Il Socialismo - Anno II - n. 10 - 10 luglio 1903
160 IL SOCIALISMO iato in ca~a altrui, non per difendersi, ma per a...,;s:ilire), - qu~ta stessa mancanza di pudore e di senso morale, dico, - esiste anche per i.Itri modi di considcr:uc l',more nei no<.tri tempi. Pic– rnccio, re degli ass.1s5ini, a Jklgmdo, - ha fatto, J>Cr. primo :1tto,le pratiche pcrchè il suo nome fosse .st::unp.1to in quella rac– colta di dcgcncrationc pili o meno criminale che è l' Almmu/CfO 110/,ili"re di Gotlu,. P:uc che l' Alma11auo si fosse rifiut:llo fino ml oggi a registrare tr.\ i nomi delle famiglie vcrnmcntc nobili 1a (:i.miglia. di Pictruccio K:\ragcorgc,•itch. Adesso che l'uomo S.'\lcsu un trono sporco di sangue, e che si mette col deretano su un trono paragonabile a uno sc:mn:-itoio per nrniali, Pietruccio diventa nobile, e di diritto. I,' Almat1occo te lo iscrive ipso iurt. Ed è n:-thtrale. E quello che :1cc:-tdeoggi :-tccadcv:-t ieri e ieri l'altro. Per entrare (\i diritto nel– !' Almn11ncco Colha bisogna avere in fomiglia o degli omicidi o dei ladrocini; qualche volta ba.stano le coma o la prostituzione. Enrico 111 poi non ~i contentava della prostituzione delle fommine. Per dare gradi e (1uarti di nobiltà csige\•a anche la pro-.titui:ione dei maschi, - e si sa che i suo: favoriti maschi (abitudine che a,·eva preso dal confessore) arricchivaflo rapidamente la doratum dei loro blasoni. Ora, vi chiedo io, un'anima onesta non sentirebhe come \'er– gogna e come disonore la discendenza da tale fior di c:tn:'lglia? Ma nossignori, - la morale d'oggi, - im•ertit:t, come lo (', scssu:tl– mcntc, in mornlc sacra, • considera tutto ciò un 1itolo d'onore. Ciò mi fa pens."\rc :-tll:lv:1.nteriadi Giacinto, in un noto vaudroillt: - • Anch'io signore, - dice\'a il nobiluomo; ::mch'io signore ap• partengo a un'illustre famiglia. I Io un antenato che ha tradito la Vranci:1.nel 1394! • E allora, di fronte a queste umane bestialità, che frmno co~ì evidentemente riavvicinare l'uomo :i.I bruto, - in penso a due grandi e infinite discendenze d'uomini e di avi. D:t un lato i figli e i ba.stardi dei grandi nobili torturatori, dei papi, dei· c.--.rdinalie di ogni altrn genb di S."\ccrdoti, - i figli e i bastardi dei grnndi predoni delle crociate, de'le mantenute reali e principesche, - delle badesse e delle canonichessc, - gente che faceva attanagliare, im– picc.--.re,fostig:ue, ntbarc cd esigere- le decime; costoro si v:mtano di tale discendenza e si chiamano 11ol,i/i. D!lll'altro can10 i figli o i discendenti del popolaccio. Vale a dire i figli di tutti coloro che furono tortumti, auaoagliati, impic- C."lti,violati, spogliati, fustigati e perseguitati in espia1,ione delle loro idee gloriose di lihertà e di ril>cllione. Fino ad oggi il mondo è !>latodiviso in due: padroni da un lato; schia\'i dall':tltro. Le libertà che noi possediamo le dobbiamo alle nobili rivolte degli schiavi. Onore dunque :1d essi - e \'crgogmt sugli altri! Meglio ;\\'CfC 1 nella linea delle proprie famiglie, quei l.'Ont..,dinie quegli schi:-t,•ii quali, con il loro coraggio e con le loro sofferem:e, ci prepararono l'aurora della libertà, - piuttosto che quei padroni i quali arricchitisi col favore delle donne o col furto perpetrato sul campo di battaglia, furono dichiarati nobili dai loro SO\'r'!lllie pa!-t• s:irono la vita nel tormentare la c.--.medei ,,illani ! (:rnzios.--.a ~ntirsi In difesa delle monache di Tours, dopu le tristi l.'OnSt:-tt:11:ioni elci l'rocumtore della Repubblica. Le monache sono state condannate a brevi pene, però. I giornali parigini del 22 J>Orl3VallO: Si telegrafa da Tours, 21 giugno: • Nel pomeriggio il l'uh– blico Ministero pronunciò la su:1. requisitoria nel proces!-0 delle monache. Egli fece conoscere dei p.--.rticolarinteress.'lnti relativi al regime di punizione iu vigore nei di\·crsi st:lbilinicllli penitenziari della Francia, e aggiunse: • Quel regime non ha nulln cli comune col sistema crudelmente :lpplic:\tO nel monastero di Tour<:. Gli stessi p:md sono trntu.ti con pii, umanità di quanto erano le edu– cande del convento di Tours, dove 13: suor Santa Rosa applic."l,':\ delle pene SC\'erc e barbare per delle fanciull:iggini •· Il Pubblico Ministero enumerò le diverse torture invent.'lte dalle monache, fa. ccndone ris.--.lt!!re il carattere nenamentc delittuoso, e concluse per b colpabilit:\ di suor Sant:'I Rosa e di altre due monache che erano sotto i suoi ordini. • I.,."\parola venne quindi dat:l nl difensore delle monache, il quale tentò dimostr:,re che il procesro attu:ile è un processo poli– tico. Il difensore riconosce perahro che la punizione dello sterco di vacc.'l.sul viso è profondamente ripugnante, ma di1.:e che ciò non costituisce una violem:a. Quindi l'av\'ocato domanda l'assolu– zione di suor S:-tntn l{osa, qualificandola per una santa donna, la quale ha commesso qualche imprudenzn credendo di far bene. Nix. ENRICO FERRI, dirdlort-rtsponJa/Jilt. Rom-;,- 1903. - Tipogr.ifia Cooperativa Sociale, ,·ia Barbieri, 6. Siamo alla scadenza degli abbonamenti sem~strali, e i nostri abbonati debbono sentire il dovere di mettersi in regola con l'amministrazione, mentre coloro che comprano volta volta il Socialismo dovrebbero persuadersi che, a far così, chi guadagna è il rivenditore e soltanto il rivenditore. Ci sono poi gli abbonamenti cumulativi: Per l'Italia. Socialismo e Avanti. Socialismo, Avanti e Asino Socialismo, Avanti e Critica Socialismo e Asino . Socialismo, Avanti, Critica e Asino. Socialismo e Verona del Popolo . Socialismo e Avanguardia Socialista Socialismo e Propaganda . Socialismo e Lavoratore (di Trieste) . Socialismo e Proletario (di New York) Per l'Estero: Socialismo e Avanti . Socialismo, Avanti e Asino Socialismo e Asino Socialismo, Avanti, Critica e Asino. Un anno L. 20 24 Z7 8 50 31 18 50 7 9 50 18 IO - 37 45 13 54 Sei mesi L. IO IZ 13 50 4 Z5 15 50 9 50 3 50 5 25 8 5 -'- 18 50 12 50 6 50 27 -
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