Il Socialismo - Anno II - n. 17 - 25 ottobre 1903

IL SOCIALISMO I prospetti che seguono mettono in cvidenz:1. l'entità patrimo– niale e numerica delle cooperntive in ci!lscuna regione: KEGIONE Piemonte. l,igoria •. Lombardia . Veneto, . Emilia. , . Toscana , Marche. Umbria. , J,;1zio•• , Abruzii. Campania ..I Popola1.ionc 2,477,Ci()o l'ugfo: . 1,g64,18o }fasilicat.:a. 491,558 Calabria . 1,439,329 Sicilia . 3,568,124 Sardegna. 795,793 TOTALK • • 32,966,307 REGIONE Piemonte ... Liguria .. Lombardia .. Veneto .. Emilia •••. Toscana .. M:irche Umbria. La:io Abruui ••. Can1pania Puglie .. Popola:ione 2,477,6go 2,566,741 1,o88,763 1,527,032 3,219,398 1,964,18o Basilicata, 491,558 C:ilabria . 1,439,329 Sicilia . 3,568,124 Sardegna. 79S,793 Nu1ncro PATJUMO:SIO DHLLE COOJ'l!.R.~ Coopc• Patrimonio p~t:ft pcrc;::ualc delle I I rntive complessivo· abft~:1tc Cooperativa 9.371 103 12,364,657.34 1,.49 1:ro,045- 4o8 18,349,922.62 ... 23 44,975 - 259 1,628,049.78 o. 50 346 2,122,704.99 o. 85 6,134- 23, ,,676,418.95 o.6s I 1o6 193,648.53 o. 17 1,826-- 31 119,201.61 o. s6 I 12,212 - 78 J,tr1,9,p,95 l, 721 "39,895- 29 ,,.9,2s1-s2 o.og I 5,146- 77 327,194.40 337,154.6o o. O 23,582.50 o. 04 48 371,461.19 o. 25 90 1,001,837.46 o. 28 157,575.92 o. 19 2,947- 7,738- 15,757- Numero __ Soc_,_o_,_,,_._Coo_•_•_••_T_.,_•~ Nd~t~~t IU11 soeiol d!:e!:i delle Coopc- rative .,, , .. 78 77 •• ,,. delle per per Cooperative abit.·rnti Cooper:itiva ,. ,.., ,. 27,862 373 1,058 5,097 ... S73 ,, ,,, ,,, ,,. ,., 3S7 ... ,,. . . "' Passa.ndo a.Ila suddivisione delle S~ietà cooperntivc secondo l'oggetlo delln impres.1 sociale, si ha questa ripartizione numerica: Classe ra Cooperative di consumo . N. 860 za Cantine sociali e Distillerie . 14 3a Latterie cooperative 89 4a Forni e Panifici cooper:ltivi . 2 5 5:0 Coopemtive di pro<lm:.e lavoro agricolo 29 Classe 6a Cooperative di produzione industriale . N. 1 53 7a Cooperative di l:woro e pubblici servizi. 454 ga Cooperative per abita.zio~i economiche. 48 9 3 Banche cooperative e Casse rurali . . 350 10a Cooper:llh·e d'assicurazioni 25 11a Consorzi e Sindac.'\ti agrari cooperativi 139 1 za Coopcr:i.tive scola.stiche. 13 Totale N. 2199 I d :i.ti numerici sull'entit:l dei soci, sull:i. costituzione del c:ti>i– tale e dei fondi speciali, sulla massa degli affari, sugii utili o sulle perdite, si riforiscono :i. 1714 Socida, poichè 485 (sulle 2199) si astennero da.I rispondere :ti questiomirio dell:i. Lega. I.e 1714 Societ?t cont:tno complessivamente 567 1 450 soci cd un patrimonio complessivo di : Capitale vers.'\to. Fondo di riserva Fondo previdenz.'\ 1-'ondi diversi • L. 55,943,921.78 5,642,212.29 I I ,062,898.97 1,472,013.78 Totale L 74,121,046.82 Soffcm1andoci un istante sul numero dei soci, è evidente che se si dovesse computare approssimativamente anche il contingente delle Società che non risposero :il questionario, r vi si dovesse aggiungere altresl la massa sociale deUe 1880 istituzioni coope• rative di credito, non comprese nella presente statistica, non è azzardato afferm:i.re che i 567,450 soci possono presumibilmente superare il milione. E se voglionsi adottare i criteri seguìti d2gli Inglesi e dai Fr:m• ~i di considerare che i benefici di ogni socio cooperatore si esten– dono a cinque persone, cnlcol:i.ndo in questa proporzione la medi:i di ogni famiglia, si verrebbe :i.Ila conclusione che ben cinque mi• /ioni (/ Italiani. risentono la influenza e i vanta.ggi del movimento cooperativo. · L'accentramento della proprietàterrierain Italia. li f:iscicolo 5° dell'ottima rivista. nuo"a, L'Italia Afoder11n, di– retta da Antonio Monzilli pubblica., sotto il 1itolo • I proprietari di terra diminuiscono •, le seguenti considerazioni: È una constat:i.– zione molto dolorosa che ci offre in questi giorni il Bollellino dd .lfi11islero di agricolt11r(l nelle risultanze dei lavori dell'ultimo cen– simento. :\'el 1882 i proprietari di terreno ernno 3,351,498, nel 1903 sono 3,286,991 con una diminuzione di 64,507. • l..'l grande proprietà è di utilità agricola e sociale inconlr:-– stabile, poichè solo con ess:i si compiono i miglioramenti con \:i. bonifica delle terre incolte, si rendono al più alto grndo intensivo le cohivazioni erbacce, e si portan nei campi tutti quei grandi mer.zi di cui la vera industria agricola dispone, come macchine perfezio– nate, fabbricati grandiosi, unità di direzione: e si possono appor• tare sempre costosi lentati\•i ed innovazioni. La piccola proprietà in\'ece vive di vita più umile, e si dedica specialmente a.Ile colture arboree ed orticole, con abbondanza di mano d'opera tanto che, sopra una superficie ugu:i.le a quella della grande propriet?t, vi,•ono popolazioni due o tre volte maggiori. Mn certamente sempre si veri– fie:t che laddove l:t. terra si divide, più la sua prosperità aumenta. • '.\la ciò avviene perchè il proprietario di grn.ndi estensioni di terre, o non h:i. capita.li , o non ha intelligenz:i, o non ha spirito di iniziativa, o non ha l'interesse suo egoistico immediato, :t dare incremento alla cultura intensiva dei suoi campi. Constatiamo pertnuto che l'accentramento della proprietà è un fenomeno storico, che con cento altri naturali fenomeni conduce inesorabilmente al Socialismo, nel quale i benefici della piccola proprietà saranno sommati con quelli della grande proprietà, man– cando allo s,•iluppo della economia :igrari:i. l'ostacolo del diritto individuale di propriet~. ccl c~scndo e~so sviluppç rcgobto csclu– siv:i.mente dall'intere<,sc collettivo, collettivamente gestito.

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