Il Socialismo - Anno II - n. 21 - 25 dicembre 1903
IL SOCIALISMO in povere donne onestissime e di vita illibata, le quali lascian vedere nel volto sparuto ed anemico le conseguenze ben dolorose e penose di una gravidanza portata innanzi con grave scapito della nutrizione di tutto l'organismo, n~entre uguali danni non possono non essere risentiti dal feto, che deve necessariamente soffrirfle nel suo sviluppo, nello sviluppo di tutti i suoi organi e soprattutto di quelli più delicati, più sensibili alle minime influenze sfavorevoli, ai menomi squilibrii nella composizione e nella distribuzione dei liquidi nutritivi. Si sa, per esempio, come il rachitismo sia in gran parte dovuto ad una difettosa nutrizione: è perciò che abbonda tale malattia nelle classi meno abbienti, e donne rachitiche dànno origine a bambini che si sviluppano male in bacini mal conformati, che nascono spesso con l'aiuto di operazioni chirurgiche, e che si nutrono poi peggio ancora della stessa madre rachitica. Perocchè è da notare anche questo, che nelle classi ricche vi è modo di compensare, in parte almeno, i difetti costituzionali congeniti con l'allattamento, facendo allevare un bambino gracile e nato da madre gracile da donna sana e robusta, mentre altrove è noto come l'allattamento deficiente non faccia spesse volte che aggravare le condizioni congenite. Nelle classi povere son più frequenti i casi di donne eccessivamente feconde, forse perchè la minore funzio– nalità nervosa dà maggior rigoglio agli organi vitali più bassi, e non è raro il caso di osservare che gli ultimi specialmente di una lunga figliolanza sono col– piti da gravi anomalie nervose. Nelle classi povere son più frequesti gli abusi alcoolici, unico genere di godimento loro concesso, la m~ggiore ignoranza non fa intendere i danni provenienti dagli accoppiame•1ti di individui gravemente malati o degenerati, cli sifilitici, di malarici, di tubercolotici, di gravi neuropatici non solo, ma rende fra loro più diffusi certi pregiudizi, come quello che, l'aver contatto con fanciulla vergine faccia guarire di certe malattie veneree, e l'esercizio regolare delle funzioni sensuali, il matrimonio, dall'epilessia, e così via dicendo: le necessità di vita rendono più fre– quenti certe infezioni ed intossicazioni professionali, come la malaria pei contadini e simili, il saturnismo pei pittori e pei tipografi, e cosi via dicendo. A tutto questo, poi, si aggiungano le influenze di ambiente: l'istruzione e l'educazione, le quali non devono intendersi nel senso stretto di educazione sco– lastica, ma in quello largo di educazione sociale, di quello sviluppo di sentimenti, cioè, che si avvera a contatto dell'ambiente in cui si vive, e non devono coi1siderarsi solo nel!' individuo, ma nelle famiglie, attraverso molte generazioni. Si sa che l'uomo che nasce oggi non è, nè fisica– mente nè psichicamente, l'uomo primitivo, non è una 'materia amorfa e senza alcuna impressione; esso ha un corredo di cognizioni e di sentimenti trasmessigli ereditariamente da tutte le generazioni che lo han preceduto, corredo il quale, se ha un fondo di comune in tutti, varia poi secondo i diversi individui. L'aristocrazia, bene inteso, ha un fondamento scien– tifico, perocchè famiglie in cui attraverso parecchi secoli e generazioni si è educata l'intelligenza ed il cuore ad idee e sentimenli elevati e gentili, questi sentimenti sono congeniti, e non cedono se non sotto l'urto di potenti cause ed in casi che dirò eccezionali; mentre negli individui appartenenti ad altre classi in cui si sono coltivati sempre modi di pensare e di sentire del tutto opposti, violenti e bassi, bastano le più lievi influenze, le minime deviazioni di sviluppo perchè questi sentimenti, che sono per sè stessi poco sociali, diventino del tutto antisociali, perchè si passi dal carat– tere brusco, rude, violento a quello criminale crimi- 11aloide. Tali considerazioni, però, ed altre su cui non mi fermo per amore di brevità, che spiegano la minor fre– . quenza dei temperamenti criminali nelle classi elevate sociali, potrebbero darne altresì spiegazione della forma differente di criminalità che in codeste si riscontra, peroc– chè è certo che nel tipo, nella specie delinquente deb– bonsi distinguere· diversi sottotipi o sottospecie, che non sono soltanto quelli dell'omicida, del ladro e dello stupratore volgari, ed è logico altresì ammettere che a questi sottotipi corrispondano diverse forme di dege– nerazioni, aventi differenti cause. Ora è indubitato che nelle classi alte le cause della degenerazione sono dif– ferenti da quelle cennate disopra e che dominano in quelle misere; qui invece dominano le costituzioni scrofolo-tubercolari, gli abusi di liquori, quelli sensuali, i pervertimenti di questo ultimo istinto e della relativa funzionalità, i matrimonii tardivi o con molta differenza di età fra i confugi, o effettuati dopo aver sciupato in altri modi le migliori energie organiche e vitali, e cosi via dicendo, e non è difficile, ripeto, che le deviazioni di sviluppo dovute a queste cause sieno di diversa natura di quelle dovute alle cause sopraccennate, ed è perciò che i degenerati di queste classi, oltre ad esser più rari, sono ben differenti fisicamente e psi– chicamente da quelli delle classi basse. Dal punto di vista fisico, infatti, è in quelle più raro il tipo del criminale nato imbecillesco, atavico, quasi, mi si p~r– metta la parola, antropoideo, forse anche perchè quel tale sviluppo intellettuale e cerebrale ereditariamente trasmesso fa si che anche negli individui anormali con– servinsi le note, fisiche almeno, lontane dalla normalità, che consiste in quella media appunto di sviluppo delle facoltà psichiche; fa si che le note esterne corrispon– denti a questo medio sviluppo permangano anche nei casi in cui esso è disturbato, è deficiente o deviato, e svolgentesi in una direzione più o meno divergente dalla norma. E forse è dovuto da un canto a questa diversità delle cause produttrici dei regressi atavici e degenerativi, a questo sostrato ereditario che, in parte almeno persiste anche nelle più gravi degenerazioni, il fatto che son più rari (si badi, parlo di rarità rispetto alle basse classi sociali, non di assenza com– pleta). son rari, dicevo, nelle classi elevate, gli arresti e le deviazioni totali della psiche, per cui si hanno quegli individui deficienti nello sviluppo mentale e al tempo stesso impulsivi, violenti, antisociali, feroci; ma invece accade di vedere più di frequente, sempre rela. tivamente alle altre, dissociarsi, dirò cosi, !e anomalie e le difettosità, sì da aversi dei tipi differenti: o I' im– becille, il frenastenico per lo più mite, innocuo, inof– fensivo, il semplicemente deficiente ma affettuoso, docile ed adattabile anche ad un limitato ambiente e ad una ristretta vita sociale, ad un modestissimo c6mpito nel- 1 'ente collettivo, o, invece, l'individuo ad intelligenza non soltanto normale, ma addirittura elevata, raggiun– gente talvolta la genialità, ma a sviluppo sentimen– tale, nonchè atrofico, invertito e pervertito, con pre– dominio dei sentimenti riflettenti il proprio io, la pro– pria personalità ipertrofica, e di antipatia invece che
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy