Il Socialismo - Anno II - n. 16 - 10 ottobre 1903

IL SOCIALISMO Essi sono stati dei lavoratori infaticabili nelle sca– ramuccie pei voti sul bilancio: a loro, la classe lavo• ratrice deve numerosi e non indifferenti provvedimenti legislativi. Ma, fatta eccezione per Vaillant e Sembat, essi sono un po' sprovvisti d'idee d'ordine generale. Vaillant che fu, spesso, chiamato il più sapiente dei so– cialisti francesi, manca, però, disgraziatamente, di quelle qualità oratorie che permettono ad un uomo d'imporsi in un Parlamento, e Sembat, che è, invece, un note– vole debater parlamentare, è sopra tutto un ardente democratico di temperamento molto rivoluzionario, ma non già un uomo politico, peuetrato dalle dottrine ciel Socialismo moderno. E ciò spiega come, nonostante la devozione dei suoi aderenti e la loro fedeltà ai prin– ciJ:ii socialisti, i membri del Gni.ppo socialista rivol11- zionario r:appresentino una parte un po' sbiadita alla Camera di fronte alle doti brillanti dei grandi tenori del Gr11,pposocialista parlamentare: Jaurès, l\lillerand, Aristide Briand, Francesco de Pressensè, Rouanet. I congressisti di Reims si sono molto preoccupati di questa situazione, desiderando che i loro eletti sieno assai più rimarcati alla Camera. Perciò, dopo vive di– scussioni, fu presentato e votato un ordine del giorno di Enrico Ghesquière, assessore della città di Lilla, con cui, dopo aver presO atto della relazione in proposito del cittadino Dejeante, si rilt.~va che il gruppo sociali– sta rwotuzionarw, alla Camera e nel paese, ha fatto, nella mis11,radei possibile, tutto ciò che era necessario per distinguersi dagli altri gruppi parlamentari con una attitudine conforme agli interessi del partito; e si fa assegnamento su di esso pcrchè perseveri nella via di opposizione socialista e rivoluzionaria, trac·ciata dal Parli/o socialista di Francia, fuori della quale non e' è che inganno pel proletariato. Sulla questione delle cooperative, il Congresso se• guì 1 1 indirizzo dei compagni del Belgio, che è pur quello dei militanti del nord della Francia. Ecco, del resto, l'ordine del giorno votato: << Considerando che è impossibile prendere una ri– soluzione d'ordine generale per ciò che concerne la cooperazione, il Congresso dichiara che là dove delle cooperative potranno sorgere ad opera dei compagni e delle Federazioni del partito, tutti gli sforzi dovranno esser diretti a che queste Associazioni avvantaggino la propaganda socialista. « Perciò si potrà richiedere alle cooperative di pre– levare un tanto per cento sulla cifra delle loro aziende, per alimentare le casse del partito>>. . .. Uno dei c6mpiti del Congresso di Reims, era quello di elaborare un programma minimo per il partito, di– viso in tre parti: politico, economico e municipale Ma dovendosi giudicare cli una quarantina d'arti– coli, lo studio ne fu, forzatamente, rapidissimo, e il voto non maturo. È interessante però porre in rilievo la discussione fattasi a proposito della questione sulla libertà del!' in– segnamento, nella qà1ale il Congresso di Reims si è, fortunatamente, allontanato dalle vedute giacobine, a cui s'ispira la maggior parte dei socialisti francesi. · Su proposta di Herbert Lagardelle, direttore del Afovimenlo soc-ialista, che da alcuni mesi soltanto, dopo un lunghissimo periodo d'aspettativa, ha aderito al Partito so,·ialista di Francia, fu votato il seguente or– dine del giorno: « li Congresso, rimandando il seguito della discus– sione al Congresso prossimo ; « Considerando, intanto, che l'insegnamento in mano dello Stato, presenta per il proletariato inconve– nienti tanto gravi come l' insegnamento in mano della Chiesa; « Si dichiara contrario ad ogni progetto tendente a rimettere il monopolio dell'insegnamento nelle-mani dello Stato; - « Ma dichiara di associarsi a tutti i provvedimenti diretti contro 1 1 insegnamento delle Congregazioni e a tutti quelli destinati ad orientare l'insegnamento dello Stato in un senso più conforme agli interessi e alle aspirazioni del proletariato; « Invita i suoi eletti al Parlamento ad ispirarsi a questi consigli nel votare ». Vi è in questo ordine del giorno un tentativo di reazione contro lo Statis,no dominante ìn Francia, e di cui il ministerialismo non è, d'altronde, che un aspetto caratteristico. Gli si può rimproverare, soltanto, di non essere abbastanza esplicito. Una lunga e abbastanza viva discussione è avve– nuta sulla questione dell'unificazione completa. del par– tito, di cui più sopra noi abbiamo parlato. li Congresso di Commentry aveva lasciato alle vec– chie organizzazioni, guesdistes e blanquistes, l'incarico di servire cl' intermediarie tra i loro gruppi regionali e il Consiglio centrale. Era quella una condizione cli cose che non poteva perpetuarsi in un partito unificato. Vaillant lo dichiarò con molta forza e finalmente i gruppi guesdisles dcli' Allier e dell' Aube 1 che sembra– vano i più vivamente attaccati al loro scl,ebolctli parti– colare, dichiararono di rinunciarvi a mezzo di Delory. Il Congresso esaminò rapidamente la questione delle pensioni operaie, elevandosi specialmente contro il prin– cipio d'una contribuzione dell'operaio alla costituzione delle pensioni, principio che è quello del progetto di legge di Millerand, e votò l'ordine del giorno del cit– tadino Bralhe. Reclamando da.Ila borghesia capitalista una legge che garantisca, agli operai e agli impiegati che hanno con– sumata la loro esistenza a produrre per essa, il mezzo cli vivere quando la vecchiaia li abbia resi impotenti a vendere la loro forza di lavoro, il proletariato deve esigere: 1° Che la cifra della pensione di ritiro sia abba– stanza elevata da assicurare ai vecchi lavoratori un 111i– nimum di vita umana; 2° Che il suo conseguimento non sia fissato ad un'età che la maggioranza non raggiunge; 3° Che la cassa destinata a fornirla non sia ali– mentata da versamenti prelevati sui salari già insufficienti dei lavoratori. Considerando che la proposta d' istituzione d' una assicurazione sociale fatta dal cittadino Edoardo Vaillant a nome del gruppo socialista rivoluzionario della Ca– mera, risponde a queste condizioni: « Il secondo Congresso nazionale del Partito soda– lista di Francia impegna tutti i militanti del partito a fare nel paese l'agitazione necessaria a che, sotto la pres– sione proletaria, la classe al potere sia obbligata a con-

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