Il Socialismo - Anno II - n. 13 - 25 agosto 1903
IL SOCIALISMO sogna sperare che i recenti avvenimenti della colonia di Vittoria contribuiranno ad accelerare l'evoluzione dei partiti operai australiani verso la concezione del Socialismo moderno. Già l'organo del partito operaio di Melbourne, il valoroso Tocsin, pubblica frequentemente degli articoli a tendenza socialista e i partiti operai di Vittoria e della Nuova Galles del sud hanno recentemente affidati) a Tam ~lann, 1 l'eloquente organizzatore del neo-unionismo inglese eia poco emigrato laggiù, la cura di fare una serie cli conferenze sul movimento socialista internazio– nale. D'altra parte nella Nuova Zelanda stessa una or– ganizzazione puramente socialista è stata recentemente creata a \+Vellington sull'iniziativa d'un auivo militante socialista degli Stati Uniti, d'origine francese, il citta– dino Roberto Rives La Monte. Un giornale, il primo giornale socialista pubblicato nella Nuova Zelanda, Tlte ComnurdJeat appariva dopo poco a \Vellington sotto la sua direzione e fa la propa– ganda dei principi ciel Socialismo moderno. Qualunque sia l'esempio della Nuova Zelanda e ciel• l'Australia, non farebbe che confermarci nella nostra opinione sui pericoli e gli errori del Socialismo di Stato. Esso giustifica assolutamente le parole di Kautsky: « Lo Stato è soprattutto una istituzione di dominazione». Esso conserva questo carattere anche quando eser– cita delle funzioni economiche. Il giureconsulto, il poliziotto, il soldato, la vincono sopra l'uomo che la– vora. Ciò non toglie però che a misura d1e il prole– taria~o riuscirà a fare scomparire le differenze Qi classe, rsso verrà anche a togliere allo Stato il suo carattere d'organizzazione dominatrice. J ean Longuet. 1 Fu appunto Tom ì\lann che ioco,ninciò :ì. sfatare le leggende c1eatc in Europa intorno al • paradiso degli operai•· Egli ne scrisse prima di tutto nel Socitilismo del 25 agosto 1902, in uno studio speditoci d:a Wellington in data 25 maggio. Allora non si couosceva I' impon;uua istruttiva che avrebbe poi avmo il fenomeno della vita proletaria au~traliana. . ~~~ SCIENZA ED ARTE I patriarchi del Socialismo' V. TOMMASO CAMPANELLA • ... ogni sorta di proprietà trac origine e fona dal separato cd in– dividuale possesso di cose, di figli, di mogli.• CA)IPANl!.LLA. Questo domenicrino, che occupa con la sua vita il periodo di tempo nel quale il metodo sperimentale si afferma, è molto no• minato, ma è quasi assolutameme misconosciuto. Lo si paragona al Bruno e lo si avvicina al Galilei. i\•fo. il Giordano Bruno è il pila straordinario esempio di for1.a di con– vincimenti e di caratteré che la storia del pensiero conosca; ma Galileo Galilei fu soprattutto, nella esposizione famosa delle sue dottrine, chiaro, preciso, sicuro. Gian Domenico Campanella, invece - è da monaee che volle chiamarsi Tommaso - fu tutt'altro che un buon esempio di ca• rattere e tutt'altro che un filosofo coerente ed uno scrittore de• fiuitivo. Tuuavia non è cosi che vanno giudicati questi tipi di cospi• ratori e queste celebrate creature um:me che la Sant:t Inquisizione ha dilaniato cd il lungo carçere inebetito. 1 Vedi; So,ialitm'1, fascicolo I, 111, V, IX, :i.nuo Il. 11 C.:impanclla va consider:uo nella irrequietezza dell'epoc.1.,ove un nuovo infinito amore per la vita determinava in animi non del tutto usciti dalla passi,•ità della disciplina mon:,.cale, incertezze, trans..uioni, sofismi, cautele, persino ipocrisie. E il rivoluzion:irio cal:lbresc fu mon:ico, come fu rnon:tco il Bruno, il quale, :ippunto nei dimezzamenti mor:ili e dottrin:tli dclb fosca e muhiforme epoc..'lnovatrice, per la tìt:tnica interezza del car:tttere, è miracolo psicologico. TommtlSO C:unp~mella propri;1;mente nacque a Stein:mo, presso Stilo, in C:tlabri:i, il 5 scuembre del I 568 e pcrchè invaso dalla fobbre. del pensiero e quindi torbido di idee e sognatore, si fec_e mon:ico. E fu il domenicano più antìaristotelico che ci sia dato cono,. scere. Fatto notevolissimo questo. Aristotele em il filosofo della chiesa i l'aristotelismo ru lo scheletro della teologi:i, cosicchè il neopl:uonismo, che in Italia si in[zi:t con il Petrarca, esprimendosi come un:t antitesi ad Aristotile, sta a segnare l:i prima ".:lSla e profonda rivoluzione razionalista modema, h madre delle vere e proprie riforme filosofiche europee. Si capi~ quindi che Tommaso Campanella simpatizz..'lssccon Pl:i.tonc e che avesse sin dai primi :mni della sua affennazione fi. losofica. nemici :i.cerrimi i dogmatici rigidi ed intelligenti. i\la la personalità del celebre agitatore calabrese è piccola sino a quando non si giunge al 1599. Questa d:tta appare poco nelle storie ufficiali itali:t.ne. Essa ha, invece, per coloro i quali interpretino integralmente la storia, il valore di un prezioso dcicumeuto: È uno dei molti avvenimenti che provano come il pensiero novatore comunista fiorisc:t sempre dalle epoche pi\1 fervide, dalle crisi sociali, anzi dalle cat:tstrofi. Fu il 10 agosto di quell'anno 1599 che ·l'avvocato fiscale dcl– i' Udùma calabrese, don Luigi Xarava, veniva segrel:tmcnte infor– malo del moto dil:ig:tnte nella provincia con1ro il dominio di Spagn:i.. Don Ferrante Ruiz de Castro, conte di Leucos, vicerè, ebbe in pochi giorni ripiene di ribelli le carceri di Castelvetere, di Squill:lce, di Monteleone. C!trlo Spinelli dei b!lroni di San Giorgio comandava la operazione di persona: il visitatore dei domenicani - s'intende - era con lui. Presto furono messe in chi!lro molte cose nascoste da un enonnc intrigo di leggende, di es.'\ger.lZioni, di paure. llproctJJQ ;11/orma– livo le SC3rtÒ tutte ben presto e dichiarò prima di chiudersi che era Tommaso Camp.1.nella • un lale •, • agil!ltore e sovvertitore della Calabria; :tutore di tulio il trnttato; calu;a pri11cipal d' ula udicio11; ca6e;a de loda uta maqui11a. • E cosl er:1..E tra quei centocinquantasei arrcst:tti che i galeoni trassero a Napoli dinanzi al prouuo offen.sivo, il capo, la mente, il prot:tgonista, l'apostolo era Tommaso Campanella. Nelh ec,{emomania della esistenza rassomiglia al Bruno. Lo spirito di propaganda è cosi acuto nei filosofi nov!'ltori del '500 e del '600, che sulla tenerezza del sentimento nostalgico domill:l. il loro bisogno impetuoso dell'allargare In ·srera dei convinti. Gior– dano Bruno va fino ad Oxford, sulla· formidabile cattedra. Tom• m!lso Camp:ine\la, a ventisei anni, ha già corso tutta l'Italia. E non pens:i.vano a tornare quei tremendi prop:igandisti; non erano nazionalisti. Se non che la Santa 1nquisizione s' interess:tva di provvedere al decoro della nost3lgia. Li seguit:iv:,., li circuiva, li nm ;sta.va o li attir:iv:i, :tstuta e sapiente, nell'àmbito della· sua giurisdizione e, poi, li bruciava. Era la maniera cattolica di espri– mere il proprio attaccamento. 11 Campanella, che giù dai quattordici anni entrò tra i dome– nic.'lni, dovette, da Cosenza, per la rissos.'l disputa eterna che s'era. eccit:\la :\ltorno, scappare e and~re a Napoli. Allora v'er:i il Telesio,
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