Il Socialismo - Anno II - n. 15 - 25 settembre 1903

236 IL SOCIALISMO rii-pcllu allu ·wiluppu Jclh mornlc degli indi,·idui, i Go,•crni ,ono 1 Ln.,·olti dati' impeto delle ri,•uluiioni, le qu;\li non '-<>no che fa!)i più :1tlive dcli' evoluiione. f; <1uanto si è prodot10 nella Fr.mcia. tre volte in un secolo, e di là fin::almcnte è sort.'\ la teru Rcpul► blic:i, cioè il solo Governo che :abbi:'l prov:Ho di ~wcr coscicnz:t. dei do,•eri politici e sociali che si impongono ai poteri pubblici nel J):'I.CSC dove la cl:t.SSCS."1.l :t.ri :ua è :LSS!l.i intelligente cd istruit:1, dove i scntimc1lli :'lltruis1ici sono sufficientemente sviluppati. Tut• t::tvia il conllitto non è tcrmin:110 frn la Democr:uia e l'Ql;garchin, fra la massa del popolo che pretende continuare a conquistare i progressi politici e soci:tli scoperti :ti suoi occhi da tre rivoluiioni successive, ed i privilegiati che pretendono conservarne il possesso. Ciò s:-irà l'oggetto delle lotte politiche e soci !l.li del x:~ secolo. Jloss:ino esse non essere ins!l.nguin:-ttecome lo furono le b!\tt:-tglic soci:-ili dei secoli p :t.ss .'\ti ! E noi non possi:-imo che dnr rngione nl L:mes~:i.n. E. Oss1v-LoouR11\, Nvuvtllespeuséesde Tvlsloi. - Psris, Alcsn, 1903, p. 139· Tolstoi è tutto intiero in questi suoi pensieri: lucidi 1 origin:ili, ccceh,i: sono divisi in dodici :a.rgomenti. I.'"' ·vi,. L'l,omm,. I.a Stxiill - ti. La rdig-io11 - 111. Lt/011• voir - I\'. Le patriolism, - V. Le mililorisffU - \"I. I.a ridusu. I...Llravail - \'11. La uimu. l'ari - VIII. Le libre "r/J1lrt - IX. l/.l111011r. Laf,111111r - X. lr/,im. Le mal. La viritJ - Xl. /)i• vrrsn - Xli. la .4/orl. ED. 13ERNSTEl)I, Svcinlismert sriwce. - Psris, Gisrd & Bricrc, 1903, p. 61. - Ccnt. 75. I~ b fomos.'l conferenz~ che suscitò t:-inte dii,;cussioni, e che :-tl Congresso di I .ubecc:-t ru co'iÌ "i":-imente rimprovemta :-i Bcrnstcin d:-ii r-oci:'llisti tcc\eschi. ToGA-R \SA, Ln Giustizin rbe diverte. - Torino, Roux e \"isrengo, 1902, p. 208 - L. 2.50. Castijal rit/1111/0 mol'fs. I.!\ giustii:i:-t ~ messa in luce, umori– stic:unentf', in tUll!\ l:i su:i... ingiustizi:1. Come si S3, Toga-Rasa scri,•e delle co.;c gu ... to"ii., ... ime, e il libro si fo leggere t:mto vo• lcntieri. D. RAllGONI, li lnvoro rolfrlliv<> d,gli ltnlinui nl Brn– silr. - S. Psulo, p. 120. Qu:tli wno le ro•, le risorse che le nostre colonie hanno in loro stes<;c per rt:tgire e trionfore contro le difficoltà, gli :1.ttriti, le lotte che <..'Onlr:tSt:ino il c:,mrnino ::id ogni grnnde impres:1, :td ogni gmndc movimento soci:1.lc; qu:-ilc indiri1.2:o,qu!\lc org:1ni1.1.:t- 1.ione si dchb:-t cercar di d:trc :t quelle for1.e, :-i quelle risorse; qu:tlc scopo :t loro prefiggere, ecco gli :-irgomenti tmttati in questo libro. F. FRANZOLINI, La scim~n i11 rnpporto nlle credm~e foudnmwtnli drll, ro11frssio11i religiose. - Udine, tip. Giov. Bstt. Doretti, 1903. Ì~ una bcll:t e lucid:i conforenza di uno studioso nmturo :ti conoscimento dei fonomcni naturn.li e dei fatti scientifici, di che dette pro,·a in notevoli opere, di cui ricordo quella sull' /111,//i_ren:a del/, /Jutir, di cui mi occup:ii :1.ltro,·e. Egli dimostrn in que5t.'l conforenu i Stg,Jenti tre :issunti: 1. Dio è un'ipotesi inutile e super8u:t per l:i scienz:i; il concetto di un ente cre:itore personnle, intelligente e conscicnte è :t.Ssurdo. 2. I.' immort:t.lit .à dell':inim:t è un controsenso, come è un con– t.o~n-;o l:t funi:ione i.cnt:t. l"org:mo. j, I~'\ mvrn.lc non ,•enne inspirnt:l :ili' umnnità dalle rcliK'ioui, m:-t fu, ed è, il prodotto n:iturnle e necessario dell:1 evoluzione p,ichic:t e 'IOCi:tlc· B. F. G. AMADOR1-\'1RGILJ, 'istituto familiare t1ell,società primordinli. - Lsterzs, Bari, 1903. - L. 2.50. Non è nè tmttai:ionc, nè compilazione, bcnsl schema baS.'l.tO su principt scientifici desumi d:t un!\ critica dei sistemi !lltn1i. I~ questo l':w\'Crtimento che I'A dà nella breve prefazione, ed in questo i,;chcm!\dobhi!lmo :tmmir:'l.reuna giovnnile Yivezzadi pensiero, ma non sempre sapr<:mrno consentire nel mctodoJ e nelle npplicazioni che egli ne fa, in cui dovrebbe, secondo noi, tenere un conto m:tggiorc clelle strette relnzioni fra proprietà e fom1e famili:lfi, reln1.ioni di intima dipendcnZ!l che sono evidenti in tutta la cvolu1.ione dcll:i. fomigli:i nnche quando dal c:impo sociologico si pass.'I. nello "torico, e che egli h:-i quasi complel:lmente t.rnscurntc. E. Prof. ACIIILLE LORI A, ll m1r<1Ù11e11to opernio. - Ssn<lron, Palermo, 1903. - L. 2. Prof. RICCARDO DALLA \'oLTA, I problemi drll'vrl,1- 11iz:;_nzhmr dd lnwro. - Lumachi, Firenze, 1903. Il prof. Lori:i h:i recentemente pubblicato questo volumc!lo sul mo\'imento opernio, considerato storicamente e nelle sue cun• scgucnze e fin:1li13economiche; :ilto cd interess.1,.ntissimo tema che nd un ingegno luminoso come il suo avrebbe dovuto dnr modo di fare qu:ilche cos:i di più e di meglio. Cosi come è il 1:-tvorcllO è m:mchevole nel conceuo e nelle proporzioni. Poichè divii-o in ire pnrti che trnttnno rispettivnmente del movimento unionist:-1 1 dei f:-itti della cooper!liionc e del Soci:ilismo, queste non sono pro• pon:ionate fra loro, e 1111:ntrc è d~to un l:irgo sviluppo nll:-iprim:-i, le :-iltrc vanno m:tn mano diminuendo: p:tre qu!lSi che I'A. i.i sia !lccinto : '1.ll 'opemcon piìt l!lrgo intendimento, e stnd:i facendo gli si:-. ,·cnut:i scem!lnclo l'energi:i e la volontà, od :-ibhi:itemuto di veder troppo crescere 1:i mole del lavoro :iffid:itogli. I.' illustre profo~re non ,•orrà certo dire il movimento coopcrntivist:i di minore impor• tnn1.:1di fronte :ill'unionist:i, e questi due, che mpprcsent:ino l'aspetto economico del movimento operaio, superiori :ill 'org:i.oiU! l%ione 'IO– ci:ilista che del movimento openio è l'aspetto politico. Se in al– cuni paesi prcv:,le l'uno o l':tltro, o tutti sono fusi e contcmpc• r:lli, o nel loro inii:i:irsi tutti !ld un tempo e presso :i pocu con egu:ili for7.e si m:inirest:ino, non possinmo d:irc 3 nessuno una maggiore import.'I.D2:.'I. che :ill':tltro. Se il proletariato inglese orga– ni1.1.:110nel mo\'imen10 unionist.'l si può, in ceno modo, dire ignori Cooperazione e Socialismo, nel Belgio è SO\'r:'ln:i. la Coope• rn1.ionc. E quest:i nel Belgio, anzichè discendere dnll' unionismo, è figli:i del Socinlismo, cd è opern soci!lliSt!l dei m3ggiori ngit:t• tori soci:-ilisti di quel paese, ed ambedue questi moti c.'l.mminnno di cvnscrv:-t :-tlla conquist!l dell'avvenire. Se pnre che egli stesso riconosc!l questo fotto, perchè dire in modo qu:asi :issoluto che il mo,•imcnto politico segue l'ccono• mico? In Germnni:i.. il sindac:ilismo, vinte finalmente le resistenze che incontrava nei purissimi del P:inito soci!llist3, assurge nd impor• tan1.:-tfonomcn!\le solo qu:,ndo è condotto dagli uomini della demo. cr:u:ia o;oci!llist:i. Non v' ha qui il tempo di rilev:ire !lltrn im."S.'l.tteua in cui incorre !I professore in que-to libro in cui ognuno intravede b frett!l della compil:uione. Il profe-.sore Ricc:mlo Jhll:i \·oh:i un con'-Crv:uorc, come si suol dire, illuminato, che gu:ird:t simp:itic:imente :ill'org3ni1.u~ 1.ione del \a,·oro che però può trnsfom1:1rsi da • organitZ!lzionc economica di,1in1:1 per professione in or-Janin:;17.ionc comp!lll:i di

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