Il Socialismo - Anno II - n. 15 - 25 settembre 1903

IL SOCIALISMO uario nel miglior senso della p:uola, venga soslituito da uno che si contenta di riformare fo. società borghese. .. Perciò il Congresso, persuaso, contrari:11nen1e all:i. convinzione dei revisionisti, che gli ::antagonismi di classe, !lnzichè diminuire, si vanno accentuando, dichiam: • 1° che il Partito declin:t qualsiasi responsabilità per le con• dizioni politiche ed economiche basate sulla produzione capitalista, e che in con<:cegue-nz:lnega l'approvazione a tutti i mezzi atti a m:1ntcncrc al potere la classe dominante; • 2° che la democrnzia socialista, conformemente all'ordine del giorno Kautsky, vot:tto al Congresso internnzionale di P:uigi nel 1900, non può aspirare ad alcuna partecipazione al Governo nella società borghese. • Il Congresso condanna inoltre ogni tentativo di velare gli an• tagonismi di classe ognora crescenti allo scopo di facilitare un avvicinamento :-tipartiti borghesi. « Il Congresso confida che il gruppo parlamentare sodalista si valg:-i della m:-iggiore potenza d!l esso :icquist!lta còl numero au– mentalo dei suoi membri, per continuare nella propaganda sulle finalità socialiste, conformemente al ·nostro progrnmma; per difen– dere nel modo più risoluto gli interessi della classe operaia, I' al– largamento ed il consolidamento delle libertà politiche; per riven– dicare l'uguaglianza di diritti per tutti; per continuare in modo pii\ energico di prima la lotta contro il militarismo, contro la po– litica coloniale ed imperialista, contro ogni ingiustizia, asservimento e sfruttamento; e finalmente per adoper:i.rsi con energia a pcrfe• zion:i.rc la legislazione sociale e a rendere possibile alla classe operaia l'adempimento del suo c6mpito politico e civile. • Non facciamo qui commento nostro. Riproduciamo invece quello che ne h:-t fatto Singer, nel discorso di chiusura del Con– gresso. Singer, che con tanta energia, calma cd equità ha presieduto a tutte le se<lute, ha preso infatti b. parola per ringraziare i sociri.– listi di Dresda dell'ospitalità offerta con tanta cordialità. « È la quattordicesima volta, egli h!l.detto, che ho avuto l'onore di presiedere un nostro Congresso. Non posso a meno, riassumendo i lavori della scorsn settim:ma, di rilenre che più delle altre vt1lte gli animi si sono eccitati. Si è parlato senza reticenze e senza riguardi per chicchessia. È il miglior indice della nostra fona, che noi possiamo discutere apertamente tutti gli affari nostri. Abbiamo dato sfogo alle nostre passioni; se talvolta c'è stata della conci– tazione nelle parole nostre, è perchè arde in ognuno di noi la grnnde e sacra fiamma dell' ideale, ed è esso che ci fa perdere la calm:1, che facilmente si conserva nelle questioni indifferenti. « Si sono discusse questioni di massima importanza. A prima vista può parere che si trattasse cli questioni personali. Ma in fondo vi stanno gr:wi questioni di principii e su esse il Congresso ha deciso chiaramente. « Che cosa dobbiamo fore, ha poi soggiunto Singer, che via battere? Ecco la questione che spettava al Congre:.so di risolvere. Ed esso ha risolto, ccl ha clichi:u:ito con enorme maggioranza che vuole vedere conservata la nostra. tattica, il vecchio nostro spirito rivoluzionario. Diede una line:1netta per la condotta avvenire. Non diplomazia, non furberia politica, non concessioni all'avvers:uio - il Congresso ha dichiamto che il Partito socialista tedesco conti– nuerà nell'ardua e difficile via de\\a lott!l. di classe, senza adatta– menti e compromessi. « Andiamo incontro a giorni difficili e ci aspettano l!l.vori lunghi e· faticosi. !\fa anche in avvenire ci saranno guid!l. le norme det– tate da questo Congresso. Cravid:1 di minaccie è la situazione po– litica, ma il proletariato è pronto ad accettare la lotta, e saprà difendere i propri diritti. ., Confido che le imminenti battaglie eleLtorali in Prussia ed in Sassoni:i, troveranno il partito tulto !li suo posto di combattimento! ., In alto le b:incliere, come sempre! Av:mti alla lottai A,•anti alla viuoria.! Uni:unoci al grido: « Evviva h democrazia socia.lista tedesca! • Il Congresso nominò il Comit...'ltOdirettivo del Partito. Furono eletti Singer con 286 voti e Bebcl con 272: segretari Aucr con 2 70 e ]lfannkuch con 286; C.'lSSiereGerisch. La prima sessione del Consiglio del lavoro. Che cosa ha fatto il Consiglio superiore del !:i.varo in quest:t su:t prima sessione? Lo dice Angiolo Cabrini (A1 1 n1Jli, 20 settembre). « In questa sua prima sessione il Consiglio superiore ciel lavoro ha pi\1 ciie ahro additati al Comitato permanente, alle specinli Commissioni o ali' Ufficio i problemi che urge risolvere, tracciando un vero e proprio programm!l. agli organi esecutivi cmi fa. consegn:i cli riferire a dicembre, e della npplicazione della legge sul lavoro delle donne e dei fanciulii in taluni rami di industrie (tessili ed estrnttive) e della questione del lavoro in risaia e degli stuclii avviati per la cassa di m!l.temità, per la giurisprudenza dei probi– viri, per la fotografia. della nostra organizzazione sind:1cale OS$er– vata nelle Camere del lavoro e nelle Federazioni cli mestiere •. Ha indicato, insomm:1, quello che si dovrà fare per preparare ciò che dovd. essere presentato poi alla C:imera e... al Sen:1to - in fatto di legisìnione sociale; - e quando si ricordi, per esempio, che il progetto di legge sullo stato degli impiegati (che pur pre– mono al Co\•emo e allo Sta.lo borghese più che i lavoratori) è stato presentato dal 1870 in poi, 33 volte, e non è mai entrato in porto, non c' è tanto da stare allegri per dei progetti che sono ancora da farsi e poi d:i present:usi. Tuttavia, si c.'lpisce, qualcosa è meglio che niente - e perciò noi demmo nel numero passato l cosl ampio preannuncio di questa prim:1 sessione del Consiglio del lavoro. E notammo che mentre nel tempo di luna di miele fra gruppo socialista parlament:uc e Jvlinistero, la legge sull' Ufficio del lavoro fu mutilata dal Coveruo con la esclusione delle rappresentanze da nominarsi direttamente dalle organizzazioni - poi, venuto il pe– riodo di combattività del gruppo, fu il Governo medesimo quello che mise nel Consiglio del lavoro coloro che, senza la mutilazione, s:irebbcro stati indicati dalle org:1.nizzazioni stesse. È sempre il chiodo sul <Ìuale non ci stancheremo mai di ri– battere; che non solo anche noi vogliamo la legislazione sociale, ma che per r;;tggiungerla stimiamo più efficace il mezzo della pres– sione combattiva incessante e folta, inspirata al C.'\ratlcre rivoluzi<r nario del Partito, accresciuta e tenuta viva di continuo mediante la propaganda dei principii socialisti e delle loro applic.'lzioni ai fatti della ,•ila quotidiana locale e politica. Vuol vedere l'amico lettore come commenta il Tempo (18 set– tembre) le sedute del Consiglio del lavoro? « L' t.:fficio del lavoro che smaschera (! ?) la menzogna del- 1' organizzazione confes1.ionale cattolica ed asside un Comitato penn:mente dove i socialisti tengono fronte a tutti gli :1.llrimembri (boumm .I I O st lianno preso lullt lt ddibtrazùmi all'unnnimittÌ !) feriscono assai pili profondamente lo spirito di conservazione che non un :mno di propagand:l invocante misticamente la catastrofe ... che si prorog:i. indefmilamente •. Puah ! Non è :i.ncora finita la storiella dell:1 catastrofe e della invoc:izione della catastrofe, e del misticismo!? l\la c'è anche il ritornello dell'organetto. Seguita infotti, e così e non altrimenti finisce l'organetto socialistetto di ì\lilano: « Non fa nulht. C'è sempre una quantità di brav:1 gente che crede di essere temut:i in proporzione del rumore che fanno le loro chiacchiere ventose e puerilmente millantatrici •. Sull' esperienza fatt:i del Consiglio del lavoro il Corritrt ddlll Stra, il grande org:tno conservatore lombardo (16 settembre), diceva: e I due rappresentanti pi\1 diretti del lavoro che ieri hanno parl:i.to , Rein:t e Turati, hanno entrambi detto di veder con grande 1 Nel ,1/011imt11ftJ r lrgislnzùme sociale del fa!K:. XIV di Socialismo.

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