Il Socialismo - Anno II - n. 22 - 10 gennaio 1904
IL SOCIALISMO 347 Nelle ultime pagine, il Gabba sfronda la ideale figura dell'a– postvlo russo mcdirmte opportune testimonianze che vanno dal te– desco Loweofeld, all'inglese Kenworthy, ai russi Sergejewsko e Turghcnieff, ecc... E narro come la. leggenda di Tolstoi calzolaio consisl.:l nell'essersi fatto un:1 volta sola un paio di scarpe, senza poi proseguire; come sia falso che le rendite dei suoi libri vadano a beneficio dei poveri, mentre la contessa Tolstoi - che è 1':un– ministmtrice della c:isa - le adopero esclusivamente per la fami– glia i come, dopo essersi astenuto d!'ll fumare per un :1nnoperchè al posto del tabacco ero bene seminare dell'orzo pel povero, abbia riprende il suo cammino e si ra.fforza :i.llorchè essa si indebolisce, L!l lb.gionc si continu:-i in Voltair~ neg:\lorc cd innovatore ad un tempo, si precisa con Montesquieu, diviene cnciclopcdic:i. con Di– derot. Rousseau l:t fortifica ancora, fino a che la Rivoluzione vil– torìosa delle potenze del pass:ito pone il fondamerlto della so– ciet~ moderna secondo le aspirazi~ni del popolo e le indic:i.zioni del pensiero. T:'.l!e in rapidissim:i sintesi l' intcrcss.1.nte contenuto di questo libro, animato dal piì1 vivo amore per la Libertà e b. Ragione da un potente alito vivifica.ture, cd :i.perto a tulle le piìt ardite ripreso il vizio; come vada molto pieno di sporcizia, essendo 1:i. idee che indic.·mo l'avvenire. pulizia sintomo di effeminatezza, ispirn.ndosi a san Gerolamo, se- condo cui alla pulizia del corpo corrisponde il sudiciume dell':i.– nima; come un dì :i .bLi:i.acremente :i .lterc:i.to con Turghenieff, il tt,uale, lodando un:i. govern:i.nte che avvezzav:i. una figli:i.a mtto~ pare abiti, si è sentito rispondere dal Tolstoi essere una vcr:i.com • media far posare sulle ginocchi:..di una fanciulla delicata gli stmcci luridi e fetenti degli altri. Così anche l'anacoreta o l'apostolo se ne ,,a... Ed è naturale. L'apostolo moderno non può essere uguale a quello de' secoli !Corsi. Cambia l'ambiente, c.1 .mbi:i.nogli uomini. E l'apostolato di Tol~toi fatto così, o è un:i pos:t od una mal:ittia psichica, che sono entrambe destinate all'infecondità. Da questo volume la figura di Tolstoi viene enormemente di– minuita sì dal hto morale che da quello intellettuale. Le asser– zioni recise del Gabba fanno impressione per h sinceritlt positiva con cui son dette e per l'ase~a di animosità. Noi non abbiamo accennato che la spina del libro senza eccessiv:1mente commen- . t:1re. M:1 se dobbiamo proprio dire francamente il nostro pensiero, ci sentiamo obbligati ad affermare due eose: che Tolstoi ci piace come romanziere per l'innègabile soffio di genialità (ai geni la 001- turn non è necessaria) che spira d:1lle sue pagine, mentre non ci v:1 allorchè si atteggi:.. a riformatore di religioni su cui poi - e qui è il grave - appoggia tutto un sistema politico-sociale; che, per le sue teoriche :1cquiescenti in fatto di mor.i.le , niente affatto po• sitiv:t., non può essere :1ssolutamente con noi socialisti negatori di divinità, dirocca.tori di privilegi divini o terreni, e aventi della vita un concetto non arc::i.ico.In una parte possiamo convenire con Tolstoi: mila lotta contro il militarismo. Ma anche qui punto cre– diamo a queste sue parole: ,. Non varrà introdurre fra soldati i principt soci:t.listi che non potrnnno mai vincere I' ipnotismc.. eser– citato su questi ... •. Adone Nosari. TH. $uRAN, Lu esprits directeursde la peusée fran– çaise di, 111oye11-iige à la rtfvolution. - Paris, Schlei– cher, 1903. - Fr. 3· Questo lavoro ,si propone di studi'.'lre quale sia Sl[Lta,dal Me– diio-E':o al!:1Rivol!-'~ione, in mezzo alle molteplici c:tuse che hanno ,infiu,ito sull:1 costitu;ion~ e lo sviluppo del pensiero frnncese, l'oper!L .degli ipdi~idui, i quali, ignorino il loro c6mpito come Rabelais, e ne abbia.po coscienza, come Diderot, hanno contribuito a plasmare !':mima del popolo fr.mcese, che, grazie ad essi, non si è limitata nlla :i.ccettaz .ionebe:t.ta delle forze anonime della natura, ma si è svi– luppata ed arricchita, è divenuta più delicata e più sensibile, più attiva anche e pi\1 potente. Così il progresso del pensiero francese si riconduce facilmente :t dei tipi essenziali, riuniti gli uni agli altri come gli anelli di una catena. Rabelais riconduce I' entusi:i– smo per il sapere del1a Rinascenza, Montaigne mina il dogmatismo autoritario del suo tempo, Descartcs precisa il grado che noi possiamo raggiungere, e indic:1 il metodo pe; pervenirvi. La. l\fonarchb dj Luigi XLV classic:i. nella letteraturn, :i.ssolut:l nella politic:i, segna un regresso nel pensiero che soltanto con Dayle Enjolras. RIVISTA DELLE RIVISTE SOCIALISTE Riviste russe. La vittoria dei socialisti italiani. È così intitolato l'articolo n. 50 della lsl:ra (giornale socia– lista russo, stampato a Ginevra) che riassumo: Esso contiene il racconto particolareggiato della rude lotta che ebhcro a sostene~e i socialisti italiani a proposito della visita dello Czar di tutte le Russie. Malgr:l.do tutti i provvedimenti veramente cos:icchi del Governo liberale, dice la lskra, malgrado i fulmini della stampa borghese, malgrado i ragionamc~ti ingegnosi degli opportunisti democr::itici e degli avversart dentro lo stesso Partito socialist:i. - m:tlgmdo tutto ciò lo Czar non è venuto! I giornali ministeri:1\i, indispettiti dalle vittorie dei socialisti, cercarono di trov:1r una spiegazione all:l. mancata visita negli in– trighi dell' Austri:i, Però la realtà. fece andar in fumo tutte le favole. Gli articoli dei giornali russ1 davano all'un:l.nimità la colpa ai socialisti italiani. li fatto solo che alla stampa russa. fu concesso di trattar l:t questione e di interpretarla in quel s~pso mette fuori di dubbio tale interpret:l.zione . Tutti questi ri.rticoli si somigliav:mo tanto nel contenuto, che sembrava :ivessero un modello unico pro– veniente dal Ministero dell'interno e non si segnalav:i.no che d:il– l'ornamentazione più o meno patriottica e monarchie.'\. L'articolo di Russkfa Vedomosti, il più moderato e cor– retto di tutti, si limitò alla narrazione dei fatti, appena lasciri.ndo trasparire la ,. disapprovazione • per riguardo ai socialisti; ma i giom:i.li reazionari e quasi-liberali scatenarono tutto il loro sdegno contro i colpevoli, i quali furono, secondo il loro parere, ir i re– pubblicani, i socialisti, i collettivisti e i 11umbri di diverse Società. di brigantaggio come la mafia I (l'eterburgskfa Vedomosti, n. 266) • Si capisce - dice lo stesso giornale, - che 1' Imperatore avendo riconosciuto il paese italiano per indegno della su:1visita, non estende l'alta! sua disapprovazione sul popolo benpensante e lahorioso, nè sui membri conturbati del Governo•. Questa confes~ione dei giornali russi, ispirnt:i. scri.z:1dubbio dalle alte sfere, ave\'a scoraggiato ogni Ìent:i.tivo di diminuire il trionfo ·dei socialisti. E in questo coro così diverso di commenti, i soci:i.listi trion– fanti furono quelli che dimostrarono più modernzione t! pili dignità. Noi, socialisti russi, dice la lskra, siamo lieti della vittoria dei compagni italiani e li ringraziamo della energie!'\. lotta intmpres!l principalmente in favore nostro. Quando lo Cz:tr venne l'ultim:i volta in Franci:i. egli non si :tz– z:trdò di entrare in Parigi; poco tempo fa egli non osò di fermarsi a Vienna; cd ultimamente i socialisti italiani h:tnno s.1puto difendere il loro paese dall'obbrobrio della sua visita! Chiudendo davanti allo Cza.r i centri principali dell'Europa, discreditandolo nell'opinione puòblic:t, ~i prest:'l. un forte appoggio alh rivoluzione russa.
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