Il Socialismo - Anno II - n. 10 - 10 luglio 1903
IL SOCIALISMO La soppressione delle sottoprefetture in.Francia. l.:1. soppressione delle souoprcfouure, lantc voile rccl:unat:1. i11 lt:l.lia da coloro che, come noi, sono contmri al sistcm:1. :1.cccntr:t– torc della vita nnion:t.le , è st:lt:l. dcliberat:l. il 2 luglio in Francia dalla Commissione per lo studio ciel 0 dccemramcnto ammini~t.rati, 1 0. I .'on. lb.oul Perret è ,;t:uo incaric:ito delb. relazione. Ì~ :mcora un pao;so verso l'organi1.za1.ionc dcmocrntic.1. dello St :l.lo : J>:l'-SO t:mto piì1 import:lntC nella Fr:mcin, che fu sinor:t tipo e modello dcll'acccntr.unento a tuui gli Stati europei, e sopranutlo ali' Italia. L'accentramento in Fr:mcin :wcv:t trndi1.ioni secolari stret– tamente ri(.-ounes..-.c :i.Ila ~ua storia. 0:l. noi fu ed è una importa– ;,:ionc, in conflitto cou tutt:l la nostr:l storia. Eppure noi :1.bhinmoancora, indislurlxllo, l'accenlramcnlo, c in, di~lurbale le i-oltc.,prefcuurc, inutili e ingombrn11li organismi buro– cr.1tici che :.crvono ::.olo al Governo, per fi1bbrirnn, nelle elezioni, la 1•,,/011/ti dd Jntst. Il Congressodei lavoratori dello Stato in Francia. ì,:: tluratc, i primi tre giorni di luglio, ed è ~lato lahoriosi::.::.imo, il Congresso generale dei b\'orntori dello Stato in Francia, tenulosi a P:uigi. Oellc deliberazioni d'interesse internazionale notiamo <1nella, appro,·at:1 al\'un:rnimit:\, per le 8 ore di lavoro, senza di- 111inuzionedi salario, in tulti gli stabilimenti dello Stato, e quella per la soppressione del h,•oro a 1.-ottimo: !'lnzi, quc,t'ordinc del giorno, pure apprO\'ato al\' unanimità, ..contene,·a auche il rifiuto a porre in discus.:.ione il progetto ministeriale per la riforma delle ta– riffe di la,,oro, perchè ciò avrebbe implicato riconoscimento del la,·oro a cottimo. VARIETÀ DELLA CRONACA INTERNAZIO NAL E I voti di po,•crtà e di cani1:l - Il paganesimo, il cristianesimo e la eoncc- 1ionc del lavoro mnano; 'ieri, oga:i, domani - Il lavoro come espi:izionc, per far mantenere chi gu:izu nell'ozio, e i dettami di Cristo - I Kara• r~orrn1idt e l'Almanncco di Col/in - <..:omesi considera l'onore, ai no• ~tri tempi - Le due nobiltà. - La difct:i. delle monache di Tours. I ,:'I congreg:l.zione dei redentoristi francesi, -- espuls:l.insieme :'I.gli :tltri monaci dalla Fr:mci:l., - si è impi:mtata in ~lalines, in Belgio, h:t :l.ll :l.rgato ·j cordoni della borsa, ha c:1.cciato fuori mezzo milione in oro e ha comperato il magnifico dominio di Coolheim. Nel frnttemi:o i po,•cri crep:mo di fame sui marciapiedi e sollo i ponti; - le donne degli operai, nelle soffitte, mettono al mondo bimbi gelidi e morenti; - e le beghine, eccitate dal robusto priapo dc' padri confessori, gridano che i fr :l.ti , le monache, e tutta la ciurmaglia euc.'lristic.'l hanno fatto ,•oto di • povertà •. Sicuro. Voto di povert~, - m:t per la solita menzogna, sono piì1 l'icchi ~lei milionari. Voto di cal:ltità, - ma arricchiscono ad vgui dì, nei confcssioo:tli, nelle S:l.gre,;tie, nelle çellc, cd in altri luoghi di tollernnzn, le pagine delle umane psicop:l.lic sessuali. \"oto di celih:uo, - ma empiono il mondo dei lvro bastardi, e - non a,•endo famiglia, - si islallano comodamente uellc famiglie altrui, u::.ufruendone d'ogni gioi:\, pur non l:IOpportandonc alcun carico. Co'-Ì, - senza famiglb, h:rnno un l,artm; senz:l. figli, h:umo sparso dovunque la loro paternità; senz.'\ lavoro, hanno milioni. J ,c ricchezze non si producono che col lavoro. Tulti coloro che u,ano delle ricchezze senz!'l lavor:1.re, non fanno che sfruttare, mediante la frode o la violenza, il lavoro degli altri. li latifon– di,;ta che giuoc:l. a ~lontecarlo trecentomila frnnchi senza mai !'lver prodono un filo di ricche1.za, vi,•e esclusivamente sul lavoro scroc– cato ai suoi contadini, l.... 'l monaca di Tours che vive senza nulla operare, scrocca il lavoro delle piccole orfonelle che producono d:1. mane a sera b. ricchezza. I frati di Lomdes, di Pompei, di 1.oreto e d'ogni altro simil luogo malfam:tto, che inc.'\SS.'\nO oro su oro scnz:a muovere dito e senza pro<lurrc una sola briciola di ricchezza, sfruuano i creduli e.gli ignornnti, - ed e,torcono loro il frutto del lavoro manuale, servendosi magari di II lllltJ/llli • redatti da medici usciti dalle sagrestie, - i quali, piì1 menzogneri dei sacerdoli stessi, - rifimO delle scuole, - fanno fede dei ·• miracoli • d:utdo così :1i falsari l'appoggio della loro menzogna brc,·enata. 1-'l conce1.ione del lavoro umano ha subito un' e,•oluzionc che noi socialisti abbiamo sino :ld oggi por1at:1 al suo piì1 i;lurioso grado. Que-.t:l evoluzione mostra :rncor meglio quanto si:\ ,.prcgc– ,·ole I' atluale conc<."7.ionc dovuta al mil:lticismoe alla supcn,tizionc cristiana -- capitalistica. :\li spiego. J .a concezione che 1111:l r:izz:l.,- o una -;ocictà, - o un partito, - si fa del la.voro è l'indice es :i.uo della moralità e dello st:tto sociale di quc-.ta ra:r.z:i,di questa società, di <1uestopartilo. li ricco e glorioso paganesimo antico \'ede\ 1 a nel la,·oro una fatalit?1. Il la– voro cm l'opera neces-.:ui:1 del 1>0,·croe dello schia,•o, - neces– sità, d'altra pane, che è l' istig:ltrice del commercio, della ricche1.z:1., delle :1.rtie della vit:1.ci, •ile. fl suo pungolo contribuisce a creare I'opulenzn. Così la L-Oncepiscc .\ristofone. \·enne ~esù, il quale elette il suo uome ad uno dei piì1atrod flagelli che abbiano gettato I' um:mit:\ in uno stato di purulenza cronica. I lo nominato il cristianesimo. E il cristianesimo, male– detto egli stesso, ebbe il cornggio di maledire il la\"Oro. Ricordate l'awentur:i dell'an3.Jfobcta Gesit; il wtuitol>Onevropatico preferisce· :\l:lria che avt·va pregato a .\lana che aveva lavorato; - ricor– date Eusebio che afferma, 11 noi disprezzi:1.mo il lavoro•; - ri– cordate l'ozio, formula apoc:i.littica, in cui guazz3.no tutti i sacer– doti del cristianesimo e del cattolicismo aurnvcrso tutti i secoli, ingrnss3.ti dal lavoro altnii. Cosl per tutti i fìlosofastri cristiano– C.'\ltolici, - i quali hanno imparato b morale sulle ginocchia del p.'\dre Fl:l.midieu e l'onore dai testi della badl."ssa Saffo, - il l<i– voro t 1111n tspiazio11t, - 1111111altdi::io11t di dio. l.ina società., dunq~e, alzata su queste teorie, dovrchbe essere una societ:\ di oziosi, di vagabondi e di ladri. Vivere senza produrre, ossia ,•ivere scnz:l. la– vorare, significa rubare il prodotto di l:woro non vostro, - e l'odio al 13.voro è la concezione pili immorale che sino ad oggi ci ab• biano da.lo i filosofi e i fokiri religiosi. E segue. li Soci:ilismo arrivò, mettendo la porpora del suo ftto<.-o nei cuori e su per i cicli, arro::.sa1idall'aurora nuova. Per il Socialismo il lavoro non è pilt la maledizione cristiana. Esso è la fonte della ,·ita stessa, della gioia, dell'o1>ulenza e della trnnquilli'tà. Noi dobbiamo, attesta ~lichelet, non solt:1.11to crili– C:l.reil crislianesimo; ma t!immlicnrlo. ~lichclet avca ragione. Noi dobbiamc., dimemicarc, insi1•mealle :l.\trc falsità, la concezione cri– sti~ma del lavoro. Ess.'l diceva: Il la,•oro è l!'lpena del peccato ori– ginale. E i S.'\cerdoti, nell'ozio, si arricchivano. Xoi diciamo: Benede11iquelli che lavorano! Poichè e~ ~icrc:l.no la ricchezza e la prosperità; essi aggiungono ogni dì un;t gemma alla corona imperitttr:\ dell'umano progreS'iO ! essi, - nella febbre spasmodica del non interrotto lavoro, - h:\nno gettato la scin– lill:l. elettric.'l nelle macchine, h:inno :inimato gli acciai, hanno prodollo la vita. dei commerci, degli scambi, d<-llc produzioni; essi infine h:1.nno crcnlo In nuova morale, la quale attesta: ogni uomo che \'ive senz:\ lavorare è immorale, poichè egli consuma senza prodmre ; - cd ogni uomo che 13vorn prende, per questo solo fatto, posto d'onore 3.J b3.nchetto della vita. Questa stess.'l mancanz:i. di pudore e di senso morale che fa ritenere per .-onore• l'onore di aver ro/011i;zato a furia di omi– cidii (non c'è cristi che tenga; un briccone che h!'l In medaglia coloniale al ,•alorc è uno che HA ,\M\IAZ7.t\TO,e che ha ammaz-
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