Il Socialismo - Anno I - n. 18 - 10 novembre 1902

IL SOCIALIS~tO wnu t:-ilmcntc J)O\'Cri, che JOOO ettari non b:t!i-t:lno a proc:ic- v:itori, I:\ lutt:1.di cbs<.c, procl:ummdo la solidarict~ di intcrc,,i fra dare la vit:-tncmmcnu atl una ~ufa. (:unigli:, .. \ltrc 1xuti souu i11aLi– l:1hili per i bianchi. tu pvd1i tcrriturii cresce il grnnu, cd u, 1 u11q11c l':1.gricohurn è sempre min:1.cciata d:llla dcv:\St:tzionc delle locuste, dalla grandine, e d:tlle epidemie rrn il besti:une, che si ripetono con tcrrihile frcqucnz:'l. 11 Boero che produce per il proprio consumo, che non :ispirn, come gli emigrnnti d'oggi, :td arricchire, m:i. si c,·:mtcnL'l di vivere anche fo,\'ornndo dur.unentc, può resistere in tali condizioni, m:1queste non sono certo t:lli d:i nllctt:1.rc I' immi– gr:i.zione curope:i.. Restano le ricchcu.c mincrnli del suolo, i diamanti, l'oro, il ferro ed il c:trbone, intorno a cui l:l. cupidigia sfrenat:i. ha fatto rCSS-3. per tanti anni. Non guarentiscono esse sotto lii\ ordinamento econo– mico pi\l razionale e pi\1moderno, un aumento di produzione, che dar:\ lavoro e guadagno a molti Europei? Quanto ai campi di diamanti, quelli gr:mdi sono tutti proprict:\ dei Bccr e Compagnia, che sono in gr:1.dodi dirigere completamente la produzione :\Oche in quelli minori. Dal 1891, quando il valore dei diamanti trovati oltrepassò i 100 milioni in lire itali:me, la pro– duzione fu mantenutn stazionaria, per mantenere :ilti i prezzi che ogni offertn superiore :i.11:t richiesta avrebbe depressi. Tale condi– zione dura da 10 anni e dn 10 anni è stazionario il numero degli opern.i bianchi occupati. I ,a prodm:ione dei diamanti ha dunque gi:l rnggiunto il massimo grado di evoluzione C.'lpitalistic."l,quello, ci~, della fonna1.ione del monopolio. Xon accenna affatto ad aumen– t:\rc il numero degli opcrn.i nell'industria dei diamanti ;:mòservire di stimolo all' immigrnzione, gincchè le ricchezze che prodig:t v:inno :i.d e.'-Clu1-ivobeneficio di pochi milion:tri. Ben diversa è la condizione delle miniere 3urifcrc che iniziern.nno una l:worn.1.ionehen pili intens."lappen:t potrn.nno procurn.rsi la m:l.nO d'opera necess."lrin. M:1.!':tutore dimostra che le miniere pili impor– tanti, quelle di /Vilwaltrsla11d, che nel 1897 producevano 3,634,678 oncic d'oro soprn. un prodotto totale di 3,289,718 oucic, tendono nd :l.umcntarc la produzione in propor.doni tali, che frn.una vcminn d'anni le sue miniere saranno cs.1urite. Di carbone e di ferro ci sono ccrt:tmente quantità enonni nel Sud-Africa, m:t sono tulti e due di -qu:ilità inferiore e non potrnnno mai vincere 1:t concorrcn7-"lcoll'estero. Le spese rilev:lnti necessarie dei primi impi:lnti potrebbero solo sostenersi se dei d:1ziprotettori assicurnsscro :li prodotti 3\meno il mercato interno; e non s.'lràcerto il nuovo Governo che i!itituir:\ questi dazi. Molti spcrn.no - o dicono di sper:i.re - che In fcrrovi:t che metterà in comunie:tzione il C:lpo col Giro, :lttr.wersando tutt:t I'Africn, schiuderà un nuovo merC:\.tOai prodotti del Sud-Afric:t. Il V1sschei dimostr:i. qu:tnto si:t stolta t:lle spernnL1. Il centro dcl– i' Africn non nvr:\ per molto tempo bisogno nè di prodotti indu– stri:lli nè di C:lrhone; quando l':t.vrà 1 i porti d1 Zanzibar e deI– l'Africa. orient:tle sono gli empori commerciali che ne trn.rrn.nno v:mt:iggio. È sommamente assurdo il credere che 1:tmerce prenderà un giorno In strada del\' interno, quando il tra.sporto per m:1recost:t incomparabilmente meno. l~"lcostruzione di qucst:\ ferrovia enorme si fa :td unico beneficio di pochi c.1pitnlisti, scnz:t riguardo alcuno ai veri bisogni del commercio. L'A. conclude dicendo che il prossimo periodo dell'economia nel Sud-AfriC!lS."tr:\impront:tto nel uno sfruttamento C!lpitalistico ad oltr:i.nza. Ma L'l fase s:1.r:\breve. Es.'lurite le miniere d'oro i fau– tori del grande C.'lpitalismo perderanno :tnche In potenza politica e cederanno il passo :il partito d'opposizione, che or:t sta formandosi per una fusione frn gli operai bi:1.nchi ed i Boeri-:igricoltori, che all'onnipotenza del monopolio privato far:\ seguire un soci:i.lismo di SL"lto ispir:ito :ii criteri dell:t piccol:t borghesia. Organizzazioni operaie cristiane e lotta di classe. Lo Spiekmann si occupa, nella ii.tess."lri\·ist:l. dcli' e\·oluzione recente delle Leghe cristi:tne in Oland:t. I due partiti cleric:ili in Olanda, il partito :uuirivoluzioMrio (pro– testante) ed il p:trtito enttolico negano, come tutti i partiti conscr- upcrni e 1,3dru11i. ;\l:t l.'Vlllei cleric:'tli, l)CI' ragioni :-.lurh.:hce per I' imlulc della pupulazionc, ham1u mm lar.i:,'!t IJ.'lSC :tnchc nella cla~c upern.ia , il presupposto teorico dell'armonia sociale ha dovmo in– fonu:i.re anche J'3zione pratiC3 dei due p=i.rtiti,dando luogo :td un movimento di o~nizzazione cristiano, che da anni è doloro<...1- mente sbnlcstrn.to frn. il concetto dottrin!lrio, in nome del qu:1\e è sorto, e le necessità im·luttabili della "ita. reale. I.e org:i.nizz :azionieconomiche promosse d:t soci:tlisti, e che sono rcligioS."lmcnte ncutrnli, aperte infatti :t.tutti gli opern.i scnz:t distin– zione dell:t fede religios.1 o politica e che non si propongono altri fini fuori del miglioramento economico dei loro soci, al'rebbcro do• vuto raccogliere tutti gli opcr:ti, fossero es.;i socialisti protestanti o cattolici. M:t le due org:i.niz :mzioni politiche dc.-ic\eric:tli, il Pnlri- 111011ù1111 cd il Va/Gsbo11d, hanno combnltuto fino dal principio l'en• trntn dei l:t\'Or:\lori cristi:i.ni nelle Leghe, intuendo ciò che gli or– gnniz:,,.1toristessi non capivano forse chinrnmentc. cioè che non si può rn.ggiungere un vero miglioramento economico per la classe operaia se non facendo In lotl:t di classe. Non sivolev:t perciò che gli opern.i cristi:lni entrassero nelle 1.eghe neutrn.li , temendo che gli ammaestr:unenti dell'esperienza li togliessero :ti crttlv del lor-l partito. Fu giuOC<>forz:a i clcriC:lli di fond:ire le Leghe cristiane. Con questo passo, nnzichè risolvere il problema, non si fece che ingrandirlo. Sorsero le I,egbe cristiane sulla base teorie:t dell'ar– monia di cl:-isse per schiern.rsi poi, nell:t gmnde lotta del lavoro, come nello sciopero di opern.i tessili :id Enschedi ed in quello dei lavorn.tori di diamanti, contro i C."lpitnlisti,facendo, cioè, prn.– tic."lmente quella lott:i. di classe che negano in tcori:l. Questo fotto natu.r:1lissimo gcuav:t lo scompiglio nel campo cleric.'lle. Che po– sizione prenderà? Non ern. possibile sconfessare gli opern.i cristi:ini scn1.:l spingerli nelle org:tniu.azioni neutrn.li , nè si poteva 3ppro– v:lre la loro condottai senz:i alienarsi gli elementi borghesi :\Scritti :ti partiti clericali e scnz:t mettersi in aperta. conlr:t.ddizione col pro– prio programma. Si ebbe bensì qualche ordine del giorno di or– gnnizz:tzioni c\cric:tli sull':lrgomento, come quello del Na/ha/i~l.'1'11 Ci/dm boml che sosteneva. e avere il padrone il diritto, qualora per mezzo di scioperi gli fossero strappati migliornmenti di s.11:tri, di nbba.ssarH poi di nuovo :i.I livello anteriore, • e che e tutti i vant:tggi risult:i.nti dai migliornmenti del mncchin:lrio spctt:rno unicamenh: al proprieL1rio. • ì\la il problema è sempre irrisoluto, nè esiste soluzione possibile fuori del dista.eco degli oper:ti org:t• nizzati dai p~utiti clericali. Da questo dilemma non si esce. Organizz.'lndo gli opcrni si è data loro In coscie11z3della propria posizione e 1:t possibilità di migliorn.rln. Essi si sono valsi di questa rivelata. propri:,. poten1"1, esplicandol:t. nell' unico modo possibile: con la lotL1di cl:tsse. Così, le Leghe cristiane si son messe in nnt:agonismo col p:t.rtito che le ha fatte sorgere, perchè questo partito non è un partito opcrn.io e non difende interessi operai. Per qualche tempo i clericali potrn.11110, con un giuoco doppio, mantenere nel seno del loro p:-trtito i due elementi :1nt:agonisti. l\fa il fat:-tlcacuirsi delle lotte operaie li fo,..✓.erà :t prendere una posizione chi:trn, che non lnscier:\ in dubbio le or– g3nizznzioni cristiane sul carn.ttere vero dei clcric.1.li . l•:d allora i frutti dell'org :rnizz:t1.ione clericale, destin:tti :-tscindere cd :l. parn• lizza.re il gr3nde movimento operaio, samnno invece rnccolti d:11 Soci:i.lismo . La questione dell'alcoolismo. Kci numeri successi\•i In compagn:i Rol:lnd I1:tlst, - 1:t prim:t poctess:t ,,iventc tl'Ofond:a - riferisce sui risultati di un inchic.;ta org:mizz:ttn dall:t Nùml•L Tijd su l:t questione dell':ilcoolismo. Su quest':trgomcnto, che nei p.'lesi s cttentrion:i.li è di vit:tle im– portanza per il movimento operaio, furono m:tndati questionari :tllc Sctioni del p:trtito, alle org:tniu.:uioni economiche ed :t.lleSocietà per l':t.~tincnia. Si ebbero in tutto 6o risposte d:tllc v:irie regioni, dalle grandi città alle C:llllp:lglle.

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