Il Socialismo - Anno II - n. 7 - 25 maggio 1903
IL SOCIALISMO 109 giunsero nei porti americani non meno di 739,289 immigranti. Quando pensiamo alla cifra dcli' immigrazione europea negli altri Stati dcli' America e ci raffiguriruno con la mente questa colossale fiumana di persone che da anni e :mni, senza interruzione e con un crtsu11do continuo, si riversa dall'uno all'altro continente, un senso di stupore Invade l'animo, e ci domandi:1mo sgomenti cos:-t :wverrà. qu:mdo continuando, come pare prob.,.bile, le cause gene– rali e profonde di questo fenomeno, l'America non sarà pilt in grado di dar ricctlo a t:mta gente. Già è appars:t sui giornali la notizia che il Governo degli St:Hi Uniti ha pensato al modo di porre nuovi freni all'immigrnzione, e non ci pare moho lontano il giorno di una completa proibi– :done: ma torniamo alle cifre ufficiali. Rispetto al 1901 l'aumento per il 1902 è di 200 mila persone, poichè in quell'anno gli immigrati furono 522 1 573; nel 1900, 472,126, e nel I 899 soli 361,31 S: cioè in soli tre :mni la immi– gr:-tzione è raddoppiata, e la popolazione degli Stati liniti, in soli qu:-tttro :inni (senza cont:1re l'eccesso delle n:1scite sulle morti) h:1 :1umenl3l0 di pi\1 di 2 milioni. I.a r:1gione di quest'aumento sta d:1un3 parte nella gmnde pro– sperità industri:-tle dell:l America, e in parte nell:l depressione in– dustriale degli Siati europei tuni, o"e infotli l'emigrazione è !\U· mcntata uniformemente. La statistica ci mostra inoltre che i m:ischi preponderano ncl– l'cmigrnzione: sul totale di 739 1 289, ernno maschi 527 1 301 e 211 1 988 donne: la steSS!\differenza esiste"!\ negli anni scorsi, ma in pro– porzione minore. Infatti nel 1901 di 522,573 emigrati, 362,470 ernno maschi e 16o,103 femmine: uel 1900 di 472,126,513,953 maschie 158 1 173 femmine. Quanto all'et?t, non vi sono ancora i d:tti per l'anno solare; ma per l'anno fisc:-tle terminante il 30 giugno scorso, quando il numero degli immigranti era già di 648,743, soltanto 35,426 per– sone di ambo i sessi !l.,•evano 45 anni o piì1; 539,254 erano tra i 14 e i 45 nnni, e 74 1 063 ·ernno sollo i 14 :1nni. Quanto alla nazionalità, valga. la seguente t:1bella: Inghilterra . Impero tcd~sco Ausnia-Unghcria •. Italia . Russia. Alui paesi d'Europa . Asia - Gi:ipponc. R<:sto d<:ll'Asia . Tutti gli ahri paesi. I ,902 1901 1900 5,,338 '45,475 49,532 45,So 32,736 22,159 20,768 17,989 185,659 133,8o5 1o8,701 8,4,837 201,266 143,131 111,088 82,297 123,882 87,384 92,486 76,11,4 39.020 24,859 20,785 15,033 zo,152 13,436 11,059 6,937 48,315 30,137 32,030 16,328 ------ --- --- 702,368 500,386 446,449 3'45,379 19,298 6,996 1,4,202 3,772 9,46g 8,725 6,659 5,979 8,154 6,,.66 ,.,816 6,188 739,,89 1-,,,,,,,- --:::-,~ •. ::: -i-- i---- -- anche l'America ha. tuttora, ma non avrà sempre, grnn bisogno di la\'oro di classe inferiore, non specializzato (rmskilled). Anche nel 1° trimertrc 1903 l'immigrn.:done è in 3.umento. In marzo sbarcarono 91,666 immigr:mti, mentre nello stesso mese del 1902 ne sbarcarono 77,488. In questb primo trimestre gli cmi• granti dell'Italia furono 51,955, cioè 11,638 piit di quelli del 1° trimestre del 1902: Alla vigilia della separazione della Chiesa dallo Stato in Francia. N,gli ultimi fascicoli di Socialismo' siamo andati seguendo accuratamente il movimento che deve portare alla separazione della Chiesa dallo Stato in quella Franci3 che il P:tpato di Roma chiamava .- la figlia prcdilelta della Chiesa •, e do\'e si è trov!\to un i\'lillerand che h:i vot:ito contro la propost:l. di aboli– zione del\'ambascbta francese presso il Vaticano. Ora ecco che i giornali portano la seguente notizia: Parigi, 21 (A. S.) - 11 Journal Ojjìcid così reuifica le vo– tazioni di ierS('ra :'I.IlaCamera dei deputati: I ,a mozione dei socialisti e radic:tli che volcv! l.no la separa– zione dello Stato dalla Chics!l. fu respinta con soli 275 voti contro 240, e l'ordine del giomo, accettalo dal presidenle del Consiglio, Combes, fu approv:-tto con 31 5 voti contro 230. Per soli 35 voti non è passata dunque la riforma coraggiosa della separazione dei due poteri. Essa però sta maturnndosi ! 1 Vedi in Altualit1, politica: Ri/o,.misli e rh10/11:;iona,.; • ftfi//erand e 71mrcs, fase. Ili, anno Il, 25 mano 1903, p:ig. 33; e in llfMJim. e le– ,ris/. sociale: Pc,. la dniun:;ia del co11co,.,lalo ;,, F,.ancia, stesso fase., pag. ◄7; Per /a u/mra:io11e della Ch.irsa dallo Staio in F,.n11cia, fase. VI, 10 m:iggio ,903, p:ig. 92. La statistica delle cooperative italiane. La Lega nazionale delle cooperative con un lungo lavoro d'in– dagine e ricerca ha compilato una st!l.tistic.'lòclle cooperative ita– liane, :tssodando la esistenza di 2422 Società, suddivise così: 1053 cooperative di consumo, 838 di produzione e lavoro, 447 di ere• dito (escluse però le Banche popolari) e 84 di forme diverse che non possono essere classificate nelle tre c:itegorie anzidette. Il numero complessivo delle 2422 cooperative ci dà questa grn– dua.toria regionale: l.~mbardia con 429 cooperntive, Veneto 387, Emilia 3;5 1 Toscana 243 1 Piemonte 219 1 Sicilia 162, Marche 108 1 Liguria 90, Campania 85, Romagna 79, Abnizzi e ì\lolise 65, B:i.– silicata 4 1, Umbria 24, Puglie 28, Calabri:l. 21, Sardegna 12. J ,e altre 44 cooperative che mancano a raggiungere le 2422 sono rappresentate <lalle provincie irredente. Per un uificio centrale della beneficenza. Sotto il titolo L'evoluzione dello lwujùema, la ,tiforma Sociale dà conto della relazione presentata dal prof. Osimo alla Società Uma– nitaria di l'>-lilano, con la quale si propone che q.. :est:i.Società isti– tuisca un • t;fficio centrale delle istituzioni di beneficenza • coi se– guenti scopi: 1° mettere i bisognQsi in condizioni di conoscere le istituzioni benefiche che possono aimarli; 2° aiutarli nelle pratiche relative; 3° liberare gli Istituti dai bisognosi di professione; 4° st3• bilire una consulenza legale pei poveri; 5° f;tudiarc le condizioni srntistiche della miseria, in relazione ai mezzi per farvi fronte. Anche per i singoli paesi si è m:1nifes1atal'eccedenza dei maschi Stnnnenti per r:i.ggiungere questi fini: uffici rion:tli <li indic:i.- sulle femmine: cof;Ì per l'Italia, 162,144 m!lschi e 39,122 fem- zioni; un Corpo unico di delegati; un protocollo generale, che ap- mine; per l'Austri!l.•tJngheria 134 1 810 maschi e 50,849 femmine; punto serve al doppio scopo di elimin !l.re i bisognosi di professione per la Russia 83 1 702 maschi e 40,180 donne. e di compiere la statistica. I giornali 3mcricani commentano -ibbastanz=i. sfavorevolmente Come si \'Cde 1 il nuovo Istituto che vie.ne proposto, malgrado l'aumento dell'emigrazione itali:m!l, n1ss3 e austriaca, notando che i vasti ~copi a cui anender?1, non è per nulla burocratico ed in- essa si compunc di clementi piuttoslo scadenti; notano, però, che gombraute; tanto è vero che costerà in tutto 40,000 lire :tll'anno,
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