cosa; comodo mezzo termine per evitare una immediata ed irrimediabile ca– tastrofe ! Ma il male è troppo radicato perchè possa curarsi con simili ripieghi e non è localizzato a qualche Unione ed a qualche città soltanto, ma 1 dove più dove meno 1 ovurique esso è manifesto e sempre più si dif– fonde e mette radice. IJ Congresso si è inoltre occupato - come accennai in .principio - dell'attitudine assunta dal presidente Roosevelt di fronte alle Unioni e più specialmente del caso Miller. Ecco di che si tratta. L'operaio Miller era stato cacciato, non so per quali colpe, dalla propria Unione di mestiere, la quale, in conformità agli usi unionisti, pretese che egli, come non unionista, fosse cacciato anche dalle stamperie dello Stato presso le quali lavorava. Il presidente Roosevelt si rifiutò di aderire al desiderio-pretesa dell'Unione e mantenne il Miller al suo posto, osservando che, se può esser giusto che un operaio, il quale non vuole orga– nizzarsi, sia cacciato dal lavoro, non è giusto invece che sia cacciato colui cui non è permessa l'organizza– zione. I delegati si scagliarono quasi tutti con veemenza contro il presidente Roosevelt, chiamando il di lui atto « uno schiaffo in faccia ai lavoratori organizzati». Venne deciso che il sistema della libertà di occupare operai da parte dei privati o dello Stato senza il controllo delle Unioni, non può essere riconosci~to dal lavoro organizzato. Ma la decisione non ha che un valore platonico. Molte Unioni hanno presa l'abitudine di chiudere i propri ruoli e di non aprirli che per qualche giorno e ad intervalli di anni ed anni. Esse intendono in tale modo di monopolizzare il lavoro. Così, per ese_mpio, le Unioni degli scalpellini e dei marmisti di NewRYork non permettono ai nuovi arri– vati di organizzarsi e per conseguenza intendono di ini– bire loro il lavoro mentre la mano d'opera è ricerca– tissima. Quale deve essere il contegno dei padroni che hanno bisogno di operai, e degli operai che hanno urgente necessità di mangiare? Evidentemente non c'è altra soluzione possibile che quella di impiegare i krumiri per gli uni e di fare i krumiri per gli altri! Così av– viene 'che è la stessa organizzazioue unionista quella che crea i traditori, gli scals, ed io conosco molti bravi compagni nostri, i quali erano dei più attivi campioni della resistenza in ltalia, diventati qui k:n1.miri per la ma,la azione dell'unionismo puro e semplice. Ora l'atto di Roosevelt - a parte il caso partico– lare che io non giudico - avrebbe servito a qualche cosa di buono, se avesse aperti gli occhi dei cocciuti unionisti e li avesse persuasi che mal si difendono gli interessi proletari facendo, come essi fanno, opera di gretto egoismo. Sfortunatamente la lezione non ha giovato. Altre proposte interessarono i delegati unionisti e, fra le altre, paionmi degne di nota quelle che espri– mono i desiderati della classe lavoratrice di fronte al Governo. Fu approvato di far voti : 1° che il Governo costruisca in propri cantieri le navi da guerra; 2° che l'età legale per il lavoro dei fanciulli sia portata da 14 anni a 16 anni e sia dato più vigore alla legge sulla istruzione obbligatoria; 3° che sia aumentato lo stipendio degli impiegati postali e diminuite le ore di lavoro. Vennero pure approvate proposte nel senso di fa– vorire l'organizzazione delle donne - specialmente le maestre e le cucitrici - e di appoggiare la Women's Labor League, Associazione che si propone la difesa e lo sviluppo del movimento femminista. Venne invece respinto un ordine del giorno con cui si stabiliva un'offerta di mille dollari a favore degli scioperanti del Colorado, come atto di solidarietà, e questo rifiuto non si intende nè si spiega, se non at– tribuendolo all'estremo dispregio in cui dagli uomini della A. F. of L. è tenuta ogni cosa che sotto il loro controllo non proceda. Gli attori di teatro organizzati nella Natio.nal Pro– tective Union, ebbero assicurazioni di appoggio da parte della American Federation of Labor, la quale, come gi_à ha organizzati fortemente i musicisti, così si pro– pone pure di fare per gli artisti del palcoscenico. Non si approvò invece la proposta di accettare l'a– desione alla A. F. of L. degli agenti di assicurazione, sia perchè essi non sono dei salariati nel vero senso della parola, sia pei: il timore che una volta entrati nella Fe– derazione possano fare delle pressioni sopra gli altri operai organizzati allo scopo di farli assicurare. Non vi dico delle altre molte pratiche trattate al Congresso - figuratevi che vi furono in totale 281 proposizioni! - perchè in gran parte non hanno che un interesse par– ticolare a questi paesi soltanto, ed altre riguardano pu– ramente e semplicemente questioni e problemi di indole interna. Cosa da notarsi ad ogni modo, è la grande facilità con cui qui si sbrigano pratiche, le quali da noi esi– gerebbero giornate intere di discussioni e_di polemiche. I Nord-Americani - giova notarlo a loro onore - sono molto meno verbosi di noi. . . . Ma la parte più importante del Congresso, e quella che ha destato maggiore interesse/ è Stato il dibattito sul Socialismo, dibattito al quale presero parte da un lato i nostri compagni del Socialist Democratic Party - minoranza battagliera ed ·audace - dall'altro lato i vecchi parrucconi della organizzazione pura e sem– plice, forti di tutto il misoneismo, che è istintivo in certa popolazione operaia. Una dozzina di ordini del giorno in senso socialista erano stati presentati alla Commissione, incaricata di

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