Il Socialismo - Anno I - n. 18 - 10 novembre 1902
302 IL SOCIALISMO vide con le Calabrie, con b Sicilia e con l:l Sardegna (auche in tultc queste disgrniate regioni non si è neppur cominciato a fare il triste censimento malarico) il doloroso primato per questa malattia. « ln conclusione, diciamo :li Governo: meno discorsi e più fatti .• Ci associamo volentieri a questa conclusione - tm po' mcl:mco• nic."l, invero, per i nostri compagni riformisti. Anche noi ci teniamo :lssai :i. che l:t legge sul b.voro delle donne e dei fanciulli esca dalle lumacheric governative ed entri in funzione - nel cimento con le condizioni della vita economica, industriale, proletaria italiana. Per il chinino e per il S.."llC noil vi è nè vi può essere diffe. renza cli criterii tanici o dottrinarii: qui è quistione di pura e sem– plice um:mità, di dovere elementare e primordiale dello Stato, e non c' entra neanche per tra"erso la lotta di classe: quei prov– vedimenti non feriscono nessun interesse di classe, cd è addiriuurn criminale questo abbomine\'ole rit:mlo nell'applicarli, il quale si compie souo gli auspicii di un Ministero, rispet.to al quale qu!llchc socialist:i. - e non degli ultimi - evita tuttora di pronunci!lrsi. · Poichè era per le benedeue 1iforme, che si do\'ev!l lasciar da p!lrte • la propaganda rontùma dti pri11cipii assoluti, proprietà collettiv!l e lott!l di classe • (al Congresso d'Imola Bonomi pei riformisti rifiutò prima, e soltanto piì1 t:i.rdi :accettò, di includere nel suo ordine del giorno questo concetto dell:l. necessitb. di questa propag:ind::i, contenuto nell'ordine del giorno Sichel) p0iehè er:i. per le riforme, di cui - stringi, stringi - non ce ne troviamo dinnanzi che una, sul bvoro delle donne e dei fanciulli, - che si metteva in seconda linea il progrnmm!l m:issimo del Partito, - si comincia a vedere che non valeva la pena dcll'oloc:iusto, :tnche perchè In propaganda dei principi non esclude la richiesta delle rifonne, chè :mzi le dà !lnim!l e \'Ìl!l - anim!l e vita socialista. Vedremo poi 1 un!l volt!!. mess.1.in esecuzione questa legge, se davvero essa sia c:ipace di arrec:ire qualche beneficio sensibile· :il proletariato, o se non piuttosto, prima, non occorra arriv!lre, con la riduzione delle spese improduttive e con la rifonn!l tribu– taria.,a sviluppa.re la produzione na.zionale ad un grado uheriore di economi!l borghese, nel quale si trovino e le energie poliliche pro– let:uie per conquist:irc una legislazione sociale veramente efficace, e le condizioni obbiettive di applicazione di tale legisl:lzione. Questo noi dicemmo anche a. lmol!l: in questo han convenuto i compa.gni rifonnisti - dopo Imola - dando la precedenza. !l.ll 'a.gi– t:tzione propugnata da noi; ma ciò non impedisce che si continui a chiama.re b nostra. • la. tendenza metafisica », come fa il Pe– trocchi nella Critica. socialt del 1° novembre! E queste son proprio • cose » ! I progetti delle riforme da farsi Con questa prospettiv:i. delle riforme... gi3 fatte, non suscitano soverchio entusiasmo quelle che sono ancora allo st:tto di progetto. Non se ne s.1.!lncorn se non quello che è stato pubblicato dai giornali, e non si ha nè il _testo elci progetti, nè la rebzione che li deve a.ccompagnare. Riguard!lno, l'uno il contratto di bvoro in genere, con dispo– sizioni concernenti la conciliazione e l'!lrbitrato per le lotte del la– voro - e l'altro i contr:i.tti !l.gr.trii. Noi non desideriamo di meglio, per le classi l!l.voratrici e per il normale e civile svolgersi della lotta di classe, se non che que– sti progetti rispondano il piÌl possibile !I.inostri desiderati. Questi progetti, la Tribuna, e la lotta di classe ~la vogli!lmo riprodurre quì due periodi dell'articolo col quale la 'li-i(nma (30 ottobre) presentava in sunto i progetti: • Le sofferenze ilelle popolazioni mrali, <:ilenzioSt'per indole, sono pass.1.te per lungo tempo inosservate. !\la le èsplosioni pc- G1ro R1 neo riodiche di un ma.lcontento che la malti suad<i /a111ts doveva. ali ment !l.re meccanicamente fino !lll'estremo della resistenz!l; ma gli sforzi di solidariet?i. che si vanno ogni dì pili coordin!lndo, nelle popola.zioni rustiche, a vincere la mal!l fortuna o le insidie dell'e– goismo, hanno mostrato, non solo l' importanza. dei problemi :tgrnrii nella folicità e nella prosperit:l delle nazioni, m!l !I.oche la neces– sità di provvedimenti diretti a tutelare quello che il Curci chiamò con frase felice pa11t 1m111110. • Già nel settembre '93 il Governo incarica.va a.pposit!l Com– missione di studiare e proporre assieme a. nuove norme per il con– trntto di lavoro, le opportune modificazioni al diritto vigente in ordine a.i contratti !lgra.ri ; e due progetti sulla m!lteria preparnv!l l'on. Sonnino, dei quali le vicende parlamentari non consentirono nemmeno un principio di pubblica discussione. Ora l' on. Cocco– Ortu, ministro di gr !l.zi !l.e giustizia, servendosi di tutti gli ele menti preparati nelle precedenti dotte ricerche, e allargandoli alla varietà delle condizioni !lgricole di ogni regione d'Italia, ha concre tato disposizioni di legge dirette ad eliminare o attenu !l.re le più m!lnifeste e strideti disarmonie cd ingiustizie, i piìt iniqui sfmtta– menti :i cui, per antica. consuetudine, sottostanno i più umili e di– sgr!\ziati coltivatori. • Da cui si rilevano due cose molto interessanti per noi: 1° che la borghesi!!.non prov"ede al proleta.riato se non per misura di difesa dei propri interessi, e per prudenza - qu!lndo il proletariato, prima. inordinatamente coi ciechi tumulti <lcll!lfame, e poi ordinatamente con le orga.nizzazioni, si mette recisa.mente sul terreno della lotta di classe: e quindi, contrariamente a quello che pensano i socialisti riformisti {rel!l.zioneMontema.rtini - alleanze elettornli coi rcpubblica.ni nelle Camere del lavoro - a.ffermazione della. assoluta neutr:ilità politica delle leghe - opposizione di Tu– r !l.ti a~ voto per la socializzazione della terra al Congresso dei con– tadini, a Bologn!l.), bisogna far conoscere :illa classe l!lvora.trice i principii della lotta di cbsse, e infondere nelle leghe lo spirito socialista, tesoreggia.odo questa esperienza. 2° che l'a.mmonimento quale viene da.i tumulti, che se sicu– r:unente non possono costituire un metodo, sono però cert:imcnte un fatto, e sono un sintomo - e la forza politica sprigiona.ntasi dalla. organizwzione e dall!l coscienz!l socialista. dei la"or:i.tori - e gli inesorabili sviluppi de\l'economi!l sociale - sono tali forze che si impongono a. tutti i governi e rendono ingiustificata. quelh so– verchietà di preoccupazione per un possibile ritorno della. reazione che già dal secondo numero di questa. rivista (IO marzo), il Ferri rimproverava ai rifonnisti invoc:i.ndo anche da essi il coraggio della libtrlà: soverchietà di preoccupazione cui essi medesimi ha.n finito per rinuncia.re otto mesi dopo, pensando sr.lvo forse qualche ecce– zione, che non sia pi\1il caso di sostenere il Ministero presente in dieci casi su... 10. Con questi concetti noi ci riserbiamo di "edere i progetti nel loro testo, e di appoggiarli con' lieto animo cerc:indo di estenderne i beneficii, e di eliderne le immancabili ambiguità e i possibili tranelli. La produzione del grano in Italia e il dazio doganale. li dazio dog:inale sul gra.no , a 7,50 1 il pili alto che \'i sia a.I mondo, avrebbe servito !I.qu :ilchc co53 se, protetti da esso, i no– stri propriet!lrii della terra., avessero migliorato le coltivazioni, così d3 far basta.re il grano prodouo ai bisogni del paese. Inve-;e noi continuiamo a spendere ogni anno da.i 150 a.i 200 milioni per l'acquisto di grano :all'estero; e ciò perchè-, mentre ogni etta.ro di terreno coltivato a gmno ne produce 28 ettolitri in Inghilterra, 27 in B!lviera, 19 in Genn:i.ni !l, 17 in Fmnci!l, 16 in Ungheria., 14 in Austria, 27 in Irland!l., 24 in Be1gio e in Olanda. - in lt!llia non ne produce che r I. Questa infim!l produttività dipende da.Ila bestiale depauper.i– zione del terreno, ad opern dei proprietarii, i qua.li non vogliono
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