Il Socialismo - Anno II - n. 13 - 25 agosto 1903

IL SOCIALISMO 207 dico altro); - que\1:1.:lll'eslero, fino :1. ieri, al figlio di B:,,ccdli. ~1eglio di cosl non potrebbe andare. E se ne vedono i risu:t :i.ti . Arrh•i:tmo sempre in coda. Anche i nostri Unni, - in confronto a quelli di Cuglìelmone, - non sono che dei principi!l.nti, e si l:l.sciano smpidamentc prendere nella trappol:1. DiCcvo, dunque, che arri– viamo sempre in cod:i.. L'insegnamento primario, in Europa, è organizzato in modo che gli analfobcti non esi!itono qunsi piì1. Ma dove li tro\'ate? Per bacco, m:mco a dirlo, ali' ombrn del tri• colore sabaudo: cinqu:ml:l an:Mabeti per cento. Le :i.pplic!'lzioni scientifiche alla pratica della vita :unministr.:l.liva e giudiziaria; i gabinetti di ricerche speciali ! gli istituti superiori autonomi, dove li trov:\le? lit Gcrinnnia, in Francia, in Belgio... !\fa in Italia zero, zero, zero. E zero via zero, fa zero. Adesso viene I:,. volt:i delh m:1\:tria. Cuba, finchè fu protetta da quella seconda edizione del- 1' lt..'llia contemporanea che è la Spagna, ebbe le febbri malariche c;he le ammau--wano la metà dell:t popolazione. Arrivano gli ame– ricani. In sci mesi le febbri scomp:i.iono. 1-bnn~ s.'\puto spendere dei milioni e fare scientificamente la guerra :llle z:i.nzare. Adesso viene la volta de\1:i.Fr:i.ncia. I.' AlgeTia ha 1a mal:iri:t. Se l'Algeria fos;;e... in lt:tlin, gli itali:1ui di palazzo Brnschi direbbero: - Tohl c'è la malaria? Che ci resti. Che c-.osaci possiamo fare? Cu11/aall-' '.\la l'Algeria, per sua fortuna non è in Italia. E il governa– tore è andato ali' Istituto Pasteur, si è messo d'accordo con quei benemeriti, si è fatto dare dei quattrini, . e 1a lotta scientifica contro le zanzare è cominciata. 1 fr:incesi S.'\ranno sbarnzz:lli dalle fobbri m:-tlarichc in Algeria, come gli :uncric.'lni lo forono a r:uba. E gl' italiani? Gli italiani hnnno altre gatte da pcbre. 11:mno il Vaticano, la Triplice, l'Abissinia, il Quirinale, e le nobili lotte personali tra Rudinì e Sonnino, i quali si curano del loro paese come io delle mie primissime ciabatte. Andate loro a parlare di malaria! Gli uomini compelenti, e che si :-tcquistarono fama mondiale su t :i.le questione, come il Cclli, il Grassi e il Calli Valerio (il quale è professore ... in Svizzera!) ce li :-tbbiamo; ma di essi chi se ne occup:-t? E poi, e' è I'ahro guaio. Non ci sono qu:-tttrini ! I quattrini servono, come sapete, per essere gettati nella fogna delle spese improduttive; così i cagnacci affamati si calmano e di,•o– rano. Dunque quattrini non ci sono. L' Americ!l ha fotto scompa– rire le febbri a Cuba? L!l Francia fo le stesse cose in Algeria? Che si nccomodino. Noi siamo patriotti. Le febbri malariche sono una istituzione nazionale, che servono a farci conoscere nel mondo intero. Esse fanno parte integrante dcli' analfabetismo italiano, del- 1' Acciaieria di Terni, della lista civile, della legge sulle guarentigie e del tricolore. Guai a chi le tocc.'l ! Breve breve. A Marsiglia il ministro Combes è stato accolto da una folla entusi:LSta che cantava I' fnlerna:.io11ale. L::i. su:i. carrOU.'l è stata coperta di fiori ; i maestri, le maestre, gli operai, col fiore rosso ali' occhiello, gli hanno fatto scorta d'onore ... Conclusione. Si avrà un bel dire, ma in Monarchia il popolo non accoglie così i ministri, pcrchè, in fondo, non è lui che li sceglie ; e poi - per quel che riguardn l' /11/trnazio11ale ... stiamo freschi ! Un ministro accolto festosamente dal popolo al suono del- 1' h1/er11azio11a/e: ecco una cosa che non si vedrà mai, neanche nelh più repubblicana delle monarchie. !\li sono spie-gato? Chi sale e chi scende. In Francia e' era una cac;;tamilituc. In Italia no. Ma in Francia la e.asta se ne va e m:i.rcisce sotto l'azione volente o nolente dei _ministri repubblicani spinti dall' inst:rncabile opcm del partito so– cialista. In Italia invece la Casta spunt:i.. Ieri, questi r:igazzi, pren– devano :i.ppena appena il latte. Oggi sono stati in Afric:i.,a C:-tndia e in Cina, dove si sono comportati - come s:-tpete - ed eccoteli lì gonfi e tronfi, che _si accostano l'uno :-tll'altro e si organizzano in C.'\ste. Non ci dicono a noi •civili•,· come i lvro colleghi - gli ac– coltell:t.tori delle strade : - tilt le vojo 11mg11àer core.' Te vt,jo me/le le /Jm/d/(1 in mano ... ma. ce lo fanno c:"t.pire. (Vedi' fatto Agnini). C'è di più: alla loro tesla ci sono dei principi .. b.'\da dav:-tnti. L'esercito e la marin:-tsono così posti in mano :1i membri di un:1. sola famiglia., e famigli:i potente; voi m'intendete. ·rutto ciò è pii1 che sufficiente per fondare la casta. Ecco perchè il colonnello Tale dei Tali già difende, scnz:i. esserne richiesto, Modugno, ca– valiere, stupratore, ladro e ass:-tssino; ecco perchè la querela col– lettiva. degli ufficiali di m:-trina ... coincide coi telegra.mmi di l\lon– signore Luigi. E cosl di seguito. La casta militare in ltali:1. si fonna. Noi domandiamo un ministro della guerra borghese. Noi domandiamo che le alte c~riche dell'esercito e della m:irin:i. siano date a c.:,loro che sanno conquistarsele con i propri meriti, e non· per diritto ... di cosciatico ! Sempre per le due momli. Il principe Gag3rine - uno dei soliti autocrati russi, - è stnto ucciso da. alcuni comadini stanchi delle sue se,•izie. Siccome si tra.tta di omicidio politico, i contadini S!lranno impiccati. Se invece di essere dei cont:1.dini fossero stnti de-g\j ufficiali o degli aspiranti :-ti trono, - avrebbero ricevuto la promozione, - il gmn cordone cli San M:-turizio, - le lettere plenipotenzi:irie degli ao1basciatori, - i telegr:-tmmi dei sovra.ni. Dove si vede che quando si vuole am– mazi..'lre qualcuno, bisogna. vestire la tonac.'l militare. A Parigi, a Monaco, a Vienna, a Madrid e altrove, i nunz francesi, tedeschi, :mstriaci e spagnoli hanno esposto la b:-tndiem bianca. e gia.lla per la morte del principale. E ciò perchè gli stre– goni C.'lttolici non sono nè francesi, nè tedeschi, nè russi, nè spa– gnoli; sono cattolici. Essi non hanno per p.'ltria chC la Chiesa di San Pietro, e quindi non hanno per bandiera che la bandiera di San Pi"ro. I borghesi però, quando ci vogliono insultare chia– m:-t:10noi • senza patri!!.• - e ci impediscono di esporre alle no– stre finestre e sui nostri tetti la nostra univers:-tle bandiera ross:-t, simbolo di frntell!ln1.a universale. Per i s.-iccrdoti, sempre pronti a tradire il proprio paese quando ne ricevono l'ordine da San Pietro, - per i sacerdoti che hanno in rntta Europa una soh bandiera, 1:-t b!lndiera bianco e ginllo, i borghesi consen•ano i salamelecchi, il fondo pei culti, il S.'lluto delle armi, i viaggi a ufo nei vagoni letto; - per i socialisti la. persecuzione, le male parole, e, nelle grnndi occ.'lsioni, le m:-tnclle e i tribunali dcli' ingiustizia militare. Per crep..'lre d:'lllc risa bisogna leggere i giudizi che ivari sovrani e presidenti di Repubbliche uso Rooselvet il mauacchione, bann6 dnto sull'opera sociale (io direi antisociale) dell'ex Pccci. Guglielmone, Leopoldo, Alfonsucciv (quello che :irresta le v:-tcche) hanno sen– tenzi!l.tOe sproposit!l.tO: qunlcuno ha anche tirato in ballo la demo– crazia sociale e h:i. espresso un teorema ... sociologico. È proprio vero che l'istruzione e· il senso della vit.'l reale mancano del tutto nel cervello dei presidenti, sovrani, imperatori, e altri mammiferi più o meno coronati. La contessa d'Esc.'lrb !l.gn :LScredeva che M:ir– ziale fosse un mercante di guanti. Nicol:1. li, il russo, davanti :-ti b:1.cinodi Versailles, domnndò chi era Latona - la veneranda madre d'Apollo. Il presidente Félix Faure, - presidente d: pa– nache, - rispose che era ... un nome. E così di seguito. Oggi, gli stessi coronati prendono sul serio la politica. dell'ex-papa e ne fanno un:i. delle più potenti mote dell'ingranaggio soci:-tle ... Altro che ruota. 1.:-tbufora :i.rriva; - e, allorn, attenti :tgli ingranaggi! studbte un poco di pili, signori, e ne sballerete meno.

RkJQdWJsaXNoZXIy