Il Socialismo - Anno II - n. 1 - 25 febbraio 1903

Il IL SOCIALISMO · la "Wl estraneità ad ugni Pnrtito: le due csposizivui suno pcrfct– lamcnlc identiche: ••Il 9 gennaio due importnn1i Case di trnsporti mnriuìmi, b Società Blau11hotdt11vu111, e fa Casa Miillcr & ci•:i, assunsero in scrvi1.io, per la spcdi,:ionc dentro terra del C.'\rico di un pirosc:tfo, due magazzinieri non inscritti nel Sindacato. (;\j altri operai nbl>.'lll· don:-irono il lavoro e decisero di interdire ogni prest:'\zioac d'opera per quelle due diuc, e per nhre due gr:rndi Società che avcv:u10 fallo causa comune con quelle. .- I .e Società cosl /Jojcoltnlt pensarono nllorn di utilizzare la :.t!1zionc marittima, e di servirsi del pcrson:-ilc e del m:i.tcrinle for– ro,•fario. l\la questo espediente non tardò :\d essere scoperto, e qualche giorno dopo il m:'l .cchinist:i.nddctlo nlle m:movre dei treni nella stazione marillim:l, ril'iul:l di compiere ogni servi1.io che :lvesse poluto profitt:i.re :i.Ile spedizioni delle qu:i.llro C:i.'it! bojcollflti', Egli ru fotto scendere cl:llla m:i.cchin:i.,e poichè l:l Comp.'lgnia ferrovia– ria voleva destiluirlo, lutti gli operai della st:lzione m:lrillima si misero in sciopero. • È a questo momento che il Comitato ccnlrale dei ferrovieri decide di intcn,enire. • Le condizioni dell'organizzazione scioperante. - Ve– diamo le condizioni dt>II'organbo:1~'lzione:• Il Sindac..'lto {lei ferro– vieri non con~a che 5000 inr;critti circ:i, su 17,000 operai e impiegati delle due grandi Compagnie fcrro\•iarie, ma esso potev:l contare su11'appogb.-io aperto di altri 3000, non inscritti, e • - l'esperienza I' ha dimostralo - sul consentimento tacito di quasi tutti gli nitri. La proclamazione dello sciopero. - li Comitato centrale dichiara 1 :i.su :i. solid:trietà con gli operai dei magn7zini del porto, pronuncia a sua volta il /,ojeotMggio delle mercanzie delle quattro Case e lo ingiunge al\:i. Compagnie proprietarie delle ferrovie. l .e Compagnie dichi:u· :i.no di non poter ottempcr:ue :l tale in– giunzione, essendo ohhlig:i.te. dalla legge a consegnare e ad :\CCCI• lare tutte le merci che :i.bbiano le qualit:ì regolament:iri, ed essendo quindi passibili di condanne al p:igamenlo di forti somme per d:1.nni e imeressi, lune le volte che ~on corrispondano ai loro ohblighi legali. Ili quì lo scioperu genernle, prod:unato dal Comitato 1,.-ctHr:llc la sera di venerdì 30 gennaio per la nolte stessn, e proutnmenlc c.-lTettuato. Il contegno liberale del Governo clericale. Niente mi• litarizzazione. - • Si allendcva \' intcr\ 1 enlo del Co\'Cnto, ma il ).linistro del commercio non osa rischi:usi in una simile avven– tura, e si limita a far S:lptre nlle Compagnie ch'esso considerava questo connitto come una qui!itione d'ordine pri"ato, e che \:\sciava loro \Utt:l. la libertà d'azione, e insieme tuua la responsabiliti'l della \on.> ru:ione. • Ecco l'e<;cmpio che un C:overno clericale e conservatore h:l dato ad un Governo liberale e democl':ltico come quello Znnardelli-Gio– lini, che po.:e llltto il potere dello Stato dalla parte delle Com– pagnie, militarizzando i ferrovieri. Il che costituiv:1 un prcL-edente per il (:averno oi:lndesc, ma quei clericali 1,.-onscrvatori non vol– lero seguire l'esempro dei • liberali • italiani, v, meglio, \'idero umo il pericolo di seguirlo, avendo di fronte della genie che non :l\'eva paura. di fore sciopero: e il periL-olo stava nel far fore una figur.1. barbina allo Stato, dimostr:1ndosi nel follo la inanità del provve• dimento forc:iiolo. Episodi dell'onnipotenza operaia. - E qui prendiamo 1<.-... stuahncnte, come fo V:i.ndervelde, dal racconto del\' Europim. • l~'l direzione della Comp!tgnia s'accorse bene della natura privata della quistione, perchè, per la prima volta dopo 6o :umi, essa ru obhligat:l al suo ritomo dalla conforem;a col ministro, a fore i11 ~arroz=fl fl ,·avalli la parte del viaggio che dove\'a e.,;serc percorso dopo l'ora di eS1,.-cuzionedello sciopero. 111\•ece il capo del Comit:uo Centrale dei ferrovieri, rcsiedendo ad Utrecht, e sti– mando urgente reC:'lr-,i:-td Amsterdam, fermiu fltl 1111 so/(1 tr,11 ,, qudlo tlm. 1 e viaggùwfl lui - di arrivare ad Amsterdam. • t..:n'allra prvva dcll'onnipu1cnz:l degli operai ~i c\Jbc all:l Sl:i.• zione di Amcrsfoort, dove nella giomata di ,·enerdl, prim:1 ancora che :1clla scm si procl:lmassc il pre, 1 cduto sciopero, il macchinisl:l. che conducc"a il treno diretto ad Amsterdam, si riAutò di andare a\'anti, se prendc\':t poslu nel treno l:l C:'lvalleria destinata a rinfor– zare la guarnigione di Amsterdam. E la cavnlleria dovcue m:i.reinrc tutto il giorno e la notte per arri\•are :i.Ila capil:tle. La solidarietà del pubblico. - • Siccome - continn:t I' Ruropfm - lutto <1uesto dispiegameUlO cli forza per parte degli operai, si facc\'a sen1.a brut:lli1h alcuna, 1w:mche nelle parole, la simp.'ltia del pubblico cr:1 dalla loro p.'lrte e, pressate dalle recla– mazioni del com111ercio e di tutto il pubblico, le Comp:i.gnie hannu dovmo cedere •. La vittoria dei ferrovieri. - In qm.:slc 1,.-ondizioni, lo sdo– pero durò un giorno. Nella notte s1ess.'l del s..'\ba10 31, le dire– zioni delle Compagnie telcgrafo,,ano al Comitato centrale di ade– rire anch'es~ al bvj<oll,rggio delle merci delle quattro Cnsc per lutta la durata dello sciopero dei lavomtori dei magazzini marit– timi (dockers), di obbligarsi a pagare integralmente gli stipendii ai fcrro,•ieri per la giornala dello sciopero, e di non prendere alcuna mi~um disciplinare contro nes!-uno degli :-.ciopcmmi. La vittoria dei • dockers. • - • Qualche giorno dopo lo sciopero dei i:lvoratori del porto terminav:l ugualmente l.-Onla vit– tori:i. dell'organizzazione operaia: ripr<.-sigli opcmi licenziati, man– dati via immediatamente i A"r11111iri che a\'e\':tno preso il loro pv· sto, e sottoposti all'n.rbit~to gli altri punii co1Hro\'Crsi di minore import:tnz:t. La preparazione al nuovo sciopero generale nel Bel– gio. - Nessuno dubita - continua Vanden•elde - che la Cvm– missione centrale dei sindacati belgi sar?t. per tr:trre un rc:tle pro– fitto da questa ii;:trulliva esperienza che è staia fotta in Olanda. • Nella '!Ua ultim:t adunanza, nel novembre scorso, la Commis– sione centr:tlc ha messo allo studio i modi per preparare e con– durre alla \'iUoria un nuo\'O sciopero generale, per la conquista del sufl'r:.lgio uni\'Crs.'lle, se l'atteggiamento del (;overuo, e la su:1., persistenza nel resistere :i.lit: rivendicazioni politiche del proleta– rialo, continueranno :l non lasciare altra vi:i. per giungere a quello SCOJ>? 1 , • Lo sciopero dei ferrovieri olandesi è venuto a dimostrare ciò che poss:i l'organizzazione dei lavo~\ori, sopral\utto nelle in– du.:tric cli prima necessità, <1uamlo sia energicamente condoU:l, cd abbi:1.con ,;è, per hl giust'zi:1 della C'\Usa, e per h dignitosità del proprio contegno, il concorso dell'opinione pubblic..'l. 1 Intorno :ille ragioni che determinarono la sc9nfitt:1 dclh, :,git.1:tivm! per il suffragio universale nel Uclgio, nellu ,w;:or~oanno, vedi nel Sod,rli.sHtO I., corri~pondrnu dì Aup.sto Dn1,1i1me, con le note di l'ink e di h'nrko Ferri, nel fa~c. VI, p;og. 86. \7edl poi, pure nel S,1d,,fi.smo, fase. VIII, pag. 12<4, l'ampio resocolllo dell'articolo di Ro~a l~u:<cmburg 11ell:1 Ne,u- Zeit del 26 aprile 19cu. Vedi infine nel (:,,;e, XVII, pag. 282 1 in Rfrd.slff tfelte Rivi.sie 1,x;irrlitle del Socittli1mo, il su1uo della m:1g11ific:tconfcren:ie:idi Jules Dcurée :t l'arigi sulla Rivolusio,u ver/mte e riwl111,io11e ;ratk11, dov'cgli diceva: • Noi abbiamo fatto or·or:• nel Belgio u11n crudele CSl)l::rie111:tdel verbalismo rivoluzionario. I.a maggiora111:t :!vev:t creduto che, come nel 1893 e nel 1899 1 la ICllll)lice 1irospeuiva di uno spargimento di ~angue ~••rebbc b:,uata 11dassicur:tre il trionfo della riforma elettorale; ma qua11do si \'ide la rcsisten,.:1 dcci!l.'l del Go,erno, ci si accorse che si era tras.curuo di stu• diare i meni per vi~ccrla. Questo :,spetto prMico dcli., q11istio11e è vera• mento 111oltoi1ucrc~:1ntc. E11trare in coullitto nelle strade spiuio,e, con dei reggimenti provveduti di un armamer\lo perfctio1rnto, rare delle barricate, seguire le \'ecchie tattiche rivolulion:irie di un tcn1po, .1pparve n1anifos1a. 1nente impo~sibilc. Per istinto, e q1msi spo111aneamcnte, l:t classe lavot":itrice ricoue allo sciopero gcncr:1\e: cd è là 1111:tdelle indic:itioni preziose delle lotte ~t~~!,.:~:a: 0 :::~:ta,:ar~ 5 ~u::::s:~c:i~;t;:~·q:mnto usci 1~b nostra Rivista a questo proposito, sia per dimostrare come, in una rubrica o nel• l'altra, uoi seguiamo sempre con 1111:t gwnde :1ttenzio11e, nel loro ~volgcui, e nei giudizi che !iC ne d:mno, Rii :l.\ veni menti del Soci:,lismo e dell:t 1•it" prt,lctaria, si., in Italia che all'eucro, sia 1wrchè ri~ulla .. ~ ai IIO!itri lettori tutrn la importa,;w delle 1mrole di V:inden•c!de e dcli:, e~Jltrienza fatta cd uffcrt.1 d.,i fcrro\'ieri olandesi, per l'anenire del Su..::i:ili~mo. (N. ,I. N,)

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